Attraverso interventi semplici e leggeri sul luogo espositivo, utilizzando altrettanto semplici materiali, il lavoro di Eskinja supera le implicazioni puramente politiche della smaterializzazione dell'oggetto d'arte, conducendo l'osservatore sulla soglia fra realta' oggettiva e illusione, punto limite in cui si pone un oggetto ridotto al minimo e sospeso tra le due dimensioni.
La ricerca di Igor Eskinja è una questione di percezione; gioca con lo spazio e col concetto di “dimensioni”; si propone di neutralizzare i luoghi attraverso la smaterializzazione degli oggetti che li connotano. L’opera esiste infatti solo in funzione della sua riproduzione e si risolve nella prospettiva frontale e nella bidimensionalità dell’immagine fotografica.
Attraverso interventi semplici e leggeri sul luogo espositivo, utilizzando altrettanto semplici materiali il lavoro di Eskinja supera le implicazioni puramente politiche della smaterializzazione dell’oggetto d’arte, conducendo l’osservatore sulla soglia fra “realtà oggettiva” e illusione, punto limite in cui si pone un oggetto “ridotto al minimo” e sospeso appunto tra le due dimensioni.
Vero protagonista delle mostre di Eskinja non è tuttavia l’oggetto, sempre effimero e transeunte, ma piuttosto lo spettatore, che mediante il “disvelamento ” coglie la propria soggettività nel vuoto, elemento fondamentale del lavoro dell’artista.
Igor Eskinja, artista croato, vive e lavoro tra Venezia e Rijeka, recentemente i suoi lavori sono stati esposti a Manifesta7, biennale europea d’arte contemporanea, Trentino, Italia; presso il CAB di Burgos (solo show), Spagna. A gennaio 2009 una sua personale sarà al Casino Luxembourg, Lussemburgo.
Inaugurazione martedì 4 Novembre 2008, ore 19
Federico Luger
Via Domodossola 17 (interno) 20145 Milano
Aperto dal martedì al sabato dalle 15:30 alle 19
ingresso libero