Bodyconfusion. La materia principale della sua opera di e' un ingrediente commestibile: il pane, metafora del corpo, nutrimento primario dell'uomo e quindi strumento necessario alla sua sopravvivenza. L'artista disegna con il fuoco su fette di pane assemblate a mosaico, che successivamente vengono incapsulate in blocchi di resina trasparente a costituire bassorilievi (o sculture) pittorici.
Martedì 11 novembre 2008, alle ore 18.30, la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma inaugura la mostra personale del giovane artista genovese David Reimondo.
La materia principale dell’opera di David Reimondo è un ingrediente commestibile: il pane, metafora del corpo, nutrimento primario dell’uomo e quindi strumento necessario alla sua sopravvivenza.
L’artista disegna con il fuoco su fette di pane assemblate a mosaico, che successivamente vengono incapsulate in blocchi di resina trasparente a costituire bassorilievi (o sculture) pittorici.
Questo procedimento coniuga una materia antica, primordiale impasto di acqua e farina e le innovazioni tecniche raggiunte dalla modernità; non soltanto per l’utilizzo della resina, ma anche per una più profonda riflessione sulla modernità. Le tessere di pan carrè, infatti, pur essendo rappresentate nella propria realtà sostanziale, sono anche trasposizione fisica e artistica della “molecola” costitutiva dell’immagine digitale: il pixel, elemento percepito attraverso cellulari, computer, fotocamere ed innestato in un sistema di comunicazione globale che si muove attraverso link. Come in internet, quindi, il lavoro di Reimondo è una vera e propria pagina web che viene continuamente aggiornata dall’artista con immagini diverse: si tratta di un’arte “aperta” che non si limita all’immediato visibile ma oltrepassa la cornice dell’opera.
L’arte di Reimondo, come ha scritto Alberto Mattia Martini nel catalogo, è sintomo di un nuovo approccio dell’uomo con la realtà circostante: “E’ giunto il momento, e sempre più lo diverrà, di un approccio non dualistico, ma armonico ed intimamente ibrido tra uomo, cultura e tecnologia. Reimondo, grazie alla sua sensibile vertigine artistica, ci pone dinnanzi al dato di fatto di un mondo nel quale stiamo assistendo ad una radicale mutazione relazionale dell’uomo con le realtà e dell’inevitabile nascita di una nuova civiltà”.
Inaugurazione Martedì 11 novembre 2008, alle ore 18.30
Ermanno Tedeschi Gallery
via Del Portico D'Ottavia, 7 (00186) Roma
Lun.- Ven. 10.00-13.00 – 15.30-19.30 - Sab. e Dom. su appuntamento