Appuntamento unico, mercoledi' 27 febbraio alle ore 21.00, al teatro Toniolo di Mestre, dove Ascanio Celestini e Olek Mincer accompagnati dai Klezroym presentano Saccarina, cinque al soldo! Nell'ambito della Stagione di Prosa 2001 - 2002
Saccarina, cinque al soldo!
Ascanio Celestini e Olek Mincer
di Ascanio Celestini
con la musica dei Klezroym
Mercoledì 27 febbraio 2002, ore 21.00 (abbonamento turno A)
Appuntamento unico, mercoledì 27 febbraio alle ore 21.00, al teatro
Toniolo di Mestre, dove Ascanio Celestini e Olek Mincer accompagnati dai
Klezroym presentano Saccarina, cinque al soldo! nell'ambito della
Stagione di Prosa 2001 - 2002 organizzata dal Comune di Venezia, Beni e
Attività Culturali, Cultura e Spettacolo in collaborazione con il
Circuito Teatrale Regionale Arteven
"E' un racconto per voci e musica. Un percorso attraverso le storie di
due luoghi lontani: Lodz e Roma. Il racconto delle strade e delle
persone che le attraversavano 50 anni fa durante la guerra. È la
storia di una moneta. Una moneta che non serve più per comprare e non
può essere accumulata in un tesoro. È la moneta battuta nel ghetto
di Lodz, il ghetto che in Europa ha avuto la vita più lunga. Ma è
questa moneta la cosa che più ci affascina. O meglio, la possibilitÃ
di raccontare una storia a partire dalla quotidianità degli oggetti.
La possibilità di portarsi dietro un racconto e tirarlo fuori dalla
tasca come si fa con una moneta. Ho cercato di mettere una accanto
all'altra due storie, due vite parallele: quella del ghetto di Lodz e
quella del rastrellamento del 16 ottobre del '43 nel ghetto di Roma. Due
storie profondamente diverse. Perché a Lodz il ghetto è davvero un
carcere e la precarietà della vita di quelli che vi sono reclusi è
oltre ogni limite umano. Mentre a Roma il ghetto è un quartiere. Ma
una questione li accomuna e rende le due storie terribilmente simili:
l'illusione che ci si possa relazionare in modo umano con un'istituzione
disumana e criminale. Quando i nazisti occupano Roma, ordinano alla
comunità ebraica di portare 50 chili d'oro. Se non verranno consegnati
saranno deportati in Germania 200 capi famiglia. La comunità di Roma,
allora, mette insieme l'oro e lo consegna. A Lodz Haim Mordechai
Rumkowsky trasforma il ghetto in una sorta di azienda convinto che fino
a quando produrrà i nazisti non lo smobiliteranno. Il 16 ottobre dal
ghetto di Roma vengono portate via 1022 persone, mentre nel ghetto di
Lodz ne sopravvivono solo 877. [.] In Saccarina abbiamo provato a
mettere insieme eventi, cose e persone cercando di disegnare diverse
prospettive. Una serie di persone si affacciano al racconto. Sono
Letizia l'Occhialona che vede arrivare i tedeschi all'alba del 16
ottobre nel ghetto di Roma. Sono mio padre e mio nonno che attraversano
la città con un fegato, una cipolla e un uovo incartati e pronti per
la cena. [.] C'è il macchinista Quirino Zazza che conduce il treno dei
deportati da Roma a Firenze e molti altri che da soli valgono meno di un
testimone in un processo, ma che messi tutti insieme creano una
prospettiva interessante. Qualcosa di molto simile alla memoria dove le
cose e i personaggi in sé non ci dicono quasi nulla. Ma dove il
personaggio ci aiuta a vedere qualcosa che lo circonda."
Ascanio Celestini
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sabato 2 marzo, ore 21.00 (abbonamento turno D)
domenica 3 marzo, ore 16.30 (abbonamento turno E)
Urfè Koupaki e Jean-Marie Lehec
Legame di sangue
di Athol Fugard (nella nuova traduzione di Papillon)
Le Lien du sang (Legame di sangue), è il titolo dello spettacolo che
nell'ambito della Stagione di Prosa 2001-2002 organizzata dal Comune di
Venezia, Beni e Attività Culturali, Cultura e Spettacolo, in
collaborazione con il Circuito Teatrale Regionale Teatrale Arteven, va
in scena sabato 2 marzo alle ore 21.00 e domenica 3 marzo alle ore 16.30
al teatro Toniolo di Mestre.
E' la parabola di due fratelli, un bianco e un nero, che si dividono una
baracca in una sudafricana. Questo testo-denuncia è una riflessione
sulle paure e le angosce che si legano alle questioni razziali e fu
interpretato al suo debutto, nel 1961, dallo stesso autore Athol Fugard,
uno scrittore bianco impegnato sul fronte dei diritti civili. La
rappresentazione fece scalpore in patria per l'elevato livello tecnico e
per l'audacia dei suoi contenuti e, dopo pochi anni, essa approdò alle
platee internazionali con grande successo. La trama si sviluppa nella
periferia di Port Elisabeth, dove le personalità contraddittorie di
Morris, bianco, e Zach, nero, si incontrano, si scontrano, si fondono in
una nozione del tempo che non tiene conto della vita reale e che scorre
nell'esiguità e modestia della loro marginale dimora, rifugio e
ripiego da un mondo che non dà spazio alla loro condizione, alla loro
in-cultura, al loro "colore". La differenza tra i due si esprime anche
all'interno delle mura domestiche, attraverso l'antitesi di due diversi
modi di sentire; punto d'incontro la fraternità che li lega e li
lascia come "inchiodati" alla forza e all'evidenza del loro percorso
comune: l'affettività esuberante e impulsiva di Zach si piega con
un'inconsueta rassegnazione all'umiliazione e alla disumanità alla
quale è sottoposto al lavoro, mentre Morris si entusiasma nel
prendersi cura della loro misera abitazione, sforzandosi con gioia e
abnegazione a renderla più intima e accogliente. Dalla tristezza del
fratello, che nella semi-confessione di una sera ripercorre i bei
momenti trascorsi con l'amata Connie e si dispera dell'assenza di nuovi
amori, nasce in Morris l'idea sulla quale si appoggerà l'intera
storia: trovare a Zach una corrispondente con la quale possa
"comunicare". Su consiglio di Morris, Zach rientrerà dunque la sera
successiva con un giornale di annunci che gli permetterà di scoprire
il profilo di tre brillanti fanciulle tra le quali sceglierà Ethel.
Commovente sarà poi la solidarietà di Morris che, facendosi
interprete delle aspirazioni dell'altro e tentando di rimediare al suo
analfabetismo, lo aiuterà a redigere anche una lettera di
presentazione. La risposta tanto sospirata non tarda ad arrivare:
qualche parola e una foto sono sufficienti a far di nuovo palpitare il
cuore di Zach. Ma la sensibilità e la compassione che avevano spinto
Morris a venire in soccorso del fratello si trasformano, ad un tratto,
in un irrimediabile senso di colpa quando questi si accorge dello
stupido errore nel quale sono caduti entrambi involontariamente: Ethel
è bianca e, ironia della sorte, il fratello di lei è un poliziotto.
Ma ormai l'altro non vuol più rinunciare alla sua parte di sogno e
alla speranza di poter esser amato nonostante il colore della sua pelle
e così cadono nel vuoto i moniti di Morris che, anzi, è costretto da
Zach a scrivere un'altra missiva alla quale la ragazza risponderÃ
entusiasticamente. Tuttavia è a questo punto che per la prima volta
Zach vedrà il fratello in maniera diversa, egli scorgerÃ
distintamente in lui un uomo bianco a tutti gli effetti e lo sconforto
per la propria paradossale condizione gli suggerirà l'idea "luminosa"
di cedergli Ethel. Dopo una titubanza iniziale, Morris accetterà di
prender parte a questo pericoloso gioco. Ma un colpo di scena finale
unirà nuovamente i due di fronte ad una società che di colpo
assumerà per essi un nuovo significato: saranno così entrambi pronti
a ricominciare e a concludere un nuovo patto, quello "fraterno", il cui
motivo è iscritto nel loro stesso sangue.
BIGLIETTI
Platea interi £ 25.000 (euro 12,91), ridotti £ 23.000 (euro 11,88)
Galleria interi £ 20.000 (euro 10,33), ridotti £ 17.000 (euro 8,78)
ORARIO BIGLIETTERIA
Dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30 Chiuso il lunedì
Tutte le informazioni sulla Stagione di Prosa del teatro Toniolo si
trovano nel sito web.
Settore Teatro e Spettacolo tel. 041 2749068 - 9062 dalle 9.00 alle
13.00 escluso sabato e domenica
Teatro Toniolo tel. 041 971666 dalle 10.00 alle 12.30 a delle 17.00
alle 19.30 escluso il lunedì
Teatro Toniolo, Mestre