Betta Frigieri Arte Contemporanea
Effetto serra. Il nuovo progetto dell'artista napoletana si compone di una serie di dipinti ed un'installazione che riflettono sul problema del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Tondi di varie dimensioni simboleggiano la terra e i pianeti; un universo schiacciato su tele bidimensionali, a voler sottolineare il rischio che il mondo reale corre, degenerando verso la distruzione.
a cura di Luca Panaro
La galleria Betta Frigieri Arte Contemporanea presenta un nuovo progetto dell’artista napoletana Betty Bee, una serie di dipinti ed un’installazione per riflettere sul problema del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.
L’effetto serra, attraverso l’intrappolamento di una radiazione energetica mediante una membrana semitrasparente, permette alla terra di avere una temperatura media che consente la vita così come noi la conosciamo. L’attività umana però sta portando ad un’intensificazione sempre maggiore di tale effetto. L’incremento delle emissioni dei gas serra nell’atmosfera sta determinando un riscaldamento globale del pianeta, con conseguente crescita della temperatura. L’aumento dello stato termico può portare nel tempo ad effetti negativi per gli equilibri ambientali e vitali del nostro pianeta, quali l’innalzamento del livello dei mari, alterazioni climatiche, conseguente scioglimento dei ghiacciai, effetti sanitari che possono portare al dilagare d’epidemie e distruzione delle specie animali.
Betty Bee decide di concettualizzare tale fenomeno, denunciandone la gravità attraverso un nuovo progetto, e di comunicare in modo parallelo e contemporaneo con la scienza ed i mass-media. Mediante le sue frequentazioni e conoscenze, la Bee coglie intuitivamente l’importanza di questa tematica ambientale. La elabora decidendo di parlarne attraverso la sua “voce artistica”.
Realizza tondi di varie dimensioni per simboleggiare la terra ed i pianeti; quell’universo in cui viviamo è schiacciato d’impatto su tele bidimensionali a voler sottolineare il rischio che il mondo reale corre, degenerando verso la distruzione. Al centro dei quadri pone in bassorilievo un singolo albero, privo di foglie, un tronco spoglio con i suoi rami, pochi simboli floreali abilmente rappresentati con la scelta dei colori e dei materiali. Il vero fulcro dell’opera è la membrana che ricopre il tutto, in alcuni casi lascia solo intravedere quanto rappresentato. Questa membrana semitrasparente, intrappola la radiazione e, con l’incremento dei gas serra, potrebbe portare a cambiamenti radicali, rendendo la terra un tondo offuscato di macchie in parte luminose, opache o fluorescenti. I nidi d’ape, come il filo spinato e le reti visibili nell’installazione, rappresentano il concetto di “limite e protezione”, da sempre vissuto ed esternato dall’artista attraverso le sue creazioni.
Betty Bee è nata a Napoli nel 1963, dove vive e lavora. Negli anni Novanta si è affermata come artista grazie alla sua forte intraprendenza che l’ha portata ad emanciparsi, iniziando a concettualizzare con l’arte quel protagonismo che è sempre stato parte integrante del suo essere. Le opere dell’artista sono state recentemente esposte al PAN di Napoli, all’Istituto Italiano di Cultura a New York, al MAXXI di Roma ed alla Biennale di Venezia.
Inaugurazione 15 novembre 2008
Betta Frigieri Arte Contemporanea
via Giovanni Muzzioli, 8 - Modena
Orari d’apertura: mercoledì-sabato 16-19 oppure su appuntamento
Ingresso libero