La prima personale italiana di una giovane artista americana che promette di essere, nei prossimi anni, una delle figure artistiche femminili più interessanti. Nella mostra sara' presentata un'ampia selezione degli ultimi lavori, realizzati in occasione di questo primo appuntamento italiano dell'artista.
A cura di Fabiola Naldi
Lo Studio Ercolani ha il piacere di presentare la prima personale
italiana di una giovane artista americana che promette di essere, nei
prossimi anni, una delle figure artistiche femminili più interessanti.
Nella mostra personale di NZINGAH MUHAMMAD, a cura di Fabiola Naldi,
sarà presentata unampia selezione degli ultimi lavori, realizzati
in occasione di questo primo appuntamento italiano dellartista.
Come sottolinea Fabiola Naldi nel testo in catalogo: "le fotografie
di Nzingah Muhammad sono attente riflessioni di una cultura in lento
cambiamento, dove è lei stessa che rivisita gli usi e i costumi
assumendone pose e sembianze in una quotidianità promiscua, nella
quale islamismo e occidente convivono in una tensione vibrante ed
emotiva.
Influenzata stilisticamente da Carrie Mae Weems, Tina Barney, Shrin
Neshat ed Eorna Simpson, Nzingah Muhammad, con la sua Sinar 4/5, indaga
proprio questa multi culturalità attenta a recuperare il minimo
dettaglio, dallabito, alla location, al gesto, allo sguardo, e
incorporando il tutto in un unico scatto fotografico, in un istante
cristallizzato e maggiormente enfatizzato dalluso sapiente di toni
cromatici in grado di estraniare il singolo attimo in un'icona senza
tempo.
Limportanza del ruolo femminile nella cultura islamica viene così
analizzato e approfondito in una sorta di messa in scena cinematografica
in cui ogni particolare è subordinato alla regia analitica
dellartista: una presenza che al contempo assume le molteplici vesti
di fotografa, di soggetto fotografato, di regista, di costumista e di
scenografa, in un unicuum formale dove il risultato vuole essere una
nuova affermazione sociale, culturale e stilistica.
Sono le scelte e i suoi effetti conseguenti a divenire il punto centrale
dellindagine, coinvolgendo personalmente lartista in
unazione/reazione formale dove il punto di partenza e di arrivo vuole
essere la sua stessa immagine che lentamente diviene icona e stereotipo.
Il suo corpo indossa così abiti realizzati per loccasione e con
essi procede a nuove letture della religione dappartenenza, non
permettendo, però, alla tradizione a cui tali abiti sono legati di
infondere un sapore e un "fare" unico e dogmatico. Al contrario,
indossare una veste particolare suscita, al momento dello scatto
fotografico, una nuova riflessione e una rinnovata appartenenza.
Nzingah Muhammad quasi si "traveste" con abiti di scena che però nella
cultura islamica determinano momenti precisi e importanti; vesti che,
nellistante stesso in cui vengono indossati, acquistano una nuova
forza espressiva che permette allartista di conoscere lati meno noti
della propria personalità .
Inaugurazione: sabato 2 marzo 2002, ore 18.00
L'artista sarà presente in occasione della vernice della mostra.
In galleria sarà disponibile un catalogo con otto fotoriproduzioni a
colori e il testo della curatrice in italiano e inglese.
Orari: da mercoledì a sabato ore 16.30  19.30; altri giorni solo
previo appuntamento.
Studio Ercolani
Viale Ercolani 5/2, Bologna
 tel/fax: 051
398076