Studio Tommaseo
Trieste
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Le nuove ombre cinesi
dal 23/11/2008 al 28/11/2008
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Segnalato da

Trieste Contemporanea




 
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23/11/2008

Le nuove ombre cinesi

Studio Tommaseo, Trieste

L'iniziativa rappresenta un'importante incursione nella giovane videoarte cinese. In programma, selezionati dal sinologo Vittorio Tantucci, i lavori di una ventina di artisti, molti dei quali provenienti dalla prestigiosa China Central Academy of Fine Arts di Pechino, e una serie di video realizzati nell'arco degli ultimi 2 anni, del tutto inediti al di fuori dalla Cina.


comunicato stampa

--------english below

Trieste Contemporanea continua i suoi fortunati appuntamenti con la videoarte. Il comitato triestino, che dedica da diversi anni la rassegna videospritz® – Incontri internazionali di videoarte (con aperitivo finale) alla produzione video dell’Europa dell’Est, si avventura stavolta nell’Est Estremo: una importante incursione nella giovane videoarte cinese è prevista a Trieste dal 24 al 29 novembre. In programma, selezionati dal sinologo Vittorio Tantucci, i video di una ventina di artisti, molti dei quali provenienti dalla prestigiosa China Central Academy of Fine Arts di Pechino, e una serie di lavori video realizzati nell’arco degli ultimi 2 anni del tutto inediti fuori dalla Cina.

Da segnalare nel ricco programma della settimana cinese triestina, le due rassegne monografiche dedicate a due nomi di spicco nel panorama degli artisti emergenti cinesi, “Tan Tan” e “Liao Wen Wen” e la sezione dedicata ai video di animazione che proporrà opere molto curiose nelle quali il carattere formale delle linee rimanda alla sensibilità cinese per la calligrafia.

Inoltre, tra i molti materiali di studio che verranno messi a disposizione, di grande interesse è l’intervista rilasciata a Tantucci per la CCTV, la televisione nazionale cinese, da “Zhu Qi”, uno dei maggiori critici cinesi, teorico del cosiddetto “Capitalismo artistico cinese”, conosciuto anche in Italia per aver curato la scorsa primavera la grande esposizione “Cina XXI Secolo” al Palazzo delle Esposizioni di Roma. ''La dimensione della vera Cina, del realismo sociale delle opere del passato - dichiara “Zhu QI” - è ormai uscita dalla cerchia dell'arte cinese contemporanea. Probabilmente è proprio nei video e nella new media art che non è ancora avvenuta questa scissione. Qui si può ancora scorgere un legame tra le opere e la realtà cinese a cui si riferiscono.''

--------english

Trieste Contemporanea continues its successful appointments with Video Art. The Triestine committee, which has for some years now dedicated the exhibition videospritz® – International encounters of Video Art (complete with aperitif as a finale) to the video production of Eastern Europe, has now ventured into the Far East: an important incursion in the young Chinese Video Art is scheduled in Trieste from November 24 through 29. The program, selected by sinologist Vittorio Tantucci, will include about twenty artists, many of which from the prestigious China Central Academy of Fine Arts of Peking, and a series of video works made within the last 2 years and which have not yet been seen outside of China.

Noteworthy in the rich program of the Chinese week in Trieste are the two monographic exhibitions dedicated to two prominent names in the panorama of emerging Chinese artists, “Tan Tan” and “Liao Wen Wen,” as well as the section dedicated to the animation videos which will propose unusual works in which the formal character of the lines recalls the Chinese sensitivity for its calligraphy.
Also of particular interest, among the vast amount of material of study which will be exhibited, is the interview with Tantucci for CCTV, the national Chinese television, given by “Zhu Qi”, one of the major Chinese critics and theorist of the so-called “Chinese artistic capitalism”.

He is also known in Italy for having organized the great exhibition “China XXI Century” last Spring, at the Palazzo delle Esposizioni in Rome. “The dimension of the real China, from social realism to the works of the past”, states “Zhu Qi”, “has already exited from the circle of Chinese contemporary art. Probably it's in the videos and in the new media art that this separation has not yet occurred. Here a tie can be seen between the works and the Chinese reality to which they make reference.”

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