Stabilimento Ex Claudia
Aprilia (LT)
Via S. S. Pontina 148 (km. 46.600)

tam tam 08
dal 20/11/2008 al 12/12/2008
06 90288364
WEB
Segnalato da

Eugenia Romanelli




 
calendario eventi  :: 




20/11/2008

tam tam 08

Stabilimento Ex Claudia, Aprilia (LT)

Musica e teatro per la Regione Lazio. Il festival presenta una serie di appuntamenti tra band locali e internazionali, incontri e spettacoli teatrali.


comunicato stampa

Il festival presenta una serie di appuntamenti tra band locali e internazionali, incontri e spettacoli teatrali. L'evento e' organizzato dall'Associazione Culturale Arci La Freccia e dalla Compagnia Teatro Finestra.

Venerdi 21 novembre ore 22.30
Taxi 109 e Smoke: reggae music

L’Ex Mattatoio accosta per la prima volta una band locale a una internazionale, in una serata decisamente “glocal”. I Taxi 109, un originalissimo reggae/rocksteady cantato in italiano, vantano due featuring con gli artisti giamaicani Tanya Stephens e Delly Ranks, palchi con Africa Unite, Pitura Freska, Modena City Ramblers e Subsonica e varie apparizioni al Rototom Sunsplash italiano. I componenti sono tutti noti: Fabio Junia Bonaldo Voce, Marco Libanori Percussioni, Steve Giardini Chitarra, Luigi Langella Batteria, Gianluca Liberati Tastiere, Andrea Arena Basso, Angelo Morrone Tastiere, Francesco Daniani Sax Baritono, Gino Canini Tromba. Il progetto Smoke invece, italo-giamaicano, cresce vertiginosamente dal 2004 grazie ai suoi fondatori, Soresini, Zaghi e Pelosi e a collaborazioni di platino: Ki-Many Marley, John Baker, Zoe Mazah, Giuliano Palma, Neffa, Raymond Wright, Marco Zaghi, Radical Stuff, oltre a una pletora di musicisti di fama internazionale. La miscela di suoni e ritmi fonde reggae roots, soul, blues, rap con melodie e ritornelli in un sound unico

sabato 22 novembre ore 21.00
Donati e Olesen: “Per colpa di Bacco”

Il testo, di Christian Massas, Giorgio Donati e Jacob Olesen (anche interpreti), racconta del dio Bacco: ha invitato il pubblico ad una conferenza-degustazione sul nettare di/vino. Nell’attesa, i suoi assistenti si danno da fare affinché l’evento sia all’altezza delle aspettative: pantomime di storie bibliche si intrecciano con “sbrinzi” e stornelli a contrasto. E’ un viaggio attraverso l’immaginario umano, da sempre stimolato e nutrito dal vino, dove la poesia scoppietta di bollicine d’umorismo. Cristian Massas, clown, regista  ed autore francese che da trenta anni calca i palcoscenici dei cinque continenti, collabora con Donati-Olesen sin dal 1982 (festival in Francia, nel Benin e in Turchia).

domenica 23 novembre ore 21.00
Compagnia Costellazione: “Don Giovanni”

L’atto unico del Don Giovanni di Molière è un adattamento dell’attrice e regista Roberta Costantini che mette in scena M. Cristina Gionta, Emiliano Ottavini e Marco Marino con le maschere del Teatro alla Scala di Milano. Le scelte drammaturgiche più originali? Volgere al femminile la figura del protagonista e di trasformare Sganarello in voce registrata, un personaggio alla pari della protagonista alla quale appartiene come doppio. Incisivo anche il disegno luci e le acute scelte musicali. La compagnia “Costellazione”, affiliata alla UILT, vanta numerosi riconoscimenti internazionali: è caratterizzata da un lavoro scenico di ricerca a 360 gradi che intreccia drammaturgia, mimogestuailtà, danza, musica, pittura, fotografia e illuminotecnica ed è rivolto alla formazione teatrale dei giovani, oltre che alla terapia riabilitativa dei disabili psichici

mercoledì 26 novembre ore 21.00
Compagnia Teatro Finestra: “Tango”

Il Laboratorio Sperimentale “Compagnia teatro finestra” presenta il tango di Francesca Zanni con la regia di Raffaele Calabrese e le interpretazioni di Marianna Cozzuto, Simona De Florentiis, Giorgia Di Malta, Fabio Ramiccia e Raffaele Calabrese. Suggestive le musiche originali di Virginio Fagiani e quelle scelte di Goran Bregovic, Yann Tiersen e Ludovico Einaudi. Lo spettacolo inscena la dittatura militare argentina e la tragedia dei desaparecidos: due vite scorrono parallele e in tempi diversi ma entrambe sono caratterizzate dalla forza della giovinezza, l’orrore per la perdita dell’identità e la passione per il tango

venerdi 28 novembre ore 21.00
Quintorigo: “Quintorigo Plays Mingus”

Quintorigo, senza dubbio uno dei gruppi musicali più originali degli ultimi anni, shakerano classico, rock, jazz, punk, reggae, funky e blues in un continuo gioco tra musica e voce: archi che diventano chitarre elettriche, sassofoni indemoniati e melodici, contrabbasso con ritmica e una voce che spazia sulle più diverse timbriche. Nel loro palmares troviamo una marea di premi tra cui 1° posto ad Arezzo Wave, Premio della Critica al Festival di Sanremo, Premio Tenco come miglior opera prima. Lo spettacolo “Plays Mingus” trasforma il jazz di Charles Mingus in una concerto-cronistoria tanto affascinante quanto drammatica realizzando un’opera monografica e multimediale, un “concept concert” che presenta l’artista a tutto tondo: compositore, teorico della musica, pensatore, uomo nella continua ed esistenziale condizione di bilico fra genio e sregolatezza. Particolarmente suggestivo il dialogo virtuale fra la musica di Mingus e quella dei Quintorigo, realizzato grazie ad arrangiamenti sovrapposti a registrazioni originali di Mingus stesso, al piano o con la sua orchestra

sabato 29 novembre ore 21.00
Compagnia Latitudine Teatro: “Genova 01”

Liberamente ispirato a “Noccioline” e “Genova 01” di Fausto Paravidino, gli interpreti, Adele Mattocci, Alessandra Gianolla, Daniele Panzarino, Fabrizio Lucati, Gianluca Viola, Giovanni Caianiello, Irene Laurenti, Matteo Sacchi, Morris Sarra, Roberto Ferra, Sara Negrosini, Tatiana Di Raimo, Valentina D’Agostino, percorrono la strada del teatro civile affrontando una pagina scomoda e dolorosa della nostra storia umana e civile: gli scontri avvenuti a Genova per il G8 nel Luglio del 2001. Si raccontano i tre giorni di “sospensione dei diritti umani” che hanno trasformato Genova in una moderna Tebe: una telecamera, manovrata da un attore in scena in alcuni momenti, rimanda su uno schermo quello che accade. Una testimonianza che solleva l’emozione del pubblico di fronte a quanto sta accadendo

domenica 30 novembre ore 21.00
Remo Remotti con Manlio Maresca

Remo Remotti, icona mediatica e anti-intellettuale degli ultimi 80 anni di cultura italiana, propone una performance poetica e musicale con l’accompagnamento del grande Manlio Maresca (Squartet, Neo, I Mostri, Ardecore). La sua multicanalità espressiva spazia da opere d’arte in mostra in numerose collezioni italiane e straniere a Roma e Berlino, a interpretazioni per registi come Bellocchio, Moretti, Mazzacurati, Taviani, Soldini, Nichetti, Verdone, Scola, Loy ecc, fino a titoli in libreria come l’ultimo, “Diario segreto di un sopravvissuto” (Einaudi). Attualmente è autore e conduttore della trasmissione podcast su Itunes, costantemente in testa nella categoria Religione e Spiritualità. Nonostante non suoni alcuno strumento, è una vera rockstar: di più non possiamo dirvi. Lo sentirete

martedì 2 dicembre ore 21.00
Compagnia Teatro Finestra: “Macbeth”

Gli artisti di Aprilia si sono aggiudicati il titolo di “Miglior Gruppo Nazionale” con la rappresentazione di una versione abbreviata e rivisitata del Macbeth di Shakespeare: 15 minuti con dieci attori non professionisti. La giuria del concorso internazionale organizzato in collaborazione con il Parlamento Europeo ha motivato: “Uno spettacolo ricco di idee, ottimo lavoro di gruppo e ottimo taglio drammaturgico”

venerdi 5 dicembre ore 22.30
Folkabbestia: folk rock

Se non li conoscete, forse basterebbe dirvi che sono entrati nel guiness dei primati per l’esibizione musicale più lunga del mondo, suonando la stessa canzone per 30 ore. E comunque, sono una vera festa itinerante: dall’immersione nella tradizione italiana, stropicciata da mutazioni stilistiche (punk, folk, rock, ska) a spruzzate di strumentale melodico fino alle danze sfrenate in stile balcanico-pugliese. Da dieci anni suonano per la gente, regalando attimi di gioia con la loro schiamazzante urgenza espressiva

sabato 6 dicembre ore 22.30
Radici nel cemento: Reggae music

Il nuovo lavoro dei Radici Nel Cemento si presenta come una panoramica a volo d'uccello sull'Italia dei nostri giorni. Il disco, “Il paese di Pulcinella”, riunisce il suono scanzonato di un noto tema della musica popolare Italiana con inserzioni ska: temi politici e civili, decisamente impegnati. In accordo con il perentorio "La" intonato dalla title-track si avvicendano le numerose altre tracce dell'album, sempre incentrate sulla denuncia, tra cui all’omofobia. La
Line Up è al completo: Adriano Bono Voce, ukulele soprano, flauto traverso, cori; Christian Simone, Sassofono tenore; Giorgio Spriano, Voce, chitarra, cori; Giulio Ferrante, Voce, basso, cori; Vincenzo Carestia, Batteria, percussioni; Leonardo "PidDuB" Bono, Dub, Mixer

domenica 7 dicembre ore 22.30
Roberto Ciotti: “Blues”

Dagli anni ’70 è sulla cresta dell’onda col blues, acustico e Rock, tanto che Salvatores lo vuole per scrivere le colonne sonore di alcuni film (“Marrakech Express”, “Tournèe”). Da quel momento i suoi brani si arricchiscono di armonie e ritmi soul e latini, anche grazie alle collaborazioni nazionali e internazionali (Ginger Baker, Brian Auger, Bob Marley, Edoardo Bennato, Francesco De Gregori). Indimenticabile il suo contributo per Arbore e “Quelli della notte” e divertentissimo il suo libro “Unplugged” (Castelvecchi). Tra i suoi CD all'attivo, ricordiamo "Walkin'" (1999) con più di 20 mila copie. L’ultimo lavoro, “My blues” è uscito a giugno

venerdi 12 dicembre ore 22.30
The Bone Machine & Di Maggio Connection, feat Greg/Le Iene

La Di Maggio Connection è un power trio che mixa con grande energia e tecnica magistrale le facce più selvagge del R’n’R, Psychobilly-Core, NeoSurf-Rock con un tocco di Hardknocking Swing. Marco Di Maggio, esponente di punta della scena R’n’R internazionale è considerato dalla stampa specializzata uno tra i migliori chitarristi mondiali. Collabora con Greg (Le Iene) dal 2004 e quest’anno, per l’Ex Mattatoio, si esibisce con “The bone machine”: la band agro pontina, decisamente tosta, miscela Garage punk, Rock, surf e rockabilly per un’etichetta, la Billy's Bones, il cui slogan è "Dischi cattivi per feste all'inferno"
 
sabato 13 dicembre ore 22.30
One Love Hi Powa: “Dancehall”

Romani, sono uno dei sound europei più famosi al mondo. Vincitori di un World Clash nel 2004, sempre impegnati nella produzione dei 7'' in Italia e in Jamaica, vantano le più disparate collaborazioni con gli artisti della nuova scena Reggae/Dancehall mondiale. Sempre pronti ad infuocare i club o le nottate di Festival a ritmo in levare. Instancabili

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