Scenario. Il progetto consta di sei sculture, di cui quattro inedite e realizzate per l'occasione. Tutte divengono protagoniste di uno palcoscenico di azioni cosmogoniche che creano lo spazio e possono relazionarsi tra loro in varie costellazioni. Come sempre nel lavoro di Caravaggio, le mutazioni formali dell'opera si legano all'uso di materiali desueti e inaspettati che generano processi alchemici e illusioni percettive che giocano sul paradosso.
Il progetto di Gianni Caravaggio, consta di sei opere di cui quattro inedite, realizzate specificamente per la Collezione Maramotti. La mostra si costituisce nel fascino dell’immaginazione dell’inizio, iniziocome possibilità costante. Tutte le opere divengono protagoniste di uno Scenario di azioni cosmogoniche che creano lo spazio e possono relazionarsi tra loro invarie costellazioni capaci di creare scenari sempre differenti. Ogni lavoro di per sé è “forma attuata” che, nel contempo, può essere attuata nuovamente. Come sempre nel lavoro di Caravaggio, le mutazioni formali dell’opera si legano all’uso di materiali desueti e inaspettati che generano processi alchemici e illusioni percettive che giocano sul paradosso.
Con i lavori presentati in questo progetto prosegue la riflessione teorica di Caravaggio sul mistero della creazione dell’opera e sul gesto artistico come generatore di rinnovate relazioni con l’opera stessa e la suapotenziale costante ri-definizione. Su queste direttrici si sviluppa anche il volume a doppia firma di Federico Ferrari e dello stesso Caravaggio dal titolo omonimo, edito da Gli Ori, che uscirà in occasione dell’inaugurazione della mostra, frutto della proficua relazione tra i due autori. Il volume accoglie un contributo teorico del filosofo Ferrari sull’arte come creazione di uno scenario che non si dà mai come già definito e icui confini restano incommensurabili. Nella pratica dello scenario - poiché di pratica si tratta - non si cerca di tratteggiare un nuovo quadro della realtà del tempo, di dare una nuova rappresentazione dell'oggi, di forgiare una nuova figura direttrice, una nuova corrente, di inventare un nuovo -ismo. Lo scenario è oltre ogni scena, non è un dato, ma l'esposizione del possibile: qualcosa è ancora possibile nel punto stesso dell'origine, origine che non è perduta ma sempre in istanza in ogni istante. Lo scenario è un'origine senza fine.
La Collezione Maramotti prosegue con questa mostra l’attività dello spazio progettuale, che ospita opere realizzate da giovani artisti. Gli artisti invitati producono e presentano lavori che divengono poi parte della Collezione con l’obiettivo di fondere pratiche di acquisizione e di accrescimento del patrimonio iconografico con quelle della sua fruizione. Pattern room, così è titolato lo spazio, è il locale dove in passato - quando l’edificio era fabbrica di produzione - venivano realizzati modelli e prototipi. Dimensione progettuale e sperimentazione accomunano la vocazione di questoluogo, dal passato ad oggi.
Gianni Caravaggio (Rocca San Giovanni, CH, 1968) vive e lavora a Milano. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera con Luciano Fabro nel 1994, ha in seguito studiato Filosofia presso l’Università di Firenze. Nel 2002 ha ricevuto il premio Fondo Speciale PS1 Italian Studio Program e nel 2005 il premio Castello di Rivoli. Sue personali si sono tenute a Milano, Pesaro, Torino, Amsterdam e Tokyo e ha partecipato a numerose esposizioni collettive a livello nazionale einternazionale. Federico Ferrari (Milano, 1969) è filosofo. Insegna filosofia e fenomenologia delle arti contemporanee presso l’Accademia di Belle Artidi Brera a Milano. Negli ultimi anni il suo campo di ricerca si èconcentrato maggiormente sulla critica dell'immagine e sull'arte. Tra isuoi scritti, La pelle delle immagini (2003), Lo spazio critico (2004), Delcontemporaneo (2007), Sub specie aeternitatis (2008).
Inaugurazione: 22 novembre 2008 ore 17. Saranno presenti GianniCaravaggio e Federico Ferrari
Collezione Maramotti
via Fratelli Cervi, 66 - Reggio Emilia
orario: giovedì e venerdì 14,30 - 18,30; sabato e domenica 9,30 - 12,30 e 15 -18
ingresso libero