Riflessi dal Classico. Gli oli su tela sono stati concepiti appositamente per una mostra che stimola inedite suggestioni e confronti con l'identita' del luogo che la ospita, un appartamento ristrutturato da Carlo Scarpa, e con le architetture di Palladio, del quale si celebra il cinquecentenario della nascita.
a cura di Giuseppe Pilla
E’ un dialogo serrato con due grandi maestri dell’architettura quali Carlo
Scarpa e Andrea Palladio quello intrattenuto da Annamaria Trevisan,
protagonista dell’esposizione intitolata Riflessi dal Classico – Tracce
pittoriche da Carlo Scarpa e Andrea Palladio. Gli oli su tela esposti sono
stati concepiti e realizzati appositamente per una mostra che stimola
inedite suggestioni e confronti con l’identità del luogo che la ospita, un
appartamento ristrutturato da Carlo Scarpa all’interno del vicentino Palazzo
Brusarosco Zaccaria e con le architetture di Andrea Palladio, del quale
quest’anno si celebra il cinquecentenario della nascita.
Il vicentino Palazzo Brusarosco Zaccaria, sede della Biblioteca
Internazionale “La Vigna”, è lo spazio dove avrà luogo l’esposizione di
Annamaria Trevisan intitolata Riflessi dal Classico – Tracce pittoriche da
Carlo Scarpa e Andrea Palladio, che sarà inaugurata alle ore 18.00 di sabato
22 novembre. La mostra è promossa dall’Ordine degli Architetti e PPC della
Provincia di Vicenza e dalla Biblioteca Internazionale “La Vigna”, in
collaborazione con il CISA, Centro Internazionale di Studi di Architettura
Andrea Palladio.
Il personale stile pittorico che Annamaria Trevisan ha elaborato nel corso
del tempo consiste nella riproposizione di immagini prese dal patrimonio
dell’iconografia Rinascimentale e Manierista (e in taluni casi anche
dell’arte classica) che si materializzano sulla tela attraverso pennellate
veloci e sicure che non arrivano a ricostruire la figura nella sua
integrità, ma giocano con pieni e vuoti, luci ed ombre, panneggi,
lumeggiature e trasparenze. La principale cifra stilistica del suo lavoro
risulta essere un raffinato equilibrio che coniuga sapienza e maestria
tradizionali ad un’attitudine moderna alla pennellata gestuale ed espressiva
appresa negli anni degli studi artistici compiuti a Venezia con Bacci,
Pizzinato e Morandis.
Per la mostra “Riflessi dal Classico”, la Trevisan affronta il tema della
struttura compositiva, comune ad architettura, pittura e decorazione. Dallo
studio di Carlo Scarpa come architetto e soprattutto come museologo,
emergono dai suoi fondi agitati ampie campiture orizzontali e verticali
(come gli elementi portanti che l’architetto veneziano spesso usava nei suoi
allestimenti) che sottolineano i punti emotivamente e compositivamente
cruciali dei soggetti delle tele. Gli autori di questi soggetti
reinterpretati sono scarpiani anch’ essi: sono quei Canova e quei Bellini
per cui Scarpa ha progettato gli ambienti espositivi.
L’incontro con Andrea Palladio avviene invece sul piano della relazione tra
immagine dipinta ed elemento architettonico, che diviene caratteristica
precipua dell’ architettura veneta in particolar modo dal Cinquecento in
avanti. Marcando la sua capacità di equilibrare pieni e vuoti, la Trevisan
evoca sulla tela l’arco a tutto sesto, il frontone e l’architrave
riproponendo con la sua pittura veloce solamente le figure che negli edifici
palladiani erano poste a decorazione di tali elementi.
L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo curato da Giuseppe Pilla
contenente anche testi di Mariano Apa e Mario Bagnara.
Inaugurazione: sabato 22 novembre, ore 18
Biblioteca Internazionale La Vigna
contra' Porta Santa Croce, 3 - Vicenza
orario: lunedì - sabato: 9.00 - 12.00 e 15.00 - 18.00
ingresso libero