Assessorato Cultura Provincia di Lecce
Uno spettacolo di Marco Martinelli, dall'irriducibile Ubu di Alfred Jarry
Uno spettacolo di Marco Martinelli, dall'irriducibile Ubu di Alfred Jarry. Il lavoro cala la Polonia immaginaria e patafisica di Jarry nel continente africano: la lingua prevalente diventa il wolof dei senegalesi, cui si affiancano l'italiano e il dialetto romagnolo, con le sue assonanze al francese. Le figure di Padre Ubu e Madre Ubu assumono, in questo contesto, le coloriture del potere locale, divenendo l'uno il simbolo dei molti dittatori che insanguinano l'Africa e l'altra la sua bianca signora, che gli sta accanto in un candore abbagliante, con le sue mille voci.