Come scrive la curatrice Gabi Scardi la mostra "raccoglie le opere di 5 artiste nate e vissute in luoghi e in epoche diverse: Ana Mendieta, Anna Maria Maiolino, Martha Rosler, Zoe Leonard, Joan Jonas. Le opere esposte afferiscono a momenti diversi del loro percorso. (...) Nelle differenze, le accomuna un'attitudine a tenere insieme due istanze: il filo rosso dell'esperienza individuale e un'aspirazione alla totalita', all'universalita'". Esposte video fotografie e disegni.
A cura di Gabi Scardi
Come sottolinea Gabi Scardi nel testo introduttivo, la mostra “raccoglie le opere di cinque artiste nate e vissute in luoghi e in epoche diverse: Ana Mendieta, Anna Maria Maiolino, Martha Rosler, Zoe Leonard, Joan Jonas. Le opere esposte afferiscono a momenti diversi del loro percorso. Tangenze e coincidenze, affinità che emergono a tratti all’interno di percorsi autonomi e diversi.
Uguale contrario, analogie e concatenazioni, ma anche divergenze; nelle differenze, le accomuna un’attitudine a tenere insieme due istanze: il filo rosso dell’esperienza individuale e un’aspirazione alla totalità, all’universalità”.
Joan Jonas (New York,1936), performer, videomaker, lo scorso anno è stata invitata come Visitor Professor dalla Fondazione Ratti di Como. Nel suo lavoro frammenti di quotidianità e simboli di culture diverse, ma personalmente esperite, vengono assunti, rivisitati, rappresentati sotto forma di rituale soggettivo. In mostra alcuni disegni realizzati in anni diversi e una delle sue più note video installazioni My new Theatre VI, Good Morning Good Night ’06.
Di una generazione successiva, Martha Rosler (Brooklyn, NY, 1943) artista, saggista, intellettuale a trecentosessanta gradi, ha sempre vissuto l’arte come espressione di un attivismo politico fortemente caratterizzato, la macchina fotografica come sguardo ironico e feroce sul nostro quotidiano e sulle immagini di costume a cui siamo, spesso inconsapevolmente, abituati.
Anche Zoe Leonard (Liberty, NY, 1961) si interessa ai temi della globalizzazione proponendo le recenti immagini di Analogue, serie proposta anche all’ultima edizione di Documenta, e alcune immagini dei suoi primi lavori. Prossima l’inaugurazione della sua grande mostra antologica al Museo Reina Sofia di Madrid.
Anna Maria Maiolino (Scalea, 1942), seppur poco conosciuta in Italia, è nata in Calabria ma ha sempre vissuta in Brasile, nella sua lunga carriera ha indagato i temi legati alla nascita e alla vita. Video, performance, fotografie al centro il corpo femminile, l’uovo e la terra.
Della stessa generazione della Maiolino e della Rosler, Ana Mendieta (Cuba, 1948), venuta a mancare troppo presto (1985), si contraddistingue per la sua poetica strettamente legata alla terra e alle tracce del suo corpo lasciate dopo i suoi interventi performativi. In mostra opere vintage, video e disegni estremamente evocativi di tutta la sua produzione artistica.
Per ulteriori informazioni contattare Chiara Tiberio all’indirizzo rcortgal@tiscali.it
inaugurazione: martedì 25 novembre 2008 ore 18.30-22.30
Galleria Raffaella Cortese
via Stradella, 7 20129 Milano
orario: da martedì a sabato ore 15.00-19.30 o su appuntamento