Maurizio Saiu
Josephine Sassu
Julien Bruneau
Cristian Chironi
Albert Quesada
Mikael Marklund
Teodora Castellucci
Anouk Llaurens
Il corpo come strumento di comunicazione nella sua essenzialita', senza aiuto di complesse coreografie e costumi, protagonista della danza o luogo di esposizione. Quattro giornate di performances, laboratori artistici, eventi, che coinvolgeranno studenti locali e artisti da diverse parti del mondo.
Nel mese dedicato alla memoria dei morti il cimitero – luogo ideale di riposo e di rincontro – è il fulcro di quattro giornate dedicate all'arte performativa: il corpo diventa strumento di comunicazione nella sua essenzialità, senza aiuto di complesse coreografie e costumi, protagonista della danza o luogo di esposizione. Quattro giornate di performances laboratori artistici eventi che coinvolgeranno studenti locali e artisti da diverse parti del mondo.
La direzione artistica è di Maurizio Saiu.
Il Corpo Sottratto è metafora di morte e di impegno.
Sono le miniere che hanno ispirato il titolo di questa rassegna perché il Corpo Sottratto è anche quello dei minatori costretti a rinunciare alla libertà per scavare in caverne buie, nelle viscere della terra, fino ad ammalarsi mortalmente. Questo è il paradigma di una dimensione estendibile a tutta l'umanità. La crisi è esistenziale. Siamo corpi in balia degli umori delle cose che ci circondano. Frastornati dalle informazioni contrastanti, bombardamenti a cui siamo sottoposti continuamente, catapultati da desideri irraggiungibili verso altri ancora più lontani, dal terrore della vita a quello della morte. Corpi che hanno desiderato troppo e represso altrettanto e ora esplodono in tutta la loro cieca follia.
Ma il corpo sottratto è anche quello di chi decide di sacrificare la propria libertà in nome di un ideale di giustizia come il corpo sotto scorta, protetto di Roberto Saviano, o il corpo di Madre Teresa di Calcutta, votato alla prigione della sofferenza altrui.
E così il corpo dell'artista, spinto dall'energia creatrice, si sottrae dalle catene forgiate da un sistema che richiede il più grande sacrificio: l'omologazione del pensiero e della personalità degli individui.
Partendo da queste constatazioni è nata l'idea di questa manifestazione i cui spettacoli sono anch'essi in sottrazione, privati di qualsiasi elemento se non quelli strettamente necessari per essere visti: qualche proiettore che illumina la scena con la quasi assenza di cambi di luce, un costume-vestito, un impianto audio. Lavori radicali, per certi aspetti ostici, dove il corpo diventa l’unico elemento narrativo a testimoniare della nostra esistenza.
Programma completo su: http://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=32257&v=2&c=2562&t=1
Prima Performances Venerdì 28 novembre h. 16:30, Chiostro di San Francesco
Contatti
Il corpo sottratto
tel. +39 335 463313 - 333 2588207
email: ilcorposottratto@tiscali.it
Diverse sedi, Iglesias