Alessandro Bedin
Chiara Boniardi
Marco Corona
Damiano Fasso
Marco Rodolfo Fin
Resi Girardello
Lidia Meneghini
Valentina Vanzo
Agostino Gallio
Giovanna Grossato
Stefania Portinari
Concorso di opere scultoree e interventi installativi. Questa sezione da' spazio agli 8 giovani artisti che hanno vinto il concorso, indetto dal Comune di Vicenza, sul tema "Un omaggio a Palladio nel segno della contemporaneita'".
Nell’ambito del progetto complementare alle celebrazioni palladiane, promosso dal Comune di Vicenza con il sostegno della Fondazione Cariverona, la Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino (contrà Sant'Ambrogio, 23 - Vicenza) ospita la seconda sezione della mostra “Messe in opera. Per Palladio”, che sarà inaugurata sabato 29 novembre 2008, alle 18.30.
Nella prima sezione della mostra, svoltasi a settembre, sono state esposte opere scultoree e installazioni di artisti internazionali (Lee Babel, Mats Bergquist, Driscoll Peter Devins, Neil Ferber e Matthew Simmonds), dedicate al grande architetto per testimoniare l’internazionalità del mito del palladianesimo. Questa seconda sezione darà invece spazio agli otto giovani artisti italiani che hanno vinto il concorso, indetto la scorsa estate dal Comune di Vicenza, sul tema “Un omaggio a Palladio nel segno della contemporaneità”, per incoraggiare e sostenere i creativi del Veneto dediti a una ricerca specificamente complessa e poco valorizzata in Italia qual è l’indagine sulla conformazione tridimensionale dei medium.
Gli artisti finalisti, che espongono in mostra, sono: Alessandro Bedin, Chiara Boniardi, Marco Corona, Damiano Fasso, Marco Rodolfo Fin, Resi Girardello, Lidia Meneghini e Valentina Vanzo.
Alessandro Bedin, vicentino, ha effettuato uno studio sulla proporzione e il problema della forma, mentre Chiara Boniardi, veronese, ha realizzato un’opera tubolare di ferro composta da cinque pezzi saldati, che si distende nello spazio studiando le misurazioni degli spazi architettonici palladiani. Marco Corona, vicentino, presenta una light-box, un quadro luminoso simile a una grande lampada al neon con cinquecento ritratti recuperati da un’antica stampa, ispirato ad Andy Warhol. Damiano Fasso, trevigiano, espone tre sagome in plexiglass bianco, come gli intonaci del Palladio, una riflessione sull’arte nella società e sulla sua utilità. Marco Rodolfo Fin, di Valdagno, ha creato una installazione di cui uno degli aspetti peculiari è la riflessione, il rimando dell’immagine al suo doppio, il rispecchiarsi e quindi il comporre la metà mancante. Come Palladio, Fin cerca la stereometria degli edifici; così l’idea di un modellino suggerisce la relazione tra realtà e spazio concettuale. Resi Girardello, vicentina, ha realizzato un castello con due torri in filo d’acciaio intrecciato, parte di una ricerca iniziata lo scorso anno all’importante esposizione Open al Lido di Venezia. Lidia Meneghini , di Fontaniva, e Valentina Vanzo, di San Giorgio in Bosco, presentano insieme un divertissement di cartone, un paravento architettonico che ricorda l’idea di una scultura piegabile da viaggio.
La mostra (catalogo con testi di Agostino Gallio, Giovanna Grossato e Stefania Portinari) esprime la volontà dell’Assessorato alla Cultura di dare spazio a giovani artisti, aprire momenti di verifica e scambio, nonché mostrare la creatività del territorio, che si esprime con i linguaggi più aggiornati del contemporaneo.
Informazioni all’Assessorato alla Cultura tel. 0444 222114 – 321354; e-mail uffmostre@comune.vicenza.it.
inaugurazione sabato 29 novembre, ore 18.30
Chiesa dei SS. Ambrogio e Bellino
Contra' S. Ambrogio, 23 - Vicenza
Orario: giovedì e venerdì dalle 15 alle 19; sabato e domenica 10-12/15-19; chiuso il 25 e 26 dicembre 2008 e il 1° gennaio 2009
Ingresso libero