Nado Canuti e Paolo Audiffredi, "Opere recenti" a cura di Caramel, Cerritelli, Pontiggia. Le opere dei due artisti qui presentati, pur evidentemente diverse per formazione ed esperienze espressive, sviluppano un dialogo che fa meglio comprendere la realizzazione stessa del Muro...
Nado Canuti e Paolo Audiffredi
"Opere recenti"
a cura di Luciano Caramel, Claudio Cerritelli, Elena Pontiggia
Catalogo
Edizione d'Arte Severgnini
Dal 5 al 31 marzo nella sede di Palazzo Reale a Milano si terrà la mostra "IL MURO e DINTORNI: NADO CANUTI e PAOLO AUDIFFREDI" nell'ambito del ciclo "Opere Recenti" promosso dal Comune di Milano.
La mostra prende origine dal muro realizzato nel 1999 dai due artisti per l'atrio della rinnovata sede milanese della RAS, progettata alla fine degli anni '50 da Giò Ponti.
Il muro viene documentato in mostra attraverso la proiezione dell'opera intera e dei singoli particolari; l'esposizione, che comprende circa ottanta opere, esamina poi la produzione recente dei due artisti.
Nado Canuti in particolare espone una serie di quaranta rilievi in metallo inediti con i quali prosegue la sua ricerca su forme geometriche percorse da intensi accenti lirici e allusioni figurali. Sono memorie di luoghi e di paesaggi tradotti in nitide forme compositive.
Paolo Audiffredi, qui alla sua prima importante mostra pubblica, presenta una serie di circa quaranta collages che rilevano la sua inclinazione per forme ed equilibri cromatici, legati alla cultura dell'astrazione moderna.
Le opere dei due artisti qui presentati, pur evidentemente diverse per formazione ed esperienze espressive, sviluppano un dialogo che fa meglio comprendere la realizzazione stessa del MURO.
Accompagna l'esposizione un catalogo delle Edizioni d'Arte Severgnini con i testi dei curatori: Luciano Caramel, Claudio Cerritelli ed Elena Pontiggia.
NOTE BIOGRAFICHE
PAOLO AUDIFFREDI
Paolo Audlffredi, nato a Roma nel 1934, risiede a Milano dal 1948 con un intervallo di alcuni anni trascorsi a Venezia, dove ha studiato disegno con Mario Abis e dove si è, successivamente, laureato in architettura con Giuseppe Samonà e Egle Trincanato.
Ha esercitato la libera professione per alcuni anni e ha quindi operato, in qualità di responsabile del coordinamento architettonico, nell'ambito dell'Ufficio Immobiliare di un'importante Compagnia di Assicurazioni sino al 1999. Da sempre appassionato di arte, e in special modo della pittura astratta, ha studiato con profondo interesse i maestri di questa corrente, visitando musei e gallerie nei molti paesi esteri dove lo ha portato il suo lavoro, avvicinandosi lentamente al mondo della creazione artistica. L'ammirazione per Schwitters e i suoi collages lo ha orientato verso tale tecnica che tuttora pratica usando esclusivamente carte fatte e dipinte a mano.
La lunga amicizia e frequentazione con Nado Canuti, con il quale ha realizzato, tra l'altro, la parete in acciaio acidato presentata nella mostra, ha ulteriormente rafforzato la sua passione per i collages che sono divenuti il suo congeniale mezzo di espressione.
NADO CANUTI
Nado Canuti è nato a Bettole di Siena nel 1929. Autodidatta, vive e lavora a Milano.
Nel 1950, incoraggiato da amici, tra cui Nino Maccari, Fortunato Bellonzi e Pier Carlo Santini, esordisce come pittore; dal 1966 si dedica principalmente alla scultura, alla grafica e all'arte orafa.
Negli anni '60, in particolare con i bassorilievi della Cappella Fazzi a Piombino, il suo linguaggio plastico si definisce in una stilizzazione di ascendenza espressionista che trova il suo tema dominante nel dolore dell'esistenza. Questa poetica di "sofferente misticismo", fondata su un'organicità di forme e forze elementari, si concentra poi nella individuazione di processi mitici e vitali al tempo stesso (ciclo delle "genesi" e delle "metamorfosi") fino a giungere nel 1970 alla creazione di uno spazio ortogonale, nel quale si muovono i personaggi sempre più definiti come atavici protagonisti dell'arte primitiva.
La sua cultura avanza poi sempre più verso la sintesi astratta, ricercando il rigore della linea, l'essenzialità compatta, liscia e geometrica delle forme. Le tecniche usate sono il cemento fuso, scalpellinato e liscio, il marmo, l'alpaca, l'argento e soprattutto il bronzo.
I soggetti preferiti possono essere definiti come forme assemblate per incastri, scomponibili e mutabili in una meccanica germinante di magica stilizzazione, in un "metamorfismo che diverrà il tratto caratteristico della sua cultura ormai avviata verso la definizione di una morfologia stilistica personale inconfondibile..." (G. Di Genova)
Presente alle più importanti manifestazioni nazionali ed internazionali, dal 1959 ad oggi ha tenuto oltre sessanta personali e più di centocinquanta collettive in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Austria, Nord Europa, Paesi Arabi, Stati Uniti, paesi latino-americani, Messico, Giappone, Kenya. Le sue opere figurano in musei italiani e stranieri, in numerose collezioni pubbliche e private ed in chiese e santuari.
Ha realizzato opere monumentali di grande significato artistico e culturale, in Italia e all'estero, tra cui monumenti alla resistenza e ai caduti in varie città italiane.
Sulla sua opera artistica sono state elaborate tesi e opere monografiche di notevole interesse critico. Il suo nome è di rilievo nei cataloghi d'arte contemporanea, nella storia dell'arte e della scultura del '900 editi da UTET e BORA, oltre che nella enciclopedia universale SEDA e nei BOLAFFI ARTE.
Inaugurazione martedì 5 marzo 2002 ore 18.00
Orario: tutti i giorni 9.30-20.00, giovedì 9.30-23.00,
lunedì chiuso
UFFICIO STAMPA
Associazione A.M.I.C.I. - Milano, Via Dante 14
Tel. 02 875.483 - Fax. 02 866.795
Immagine: Nado Canuti - Grande verticale come fiore ricordo (1986) - bronzo cm 245x29x45
Palazzo Reale
Piazzetta Reale 10, Milano