Teatro Instabile
Napoli
via Purgatorio ad Arco, 38
081 298590
WEB
Ur5o
dal 4/12/2008 al 3/1/2009
su appuntamento
329 1410934

Segnalato da

Stefano Taccone




 
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4/12/2008

Ur5o

Teatro Instabile, Napoli

Effetto personale. Ur5o e' il primo dei 6 artisti chiamati a concepire l'anfratto minore retrostante le gradinate come una sorta di teatro in miniatura. Ogni suo lavoro contiene i concetti di censura e di sostenibilita', indagati come entita' antipolari o complementari. A cura di Stefania Russo e Stefano Taccone.


comunicato stampa

a cura di Stefania Russo e Stefano Taccone

Ur5o è il primo dei sei artisti chiamati a concepire l’anfratto minore retrostante le gradinate come una sorta di teatro in miniatura. Ad intenderlo in funzione metateatrale, ricercando il dialogo con le attività normalmente ospitate nella struttura, ovvero con gli spettacoli e con il loro relativo pubblico. L’heideggeriano compito di “manifestare la verità dell’essere”, entrando in frizione con gli apparati rappresentativi del teatro, rende esplicita la valenza filtrante che contraddistingue quest’ultimo e, con esso, tanti altri settori della società, organizzati secondo schemi profondamente affini al paradigma teatrale.

Il Teatro Instabile, così denominato dal suo fondatore ed attuale direttore Michele Del Grosso «per andare contro i conformismi culturali», costituisce una sorta di ponte generazionale tra un non ancora storicizzato passato recente della scena partenopea e l'attualità rappresentata da alcuni giovani tra registi e attori. Il tutto in una zona topografica densissima, che accede ai sotterranei della città da un punto strategico, all’incrocio tra la pianta greco-romana e l'antico quartiere alessandrino.

Ur5o introduce in ogni suo lavoro i concetti di censura e di sostenibilità, indagati come entità antipolari o complementari. Lo stesso pseudonimo deriva dall’operazione di censura per sostituzione ed è concepito per non risultare un marchio di facile memorizzazione. Citando il Living theatre, egli opera uno sconfinamento dall’anfratto del “teatro minimo” (ora scena della rassegna) verso la scena del teatro (ora platea) al fine di rappresentare la tipica personale in una galleria d'arte contemporanea, condensandone in due ore l'arco temporale, dall’allestimento fino al disallestimento. Nel tempo rimanente concesso dalla rassegna un video riproduce l’azione dell’inaugurazione. L'aspetto censorio interessa il carattere degli stessi oggetti in mostra, che, impacchettati o spacchettati che siano, sono a loro volta il prodotto di un atto di censura. La dinamizzazione espositiva degli elementi offerti alla vista degli spettatori, perseguita in virtù della teatralizzazione, esprime il peculiare carattere di sostenibilità. L’esigenza di scongiurare l’assai repentino deterioramento della stampa tipografica che costituisce tali oggetti determina il vincolo temporale di esposizione alla luce, mentre la fruizione risulta più coinvolgente e meno distaccata di quella dei modelli espositivi desueti.

Ur5o (Napoli, 1970), vive e lavora a Napoli

Inaugurazione venerdì 5 dicembre ore 18 – 21

Teatro Instabile,
Vico Fico Purgatorio ad Arco, 38 – Napoli
su appuntamento

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