Alcuni giorni sono migliori di altri. Fantasmi da Romeo e Giulietta. "La performance spazza via violentemente qualsiasi indugio sul passato. Un atto veemente di coraggio che pone al centro di questa fase della ricerca di Kinkaleri la volonta' di sbarazzarsi di una zavorra identitaria sentita in qualche misura esaurita." (F. Acca)
Mercoledi 10 dicembre alle 21, il Teatro Comunale di Ferrara e Xing presentano al Teatro Comunale di Ferrara nell'ambito del progetto Art Fall. Ferrara Contemporanea, lo spettacolo di Kinkaleri Alcuni giorni sono migliori di altri. (Fantasmi da Romeo e Giulietta).
La nuova creazione di Kinkaleri spazza via violentemente qualsiasi indugio sul passato. Un atto veemente di coraggio che pone al centro di questa fase della ricerca di Kinkaleri la volontà di sbarazzarsi di una zavorra identitaria sentita in qualche misura esaurita, per puntare a urgenze poetiche. Il 'teatro' appare solo come citazione nel ridicolo 'costume' da fantasma dei performer, nelle loro 'coreografie' sbilenche e selvagge, nelle 'pietà' imbastardite create in quei pochi momenti in cui lo spettacolo si concede una pausa estetica, quasi accordasse alla riconoscibilità della forma solo una patetica apparizione.
(Fabio Acca)
Non ne possiamo più di questo senso di colpa!
Un fantasma lo riconosci all’istante e con un fantasma puoi discutere di tutto subito senza bisogno di parole per spiegarsi, interrogarsi sui gusti o gli appetiti, potresti confessargli cose inimmaginabili. Un fantasma non va mai da uno psicanalista.
Alcuni giorni sono migliori di altri si dipana in una scena che non oppone resistenze, se non quelle dell’aria e del proprio corpo immerso nello sviluppo delle proprie forze, nella propria fatica, che si sviluppa piano nella linea che traccia e mentre lo fa si stupisce della sua evidenza chiara e senza complicazioni, e se penso ad un titolo dove poterla tracciare, elementare e potente, penso a Romeo e Giulietta come un testo pieno di romantico ardore, di amore che non pensa privo di anima e colmo, traboccante; e come riconoscenza all’esistenza di qualcuno che ci ha amato, che abbiamo amato, è un volersi morti a tutti i costi, semplicemente, perché morti per morti non esiste paragone tra le sue braccia.
E in questo paesaggio pieno di concatenata dolcezza e stagliato e netto di adolescenti vorrei non ci fossero attriti o resistenze troppo umane ma solo, integrali, le manifestazioni dell’amore, dell’odio, della violenza, della morte; vorrei essere chiaro fino in fondo e per farlo vorrei nascondere il soggetto, escludere ogni possibile interprete, o personaggio, eliminarlo alla vista per far apparire, con un lenzuolo che copre un corpo con due buchi per gli occhi: un fantasma. Un’attrazione sconvolgente nella cancellazione di identità, di soggetto, nella sua massima espressione di figura; è come separare i corpi dalle anime, tutto diventa essenziale, elementare, imbarazzante da trattare, una figura incredibile, da serie B.
E quella che vorrei è una lirica leggera. Da idioti.
(Kinkaleri)
Kinkaleri nasce nel 1995 come raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo. La natura dinamica del gruppo, oggi basato a Prato, ha permesso di consolidare una ricerca creativa personale, con importanti riconoscimenti in Italia e all’estero. L’area produttiva di Kinkaleri si sviluppa attraverso itinerari diversificati: spettacoli, performance, installazioni, produzioni video, sonorizzazioni, allestimenti, pubblicazioni. Tra le produzioni più importanti: Doom, 1.9cc GLX, My love for you will never die. Ricordiamo inoltre il progetto
http://www.kinkaleri.it
mercoledi 10 dicembre h 21.00
Teatro Comunale di Ferrara
Corso Martiri della Libertà 5 Ferrara