Le fotografie esposte in mostra, in tutto una ottantina circa accompagnate da testi redatti direttamente dall'autore, risalgono agli anni tra il 1962 e il 1966 quando il fotografo, divenuto nel frattempo giornalista Rai, si trovava a Mosca come corrispondente per il telegiornale diretto da Enzo Biagi. Si era nell'era kruscioviana-brezhneviana e in clima di piena guerra fredda.
Diario moscovita 1962-1966
Le fotografie esposte in mostra, in tutto una ottantina circa
accompagnate da testi redatti direttamente dall'autore, risalgono agli
anni tra il 1962 e il 1966 quando il fotografo, divenuto nel frattempo
giornalista Rai, si trovava a Mosca come corrispondente per il
telegiornale diretto da Enzo Biagi. Si era nell'era
kruscioviana-brezhneviana e in clima di piena guerra fredda. Di quel
periodo e di quel clima le fotografie di Branzi, realizzate in un ambito
di interessi personali e privati, ci presentano i protagonisti e gli
avvenimenti, ma soprattutto la gente in una sorta di progressiva
scoperta di quell'universo multiforme e segreto che era la Russia alle
prese con la "destalinizzazione" in un processo che si sarebbe poi
rivelato gravido di conseguenze, all'interno e nei rapporti esterni.
Nato a Signa nel 1928, Pier Giorgio Branzi inizia a fotografare nel 1953
su suggerimento e sollecitazione di un altro fotografo fiorentino,
Vincenzo Balocchi, conosciuto nella libreria del padre di cui Balocchi
era appunto assiduo frequentatore. Suoi punti di riferimento: Tibet
segreto di Maraini, Les Européens di Cartier-Bresson, Viaggio in
Sicilia di Vittorini; ma anche Bourke-White, Adams, Evans. Entrato in
contatto con il gruppo veneziano della Bussola, Branzi passò
successivamente, spinto da Cavalli, a far parte del gruppo Misa con
Giacomelli, Camisa e Migliori. A partire dal 56 fu tra i collaboratori
più continui del Mondo di Pannunzio; mentre le sue fotografie venivano
pubblicate sulle principale testate specializzate che si pubblicavano in
Italia. Dai suoi viaggi, in Italia e all'estero, trasse preferibilmente
i contenuti del suo fotografare. Passato alla Rai, allentò il suo
impegno di fotografo ripreso poi negli ultimi anni.
Inaugurazione Sabato 9 marzo ore 17.00
Orario: 10-13/ 15-17 chiuso il martedì
Ingresso libero
Ufficio stampa
Silvia Bacci
Assessorato Cultura e Spettacolo del Comune di Prato
Cassero Medievale
Tel 0574 616403