Un paesaggio di valori nascosti. L'artista nelle opere recenti si allontana dalla precedente maniera ''parigina'', caratterizzata da una pittura rarefatta, per accostarsi ad una matericita' di maggiore spessore, come e' evidente nella rappresentazione del paesaggio industriale e archeoindustriale o nelle vedute di Marghera.
a cura di Stefania Portinari
Sabato 3 gennaio 2009 alle ore 19 la Galleria Lo Magno arte contemporanea di Modica inaugura la mostra personale di Alessandro Finocchiaro (Catania, 1967), a cura di Stefania Portinari.
L'artista, di origine catanese ma veneto di adozione, nelle opere più recenti si allontana dalla precedente maniera ''parigina'', caratterizzata da una pittura rarefatta, dai colori decantati e flebili, per accostarsi ad una matericità di maggiore spessore, com'è evidente nella rappresentazione del paesaggio industriale e archeoindustriale o nelle vedute di Marghera.
''La pittura di Alessandro Finocchiaro - ha scritto Stefania Portinari nel catalogo della mostra - è rimeditazione del presente, del tutto contemporanea ma spesso abitata da assenza e silenzio, meditazione e tempo che scorre. Le composizioni di Finocchiaro, concepite come narrazioni di un paesaggio affascinante e alieno, iniziate dal cortocircuito visivo creatosi durante un passaggio in treno di quattro anni fa, diventano spazi abitati da ciminiere come cattedrali, senza l'intento della denuncia sociale ma come motivo di pittura in sé, scaturito dal fascino delle forme e dell'atmosfera straniante''.
''Ma - continua la curatrice - se nei dipinti realizzati in Veneto l'idea del Nord […] ha portato con sé anche i grigi, sintomi del paesaggio e di una condizione invernale in cui l'elemento solare viene in parte a mancare, essi ora abitano anche certe distese e ritratti d'agavi del sud, dove l'essenza mediterranea e panica si rapprende solo nel senso della sensazione trasmessa''.
Inaugurazione ore 19
Galleria Lo Magno
via Risorgimento, 91 - Modica (RG)
Orari: dal martedì alla domenica 10-13 e 16-20
Ingresso libero