Tobias Bernstrup
Jonas Dahlberg
Gunilla Klingberg
Jukka Korkeila
Torbjorn Rodland
Vibeke Tandberg
Caroline Corbetta
Sei artisti dai Paesi Nordici. Tobias Bernstrup, Jonas Dahlberg, Gunilla Klingberg, Jukka Korkeila, Torbjorn Rodland e Vibeke Tandberg. Una nuova generazione di artisti nordici scardina una volta per tutte il mito di un nord Europa in comunione con la natura e regolato da un sistema sociale iper-efficiente, evidenziandone tutte le affascinanti contraddizioni.
Sei artisti dai Paesi Nordici
a cura di Caroline Corbetta
Il 14 marzo 2002 sarà inaugurata alla galleria Giò Marconi una collettiva di giovani artisti provenienti dai Paesi Nordici: Tobias Bernstrup (Svezia), Jonas Dahlberg (Svezia), Gunilla Klingberg (Svezia), Jukka Korkeila (Finlandia), Torbjørn Rødland (Norvegia) e Vibeke Tandberg (Norvegia).
A metà degli anni '90, quando nella geografia dell'arte si andavano ridisegnando centri e periferie, lo sguardo di molti si è rivolto verso l'alto, alla cima del mondo. Ha così preso il via un fenomeno che ha visto gli artisti provenienti dai Paesi Nordici spopolare negli spazi espositivi di tutto il mondo, e che è stato suggestivamento definito "Nordic Miracle". Era il 1998. Sono passati quattro anni da quella consacrazione e l'interesse nei confronti degli artisti nordici è sempre forte. C' è ancora molto da scoprire.
Una fascinazione per il Nord che arriva da lontano, dal passato remoto. Fin dall'antichità l'uomo ha infatti proiettato sulle vaste e incontaminate terre Scandinave le proprie utopie. I nostri antenati addirittura le immaginavano abitate da una leggendaria popolazione che non conosceva stenti, malattie, né guerre: gli Iperborei. Ancora oggi, dopo che le esplorazioni geografiche hanno confutato la dimensione mitologica del tetto del mondo, vediamo ancora in esso il sogno di una società praticamente perfetta dove realtà e utopia, natura e cultura, ragione e creatività possono coesistere.
Ma una nuova generazione di artisti nordici scardina una volta per tutte il mito di un nord Europa in comunione con la natura e regolato da un sistema sociale iper-efficiente, evidenziandone tutte le affascinanti contraddizioni; a partire da un'identità culturale che noi stranieri percepiamo come scandinava, quindi specifica ed omogenea, e che invece si nutre di innumerevoli influssi locali e di crescenti problematiche globali.
I sei artisti in mostra alla Galleria Giò Marconi offrono sguardi differenti sulla società nordica dal suo interno - talvolta cinici, talvolta più condiscendenti ma sempre (auto)ironici- che fanno piazza pulita dei clichè appropriandosene e trasformandoli in nuove narrazioni (Torbjørn Rødland). Approcci all'arte fortemente emotivi che sondano le manifestazioni dell'alienazione, del grottesco e della deviazione che spesso emergono a sorpresa da un'apparenza di quotidiana normalità (Tobias Bernstrup, Jukka Korkeila, Vibeke Tandberg). Pratiche artistiche che mettono a nudo le contraddizioni e le paranoie di una società altrove indicata come esemplare (Jonas Dahlberg, Gunilla Klingberg).
Inaugurazione: giovedì 14 marzo 2002 dalle 19 alle 21
Orario di apertura:
da martedì a sabato 10-13 16-19,30
Ufficio stampa:
Cristina Pariset tel. +39/024812584 fax. +39/024812486
Image:
Dahlberg/Floor 4
JONAS DAHLBERG
from the film "Untitled (Vertical Sliding)"
Floor no. 4
c-print
cm 90x67,5
Galleria Giò Marconi
Via Tadino 15
20124 Milano
tel. +39/0229404373
fax. +39/0229405573