Anteo Spazio Cinema
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Conversazioni in pubblico
dal 13/3/2002 al 2/5/2002
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Anteo SpazioCinema




 
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13/3/2002

Conversazioni in pubblico

Anteo Spazio Cinema, Milano

Attorno a otto film recenti di rilievo sia estetico che umano e civile, e ogni volta con la guida e i suggerimenti di un testimone autorevole del nostro tempo, Conversazioni in pubblico si propone di ritrovare e riproporre la dimensione civile e appunto pubblica dello spettacolo cinematografico, insieme con il piacere di trasformarlo in discorso.


comunicato stampa

Otto voci per otto film

in collaborazione con
Dipartimento di Studi Sociali e Politici dell'Università di Milano
Comune di Milano, Cultura e Musei-Settore Spettacolo
Agis lombarda

Forma d’arte alta e popolare insieme, il cinema è il grande "racconto della democrazia" che il ventunesimo secolo eredita dal ventesimo. In esso sono contenute le parole, le immagini, le idee, i sentimenti, le illusioni, le speranze che esprimono e partecipano a produrre la nostra coscienza diffusa. Alla sua vitalità e ricchezza, dunque, sono da sempre connaturate e necessarie la pluralità delle suggestioni e il confronto aperto delle opinioni. Attorno a otto film recenti di rilievo sia estetico che umano e civile, e ogni volta con la guida e i suggerimenti di un testimone autorevole del nostro tempo, Conversazioni in pubblico si propone di ritrovare e riproporre la dimensione civile e appunto pubblica dello spettacolo cinematografico, insieme con il piacere di trasformarlo in discorso condiviso.


Programma completo

Giovedì 14 marzo ore 15 - 17.45 - 20.15
Decalogo 5 e 6 Polonia, 1988, 115'.
Regia di Krzysztof Kieslowski
Con Miroslav Baka, Krzysztof Globisz, Jan Tesarz
Tragedia dell'inquietudine e della casualità, questa riduzione del "Breve film sull'uccidere", mostra con agghiacciante obiettività come la condanna a morte di un brutale assassino, vista fin nei minimi dettagli, non sia meno terribile e disumana dell'atto stesso che l'ha generata. Kieslowski ci mostra la fatica fisica del morire e ci fa partecipi dello struggente desiderio di aggrapparsi alla vita di ogni essere umano, pur se cinico omicida.

conversazione con Armando Torno
Editorialista del Corriere della Sera. Tra i suoi libri, Pro e contro Dio (Milano, Mondadori, 1993) e Senza Dio? (Milano, Mondadori, 1995).

Lunedì 18 marzo ore 15 - 18 - 20.15
Moloch Russia, Germania e Italia, 1999, 103'
Regia di Alexander Sokurov
Con Elena Rufanova, Leonid Mozgovoy, Leonid Sokol
Primavera del 1942. Un giornata-tipo di Adolf Hitler, nel suo rifugio di Berchtesgaden (Alpi bavaresi), circondato dai più stretti collaboratori: Goebbels (ministro della propaganda) con la moglie Magda, Boorman (braccio destro del dittatore) e naturalmente Eva Braun. Emozioni "intrappolate" nella nebbia, paesaggi densi, splendidamente tristi, che rispecchiano ansie e paure, e che mettono in risalto le miserie psicologiche del "capo totalitario".

conversazione con Piero Ignazi
Scienziato della politica. Insegna nell'Università di Bologna. Tra i suoi libri, L'estrema destra in Europa (Bologna, il Mulino, 2000) e Il potere dei partiti (Roma e Bari, Laterza, 2002).

Lunedì 25 marzo ore 15 - 17.45 - 20.15
Pleasantville Usa, 1998, 124'.
Regia di Gary Ross
Con Tobey Maguire, Jeff Daniels, Joan Allen
Per un magico incidente due adolescenti dei giorni nostri vengono "risucchiati" dallo schermo televisivo dentro una "soap-opera" degli anni Cinquanta intitolata Pleasantville (dal nome della cittadina di provincia in cui è ambientata). Un mondo in bianco e nero in cui le persone vivono una dimensione surreale, quasi paradisiaca. A Pleasantville, infatti, non piove mai, la temperatura è costantemente di 25 gradi, tutti si sorridono a vicenda e non esistono conflitti. I due "intrusi" decidono di mantenere l'anonimato e cominciano a diffondere in quell'universo apparentemente ideale le ansie e le incertezze del nostro tempo ma anche la passione, la curiosità e un nuovo concetto di sessualità che contribuiscono a colorare quel monotono paesaggio.

conversazione con Annamaria Testa
Si occupa di pubblicità e di comunicazione. Il suo libro più recente è Farsi Capire (Milano, Rizzoli, 2000).

Giovedì 4 aprile ore 15 - 17.45 - 20.15
L'uomo che non c'era Usa, 2001, 116'.
Regia di J. ed E. Coen
Con Billy Bob Thorton, Frances McDormand, James Gandolfini
Stati Uniti. 1949. Ed Crane vive in una tranquilla cittadina della provincia californiana e fa il parrucchiere per uomo. Sua moglie lo tradisce, ma lui non dice nulla. Sembra che nulla lo tocchi. Il suo volto immobile, la sua espressione assente lo fanno ap-parire quasi un'ombra. Un giorno, Ed incontra un viscido imprenditore che gli propone un affare nel campo del lavaggio a secco. Occorrono, però, 10.000 dollari per avviare il progetto. Ed in un primo momento tentenna, ma alla fine, spinto dal desiderio di dare una scossa alla sua vita, accetta, riu-scendo poi ad estorcere ad un suo amico il denaro necessario. Questo episodio segnerà per Ed una lenta, inesorabile fine.

conversazione con Giulio Giorello
Filosofo della scienza. Insegna nell'Università di Milano. Tra i suoi libri più recenti, Lo specchio del reame. Riflessioni su potere e comunicazione (con Roberto Esposito e Carlo Sini, Ravenna, Angelo Longo, 1997) e La filosofia della scienza (con Donald Gillies, Bari e Roma, Laterza, 1998).

Lunedì 8 aprile ore 15 - 17.45 - 20.15
Il gusto degli altri Francia, 1999, 112'.
Regia di Angès Jaoui
Con Jean-Pierre Bacri, Anne Alvaro, Alain Chabat
Che cosa è il gusto degli altri? Qualcosa, appunto, diverso dal nostro, di gusto. E questa diversità, se frequentata, può essere causa di arricchimento, di scoperta di un mondo di cui non sapevamo, di amore verso chi ci sembrava improbabile e quasi "alieno". Su questo tema profondo Agnes Jaoui, con leggerezza e ironia di tocco, ma con grande rispetto e calore per l'umanità dei suoi personaggi, ci racconta il quotidiano di un gruppo di "piccole persone" che nel confronto con le diversità altrui crescono, maturano, si deludono anche, ma cambiano comunque la loro personale visione della vita.

conversazione con Ferdinando Bruni
Attore, regista e scenografo. Direttore artistico di Teatridithalia (Elfo e Porta Romana associati).

Giovedì 18 aprile ore 15 18 20.15
La cena dei cretini Francia, 1998, 80'.
Regia di Francis Veber
Con Thierry Lhermitte, Jacques Villeret, Francis Huster
Ogni mercoledì Pierre Brochant, affermato editore, partecipa con gli amici ad una cena un po' "particolare". Ciascun invitato deve portarvi un conoscente che si distingua per la sua accentuata "idiozia". Casualmente Brochant conosce François Pignon, impiegato del Ministero delle Finanze con l'hobby delle costruzioni coi fiammiferi, e lo invita immediatamente al grottesco convivio, ovviamente lasciandolo all'oscuro della faccenda. Ma un fastidioso ed improvviso mal di schiena costringe il cinico editore a rinunciare all'impegno. Nel tentativo di aiutare l'uomo, Pignon innesca, involontariamente, una serie di situazioni tragicomiche che porteranno al ribaltamento finale dei ruoli.

conversazione con Flavio Baroncelli
Filosofo morale, insegna nell'Università di Genova. Il suo libro più recente è Il razzismo è una gaffe, Roma, Donzelli, 1996.

Lunedì 22 aprile ore 15 - 18 - 20.15
Gostanza da Libbiano Italia, 2000, 92'
Regia di Paolo Benvenuti
Con Lucia Poli, Valentino Davanzati, Renzo Cerrato
Ispirandosi agli atti di un processo di stregoneria della Santa Inquisizione, avvenuto a San Miniato nel 1594, Paolo Benvenuti, con stile scarno e rigoroso, mette in scena la dignità, l'intelligenza e la forza eversiva di una donna che, pur umanissima nella paura della sofferenza per le torture fisiche e psicologiche a cui è sottoposta, combatte, con la forza della ragione e del buon senso, la crudeltà e l'ottusità bigotta.

conversazione con Lucia Poli
Attrice, regista e organizzatrice. Collabora assiduamente con Stefano Benni e Ugo Chiti. È protagonista di un teatro intelligente e raffinato.

Giovedì 2 maggio ore 15 - 17.30 - 20.15
La pianista Austria e Francia, 2001, 130'
Regia di Michael Haneke
Con Isabelle Huppert, Benoit Magimel, Annie Girardot
È la storia del rapporto ossessivo e castrante tra una madre-vampiro e una figlia mai cresciuta e mai liberata, che nasconde la sua sofferenza e l'impotenza ad amare e a provare emozioni nella fredda e lenta distruzione di sé e degli altri. Il gelo che Erika emana è pari alla potenza delle perversioni che si infligge, l'incapacità di comunicare la rende mostruosa e commovente al tempo stesso. Solo la Huppert poteva reggere all'ambiguità e al caos del personaggio, E ci riesce nel più agghiacciante dei modi.

conversazione con Franco De Masi
Psicoanalista e membro associato della Società Psicoanalitica Italiana. Il suo ultimo libro è La perversione sadomasochistica (Torino, Bollati Boringhieri, 1999).

Nell'immagine: copertina di Decalogo 5 e 6 Polonia, 1988, 115'. Regia di Krzysztof Kieslowski

A tutti gli spettatori sarà distribuito un dossier informativo sul film e sulle tematiche in esso implicate, predisposto dal Dipartimento di Studi Sociali e Politici. Alla proiezione delle ore 20.15 seguirà un incontro con testimoni del nostro tempo.

Per informazioni Agis lombarda tel. 02 67 39 78 24
Comune di Milano, Cultura e Musei, Settore Spettacolo, Ufficio Cinema, tel. 02 72 00 22 65

Milano, 14 marzo - 2 maggio 2002

Anteo spazioCinema Sala Duecento
Via Milazzo, 9 - tel. 02 6597732
Orari di proiezione Spettacoli pomeridiani (E 3,50), ore 20.15 (E 5,00)
Prenotazione e prevendita dei biglietti, E 0,50

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