00.00.02. La Fondazione March presenta la selezione del concorso, che si propone di indagare in che direzione si sta muovendo la ricerca artistica legata alla giovane videoarte attraverso lavori che ricercano nuove modalita' di sperimentazione.
Il concorso, iniziato lo scorso anno, si propone di indagare in che direzione si sta muovendo la ricerca artistica legata alla giovane videoarte attraverso quei lavori che ricercano nuove modalità di sperimentazione, in un’epoca in cui il mezzo video sembra essersi incapsulato in delle forme consolidate ed istituzionalizzate.
La Fondazione prosegue questo percorso di ricerca divenendo piattaforma di discussione e riflessione attraverso suggestioni derivanti sia dalle opere dei giovani video artisti che dalla critica proveniente dai campi più disparati.
Quello che accomuna i lavori selezionati è la loro capacità di dare voce ad un percorso di ricerca e di sperimentazione, utilizzando il
mezzo video come un linguaggio avente caratteristiche proprie. Vi proponiamo la seguente selezione in quanto ci sembra che ogni lavoro
affronti indirettamente la domanda “Dove sta andando il video?”, non tanto perchè stabilisce un orientamento definito, quanto perchè ne indaga delle possibili direzioni.
Video in mostra:
The ManosBuckius Cooperative
- 101 ways to humanize technology
USA, 2007 - 3’11”
- The MBC @ the office
USA, 2008 - 3’07”
Le ManosBuckius Cooperative lavorano come gruppo interagendo fisicamente con i dispositivi tecnologici; questi vengono utilizzati in maniera performativa rendendo non convenzionali ed improduttive le loro azioni. Viene proposta una reinterpretazione giocosa e assurda della tecnologia che quotidianamente utilizziamo, mettendo in questione sia il ruolo della funzione che quello della produzione.
Pietro Mele
Ottana
Italia, 2008 - 11’46’’
Ci troviamo immersi in un paesaggio incontaminato in cui vediamo sfilare degli uomini a cavallo che si dirigono verso l’orizzonte. Lo scorrere del video così come il fluire del tempo storico ci conducono verso l’attualità di Ottana, città sarda situata in pieno deserto della Barbagia.
Alessandro Laita
Senza titolo (carta e penna)
Italia 2007 – loop
Il lavoro, inizialmente pensato come video-installazione, tenta di eliminare il flusso narrativo dell’azione attraverso una tecnica basilare del montaggio; la mano compie un semplice gesto che dovrebbe concludersi ma il tempo sembra dilatarsi all’infinito.
Dani Marti
David
Scozia, 2007 - 8’29”
Il ritratto cerca di entrare in sintonia con i diversi stati emotivi di David, ragazzo senzatetto che in una fredda sera d’inverno sosta in una delle più grandi aree commerciali di Glasgow.
Daniel Rodrigo
Fashion Death
Spagna, 2007 - 4’53”
Un parallelo tra la Morte e il consumismo che si esprime attraverso la tecnica del videoclip e ne utilizza le stesse strategie di comunicazione. Il linguaggio crudo e veloce ci riporta ad una critica verso una società che sta fagocitando se stessa.
Ran Huang
Turn Over
UK 2007 - 7’48”
Attraverso lo scenario assurdo di una finta partita di basket, il video provoca dei momenti di potenziale sospetto quando si guarda la realtà con una certa distanza.
L’irrazionalità con cui viene portato avanti il gioco e l’autoreferenzialità della storia eliminano quei riferimenti obbligati alla realtà creandone altri che ne diventano allegoria e che sono lo specchio delle intenzioni che stanno alla base del lavoro.
Tina Willgren
Wood Report
Svezia, 2006 - 1’57”
Un video che prende ispirazione dalle news televisive e dalle sue tecniche di rappresentazione che tendono a drammatizzare eventi più o meno significativi; i movimenti di camera, la grafica e i jingle vengono utilizzati per mettere in evidenza un contenuto che spesso non ha nessun tipo di valore reale.
Stephana Schmidt
Paris - taken from the surface
Francia/Germania 2008 - 12’30”
Il percorso in slow motion e il rumore di un trapano fanno da sottofondo ad una visione meditativa di Parigi. Le solide architetture appaiono come evanescenti e il tempo e la materia si mescolano.
Anna Gonzales Suero
Heidi
Germania, 2008 - 4’40”
Pascale Kiliman-Braun veste i panni di alcuni personaggi facenti parte di un certo tipo di rappresentazione filmica, per indagare il modo in cui l’industria cinematografica ha ritratto in maniera stereotipata la disabilità fisica.
Mihai Grecu
Coagulate
Francia, 2008 - 6’
Una strana e inusuale storia che utilizza l’elemento dell’acqua come protagonista principale, per arrivare al concetto paradossale di scultura liquida. In quest’universo in mutazione differenti forme di materia si comportano in modo da distorcere la nostra percezione.
Gerard Freixes Ribera
Alone
Spagna, 2008 - 3’06”
I protagonisti del cinema mainstream mostrano solitamente attitudini individualiste. Il video porta al suo eccesso questa forma di rappresentazione creando il luogo surreale a cui si giunge con un determinato tipo di propensione.
Liana Zanfrisco
Maison Blavier
Germania 2003 - 123’
Maison Blavier riprende in maniera metodica e quasi ossessiva la casa dello scrittore patafisico belga Andrè Blavier e di sua moglie, la collagista Odette Blavier. Dopo la morte di Andrè, Odette richiede all’artista di filmare la loro casa per conservarne, attraverso le immagini, il carattere e la struttura.
Martedì 20 gennaio – ore 21
Fronte del Porto Filmclub
via S. Maria Assunta 21 - Padova