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13/3/2002

Filippo Borella

Dinamo Arte, Milano

giovedì 14 marzo live performance ore 21.00 di
FILIPPO BORELLA
STEFANIA GRAZIOLI
GIANLORENZO BRAMBILLA (voce fuori campo)
FILIPPO TOPPI (testo e arrangiamento musicale)

Inaugurazione con buffet d'occasione mercoledi 13 marzo ore 21.00
la mostra si chiuderà mecoledi 27 marzo
da martedi a domenica dalle ore 18.00 alle 02.00

FILIPPO BORELLA
La ricerca di Borella si innesta tra la scultura e il design. Cerniere, cursori che aprono e chiudono spazi, che allontanano ed avvicinano confini.

DYNAMO 13-27 MARZO 2002

L'oggetto ideale per schiudere gli spazi, limitati dalle forme e non castigati nell'immaginario.

Forte come la voglia di osare, liberante la fantasia del fruitore che può interagire aprendo e chiudendo, disegnando la propria voglia di non limitarsi e di oltrepassare il limite.

Accattivante l'effetto ludico del provare a vivere l'opera non solo da spettatore ma accettando la competizione entrandoci dentro o uscendone fuori, facendosela propria senza essere rimasti con la voglia di non aver provato.

Plasma la luce che la attraversa e non la subisce.
Filtra la luce con la sua trama e ridisegna l'opera che si rinnova continuamente rendendola viva.
Difficile non ricordarsela.
Semplice, geometrica, modulare, statica e dinamica al tempo stesso, impeccabile, rigorosa e a volte impenetrabile.

Spesso usata dall'uomo solo per situazioni funzionali a chi la indossa senza rendersene conto.
Proprio per la curiosità e la seduzione che induce l'artista ha deciso di farne il proprio strumento di comunicazione:la chiusura lampo.

La cerniera diventa dunque oggetto e soggetto di una maturazione artistica che ha visto l'artista realizzare le opere passando da svariate ricerche di materiali, analizzando con originale interesse superficie e profondità che la cerniera permette.
La cerniera è diventata dunque la soluzione come oggetto della produzione artistica attuale.
Vedremo quindi gli sviluppi della ricerca che l'artista intende continuare a perseguire e che promette essere ricchi di novità.
Augusto Ottolina

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