Una rassegna di edifici realizzati negli ultimi anni dove fil rouge e' un'apparente semplicita'. Parallelamente alla mostra, 2 progetti dedicati a 2 artisti altoatesini. Il lavoro di Ulrich Egger, scultore e fotografo, analizza l'idea di un mondo in continuo cambiamento, in cui la natura e' quasi scomparsa e l'attivita' dell'uomo consiste nel distruggere e ricostruire all'infinito. La mostra di Eduard Habicher invece sara' inaugurata a marzo.
Architettura Contemporanea in Finlandia
a cura di Arianna Callocchia
L’architettura contemporanea Finlandese come stimolo per il nostro contesto alpino.
Un’architettura semplice e funzionale, attenta innanzitutto alle esigenze quotidiane dell’uomo e finalizzata a contribuire a un migliore standard di vita. È questa la tendenza dei nuovi architetti finlandesi che apportano al concetto di “architettura moderna” un innovativo criterio: la centralità dell’uomo prima della spettacolarità e dell’esasperazione progettuale. A questa nuova generazione di architetti è dedicata la mostra Architettura Contemporanea in Finlandia che propone una interessante rassegna di edifici realizzati negli ultimi anni. Il fil rouge è l’apparente facilità e semplicità che contraddistingue queste costruzioni dalle quali scaturisce un energico colpo di spugna ai concetti di noia, ripetitività e piattezza. Osservando attentamente le soluzioni progettuali esposte, si scoprirà che i risultati raggiunti da questi progettisti non sono frutto di una “stagnazione delle idee” quanto di un grande coraggio e di ampie vedute.
Le forzature del “modernismo” lasciano il posto a un approccio meno eclatante ma di maggior sostanza e attenzione all’uomo, dove a prevalere non è la spettacolarità delle forme, le realizzazioni ardite ma la funzionalità e la vivibilità. Gli edifici non si impongono solo per il loro carattere estetico ma per le risposte che sono capaci di fornire all’uomo, il vero protagonista di questa nuova architettura. Un esplicito riconoscimento, giunto dopo tante audaci sperimentazioni, alla centralità dell’essere umano, ai suoi ritmi, al suo desiderio di vivere in ambienti confacenti ai sui bisogni e pretese. L’utilizzo di materiali naturali come legno e vetro sono il suggello a questa nuova visione di un’architettura al servizio dell’uomo e non viceversa, dove ambienti luminosi e spaziosi accolgono il nuovo protagonista dell’architettura finlandese.
Con una normalità capace di presentarsi come emblema di una innovativa e funzionale architettura, con buona pace di chi ama gli eccessi. Questo nuovo approccio riesce così a coniugare le ataviche esigenze dell’uomo con l’avanguardia di soluzioni progettuali che soddisfano i principali soggetti del processo costruttivo: gli architetti, i proprietari, i cittadini come fruitori di quegli spazi ma anche come “spettatori” del contesto urbano.
Una mostra di : ATL – Association of Finnish Achitect’s Offices
Patrocinio: Ambasciata di Finlandia in Italia
Grafica e allestimento: Architetto Heikki Pälviä, Workshop Pälviä Ltd
La mostra si divide in 5 sezioni.
Verranno presentati i seguenti progetti:
Edifici pubblici
Pannello 1, Turku Library / JKMM Architcts
Pannello 2, Kotka Maritime Museum / Lahdelma & Mahlamäki
Pannello 3, Tapiola Swimming Hall extension / NRT Architects
Edifici per l’educazione
Pannello 4, The University of Helsinki City Campus library / Anttinen Oiva Architects
Pannello 5, Sipoo ENTER / K2S Architects
Pannello 6, Finno school and day care centre / Architectural Office Kouvo & Partanen
Edifici per scopi osciali
Pannello 7, SOS Childrens Village in Kaarina / Architectural office Ark’Aboa Co.Ltd.
Pannello 8, Tuomarila Day-care Center / Auer & Sandås architects
Pannello 9, Welfare Centre Onni • Pukkila, 2007 / L&M Sievänen Architects Ltd.
Edifici commerciali
Pannello 10, Metla, Finnish Forest Research Institute • Joensuu, 2005 / Sarc Architects Ltd.
Pannello 11, The Keva Building • Helsinki, 2005 / Paavilainen Architects Ltd.
Abitazioni e ville
Pannello 12, Studio Apartmments Floorantie, Helsinki / Konkret Architects
Pannello 13, Villa Nuotta, Kerimäki 2007 / Tuomo Siitonen Architects
Pannello 14, Villa CIPEA in Nanjing, China, 2009 / Sanaksenaho Architects Ltd.
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Due artisti altoatesini, Ulrich Egger prima e successivamente Eduard Habicher - presentano nel secondo e nel terzo piano di Merano arte, parallelamente alla mostra di architettura grandi sculture ed installazioni create ad hoc.
Le loro opere ruotano attorno al tema architettura, fotografie e scultore comunicano tra di loro sullo sfondo degli spazi espositivi di Merano arte
Ulrich Egger - Housing
A cura di Valerio Deho'
Il lavoro di Ulrich Egger, scultore e fotografo, analizza e rappresenta l’idea di un mondo in continuo cambiamento, un mondo in cui la natura è quasi scomparsa e l’attività dell’uomo consiste nel distruggere e ricostruire all’infinito. In questo processo l’arte assume anche una funzione di memoria, diventa una specie d’ archivio socio-antropologico che riesce a recuperare le tracce di vita sopravvissute nei luoghi di transito e cambiamento come le aree industriali e periferiche delle città. Egger compie delle lunge ricerche fotografiche, seleziona i materiali e interviene sulle immagini prescelte con l’inserimento di veri e propri materiali edili, creando un effetto di realtà molto forte ed efficace.
La sua indagine artistica lavora sulle trasformazioni del mondo contemporaneo e sul mondo industriale e quindi attorno all’hardware del pianeta, è qualcosa che possediamo con gli occhi attraverso i media, tutti i giorni. Ferro e cemento sono lo scheletro della civiltà che avanza tra mille paure e incertezze. Si capisce che tra verità (fotografica) e artificio (l’oggetto che si sporge verso lo spazio), nasce una terza dimensione che prima non c’era. Si crea l’illusione che la realtà possa uscire dalla rappresentazione, diventando la metafora di una contemporaneità afflitta dal problema di non riconoscere più la differenza tra reale e/o artificiale. E’ compito dell’arte e degli artisti di creare una dimensione inedita e positiva.
Catologo: Ulrich Egger, Skarabaeus Verlag Innsbruck
Eduard Habicher - DRAWING SPACE
a cura di Valerio Dehò (07.03. - 13.04.2009)
Parallelamente alla mostra Architettura contemporanea in Finlandia, Merano arte presenta due progetti espositivi dedicati a due artisti altoatesini Ulrich Egger e Eduard Habicher (07.03. - 13.04.). Le loro opere si muovo tra scultura, fotografia e architettura, alcuni di quelli presentati sono stati realizzati per Merano arte. L'opera di Habicher parte e muove dal metallo, dalla materia greve, che sa contrapporsi alla spazialità e rendersi plasmabile. L'artista crea un linguaggio proprio, ben distinto che ha nell'essenzialità del rapporto con il materiale basico la sua forza ed il suo tratto distintivo.
Habicher interpreta attraverso una propria visione l'identità scultorea, rinunciando alla massa e ai volumi articolati a favore di una leggerezza tanto strutturale quanto estetica. Una sorta dunque di linguaggio primitivo, composto di segni in cui la materia torcendosi si piega alle intenzioni dell'artista dando forma a figure astratte che si muovono nello spazio quasi fossero proiezioni mentali.
La mostra di Eduard Habicher sara' inaugurata il 7 marzo 2009
Immagine: Ulrich Egger, housing 2008, stampa fotografica su dibond e acciaio, 200 x 600 cm
Opening venerdi 30 gennaio 2009 ore 19
kunst Meran/o arte
im haus der Sparkasse Lauben 163 / Portici Meran
mart-dom 10-18
ingresso libero