Antonio Panino, Massimo Viretti, Rosa Bosco. Il titolo dell'esposizine richiama all'affinita' del complesso dei loro lavori. Nella mostra presentano opere di pittura, tecnica mista, fotografia digitale, libri d'artista.
ANTONIO PANINO
Vive a Piscina di Pinerolo (Torino)
Forme geometriche gestuali, uno spazio precostituito, come una gabbia, contengono segni istintivi e zone chiare di pittura, quasi monocrome ma estremamente vitali.
Dice l’artista: “nel segno e nella pittura cerco di esprimere con immediatezza e sintesi l’idea che mi urge. Sento la realtà spaventosamente cruenta: la soffro l’accetto, la amo. E come un sismografo sensibilissimo ributto tutto sulla carta o sulla tela in forma pittorica”.
La stessa ricerca stilistica è ben rappresentata anche in un grande libro d’artista presente nella mostra, che evidenza la sua predilezione per il supporto cartaceo.
MASSIMO VIRETTI
Vive a Giaveno, Borgata Baronera (Torino)
I suoi lavori sono caratterizzati da un ricorso cospicuo all’apporto materico per completarne la struttura pittorica. Opere di intensità chiaroscurale con ampi ricorsi al nero che gioca sulle luci e i riflessi, i materiali e i pigmenti, con improvvisi sprazzi di colore e di luce.
Il tondo, il quadrato, le grandi e piccole dimensioni. Oli, smalti, bitume, legnetti, carte di ogni tipo: tecniche miste che comprendono tutti questi elementi collocati in modo informale se pur mentalmente strutturato.
Sia nei dipinti che nelle grafiche si riscontra un’intensa potenza espressiva e piccole zone di luce sapientemente inserite, capaci di indirizzare e costruire.
Per l’artista l’informale è avventura, libertà, anarchia.
“Sisma, crollo , caduta. La mia ricerca è stata testimonianza di una moralità dell’uomo e dell’artista di fronte al non senso più intimo e segreto dell’esistenza. Appartengo con tutta evidenza all’area dell’informale che ho mantenuto viva oltre i limiti cronistici”.
ROSA BOSCO
Vive a Torino
Usa la macchina fotografica come strumento per dipingere, nell’intento e nel modo, mettendo in evidenza situazioni reali che sconfinano dalla sola percezione visiva. L’immagine fotografica, presentata sotto forma di carte di grandi dimensioni e con l’inserimento di filamenti e linee rosse, restituisce la pittura che incorpora e ne evidenzia contrasti e simbologie.
Tecniche miste, una forma personalizzata di collage, sono invece presentate in una serie di piccole opere che riflettono una ricerca di reinterpretazione di immagini estrapolando dalle situazioni realistiche una personale visione delle strutture estetiche in queste contenute.
Inaugurazione Venerdì 6 febbraio 2009 ore 18
Galleria Civica Palazzo Opesso
via San Giorgio, 3 - Chieri (TO)
Orari: feriale 16/19, sabato e festivi 10,30/12,30 e 16/19
Ingresso libero