Marco Tirelli
Giacinto Cerone
Andrea Aquilanti
David Tremlett
Gianni Dessì
Alfredo Pirri
Jannis Kounellis
Giuseppe Penone
Silvia Bordini
Daniela Lancioni
Claudio Zambianchi
Nell'opera si articolano, in maniera complessa, molti dei principali temi su cui si fonda il lavoro di Penone, l'idea di epidermide come confine del proprio corpo e identita', l'impronta come relazione tra l'individuo e il mondo esterno, la coincidenza tra uomo e natura, l'esperienza, la storia, il mito. L'iniziativa rappresenta la terza edizione del progetto Tor bella in opera a cura di Daniela Lancioni, avviato nello Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca con la realizzazione di una grande scultura di Giacinto Cerone nel 1999, proseguito lo scorso anno con i wall drawing di David Tremlett.
Comune di Roma
Associazione Culturale Beat 72
Assessorato alle Politiche Culturali
Sovraintendenza ai Beni Culturali
Con il Patrocinio della Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza
In collaborazione con Palazzo delle Esposizioni, Roma Incontri Internazionali d'Arte
Giuseppe Penone
Spoglia d'oro su spine d'acacia
Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca
Inaugurazione domenica 17 marzo ore 12
Giuseppe Penone lo scorso ottobre ha iniziato il lavoro che verrà presentato
al pubblico il 17 marzo 2002 alle ore 12 nello Spazio per l'arte
contemporanea Tor Bella Monaca dove rimarrà visibile per oltre cinque mesi.
L'iniziativa rappresenta la terza edizione del progetto Tor bella in opera a
cura di Daniela Lancioni, avviato nello Spazio per l'arte contemporanea Tor
Bella Monaca con la realizzazione di una grande scultura di Giacinto Cerone
nel 1999, proseguito lo scorso anno con i wall drawing di David Tremlett.
Lo Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca rientra nei progetti
dell'Assessorato alle Politiche Culturali e della Sovraintendenza ai Beni
Culturali del Comune di Roma ed è curato dall'Associazione Culturale Beat 72. Per questa edizione si avvale del Patrocinio della Facoltà di Scienze
Umanistiche dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e della
collaborazione del Palazzo delle Esposizioni e dell'Associazione Culturale
Incontri Internazionali d¹Arte. La sua attività è improntata dal desiderio
di coinvolgere in vari modi quanti più individui possibile intorno agli
artisti e alle loro opere, privilegiando rapporti diretti e personali, con
l'intento di dimostrare e potenziare il valore d'uso dell'arte
contemporanea.
Giuseppe Penone (nato a Garessio, presso Cuneo nel 1947 e ivi residente,
docente presso l'École des Beaux Arts di Parigi) ha messo a punto il lavoro
con la collaborazione di un gruppo di studenti universitari, allievi di
Silvia Bordini e di Claudio Zambianchi: Paola Capata, Bernardo Di Battista,
Mario Finazzi, Germana Lazzari, Lia Pagliarani, Annalisa Retico, Roberta
Serpolli, Fabiana Solidani, Valentina Tanni, Emanuela Termine.
Nello spazio espositivo a pianta approssimativamente rettangolare, l'artista
ha scelto di collocare l'opera sulla parete più lunga di fronte
all'ingresso. Il lavoro, del tutto indipendente dalle caratteristiche
architettoniche dell'ambiente, è stato realizzato con materiali diversi
tratti dal mondo animale, vegetale e minerale. Trenta tele, ciascuna di cm
100x120, sono accostate sulla parete in modo da occupare un'area di 36 mq
distribuita in un rettangolo alto 3 m e lungo 12. Su ciascuna tela l'artista
ha tracciato un disegno che è stato successivamente velato dalla seta e sul
quale infine sono state incollate le spine di acacia. Da lontano si
percepisce l'immagine di una bocca e come se emanasse dalle labbra dischiuse
o da esse trattenute, si vede brillare una lamina d'oro (una lastra di rame
dorata che reca l¹impronta della pelle dell'artista).
Nell'opera si articolano, in maniera complessa, molti dei principali temi su cui si fonda
il lavoro di Penone, l'idea di epidermide come confine del proprio corpo e
identità , l'impronta come relazione tra l'individuo e il mondo esterno, la
coincidenza tra uomo e natura, l'esperienza, la storia, il mito.
L'artista, tra i protagonisti del movimento critico dell'Arte Povera
delineato da Germano Celant, ha presentato il suo lavoro in occasione di
importanti mostre e rassegne in Italia e all'estero. Sue opere sono attualmente in mostra nella rassegna itinerante dedicata all'Arte Povera (Tate Modern, Londra; Walker Art Center,
Minneapolis, The Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Hirshhorn Museum
and Sculpture Garden, Washington). A Roma Penone ha esposto soprattutto nel
corso degli anni settanta (Galleria Gian Enzo Sperone, Incontri
Internazionali d¹Arte, nella nota rassegna "Vitalità del negativo nell'arte
italiana 1960/70" al Palazzo delle Esposizioni), mentre recentemente ha
partecipato a una mostra collettiva presso l'Istituto di cultura austriaco.
L'intervento a Tor Bella Monaca comporta la realizzazione di un lavoro, non
precisamente una mostra, una sorta di monumento d'arte contemporanea.
Il lavoro è accompagnato dalla pubblicazione di un libro con testi di Silvia
Bordini, Daniela Lancioni, Claudio Zambianchi, con un'intervista a Penone a
cura degli studenti universitari e una nota della cooperativa Informadarte.
Le foto sono di Claudio Abate e il progetto grafico di Riccardo Gemma.
All'opera è stato dedicato un video con la regia di Maria Grazia Pontormo e
Federico Vuerich con la consulenza di Mario Sasso.
Come nelle precedenti edizioni del progetto Tor bella in opera, sono stati
avviati i laboratori a cura della cooperativa Informadarte, per le scuole
elementari, medie inferiori e medie superiori di Tor Bella Monaca e delle
aree urbane adiacenti.
Da aprile 2002 nello Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca,
riprenderà il ciclo di incontri con gli artisti intitolato Racconti.
Dieci artisti raccontano i loro segni sul muro che tra febbraio e giugno 2001 ha
già visto la partecipazione di Marco Tirelli, Andrea Aquilanti, David
Tremlett, Gianni Dessì, Alfredo Pirri, Jannis Kounellis e Giuseppe Penone.
Prenderà , inoltre, avvio un altro ciclo di incontri, atto a indagare un tema
dell'arte che ha attinenza con il lavoro di Giuseppe Penone.
Comunicazione dell'evento realizzata in collaborazione con il Palazzo delle
Esposizioni di Roma a cura di Marta Fontana e Pier Giorgio Paris 06 48941206.
Per informazioni: Palazzo delle Esposizioni 06 48941230
Nell'immagine: Giuseppe Penone Girare la parte interna degli occhi verso l'esterno, 1970 l'artista. Foto: Paolo Mussat Sartor
dalla mostra "Zero to infinity" Tate Modern Londra.
Spazio per l'arte contemporanea Tor Bella Monaca
Via Fernando Conti, senza numero civico, Roma
Come arrivare con i mezzi pubblici:
* 105 da Piazzale dei Cinquecento scendere alla penultima fermata di via Casilina all'altezza di Grotte Celoni a piedi via di Tor Bella Monaca - via Parasacchi - via Aspertini - via Fernando Conti (10 minuti di cammino)
oppure 058 - scendere via Aspertini di fronte al centro commerciale - incrocio con via Fernando Conti
* Trenino Laziali - scendere al capolinea (via di Torrenova) e prendere lo 058.
* Metro fino ad Anagnina - prendere il 20 Express - scendere al capolinea in
viale Duilio Cambellotti di fronte a una grande Chiesa (Arch. Spadolini) -
percorrere a piedi via Balbiani - il primo incrocio è via Fernando Conti.
Come arrivare in macchina:
Tangenziale Est - uscita "Roma Sud  Prenestina- Casilina ecc." - G.R.A.
uscita n. 17 "Tor Bella Monaca". Percorrere via di Tor Bella Monaca, dopo la
grande chiesa che si incontra sulla destra (Arch. Spadolini) - seconda
traversa a destra: via Parasacchi, percorrerla fino all'incrocio con via
Aspertini, girare a destra e nuovamente la prima a destra è via Fernando
Conti.