Mini Museo
San Marco in Lamis (FG)
via Bux, 1
335 7651710
WEB
Innamorati dell'Art(Rock)
dal 13/2/2009 al 13/2/2009
17-20

Segnalato da

Nicola M. Spagnoli




 
calendario eventi  :: 




13/2/2009

Innamorati dell'Art(Rock)

Mini Museo, San Marco in Lamis (FG)

In esposizione una selezione dei capolavori piu' attuali dell'arte delle copertine dei dischi, proposta nei limiti del contenitore che e' Il Museo piu' piccolo del mondo.


comunicato stampa

Ma dove stà l’arte degli ultimi 50 anni? Certamente non nei musei, dove è tutto un gioco, fin troppo evidente, fra mercanti, interessi e critici-guru. Non nelle gallerie dove addirittura il giochetto è perfino più evidente ma nei prodotti di largo (o ristretto, a seconda dei casi) consumo come giustamente Andy Warhol profetizzò all’inizio dei ’60. Da allora, anzi proprio dalla sua copertina per i Velvet Underground & Nico, la famosa “banana”, possiamo dire che il Rock entra anche nella storia dell’Arte, diventa anzi l’unica forma possibile di arte popolare. Da allora si scatenarono tutti, i musicisti e i produttori fecero a gara per confezionare LP dalle copertine più fantasiose e “artistiche”, a volte rivolgendosi ad nomi già affermati, a volte scoprendoli e lanciandoli: Peter Blake non lo ricorderebbe nessuno se non avesse fatto, nel ’67, il Sgt.Peppers dei Beatles e non fosse così entrato in più di 30 milioni di case, semplicemente con una copertina di LP. Il periodo Progressive, poi, ad iniziare dal 1969 con il celebre urlo munchiano di Barry Godber su “In the Court of the Crimson King” trainò addirittura l’opera musicale, ci fu un’invasione di posters e manifesti che sostituirono e spazzarono via, nelle camere dei ragazzi, qualsiasi altra immagine, bucolica, artistica o rivoluzionaria che fosse.

La lista è infinita, da Zappa ai Genesis, dai Gentle Giant ai Pink Floyd, dagli Yes ai Sonic Youth, persino Miles Davis per la sua svolta epocale ed oltre ebbe bisogno, Biches Brew è del ’70, di un pittore. La collaborazione continuò ed tutt’ora vivissima e ormai obbligata, Yoko Ono, Keith Haring, Damien Hirst, Julian Schnabel, Mark Kostabi, Jean Michel Basquiat, tanto per citarne qualcuno, persino grandi Fotografi come Robert Mapplethorpe (per Patty Smith), David LaChapelle, Anton Corbijn (per U2, REM, Depeche Mode) o, recentissimamente, Ryan Mc Ginley per i Sigur Ros. Insomma si può dire che oggigiorno non c’è copertina, nemmeno del micro booklet del CD, che non contenga all’esterno o nelle immagini dell’indispensabile book interno, meraviglie grafiche e firme, già famose o che lo diventeranno all’indomani della pubblicazione.

L’Italia certamente iniziò all’epoca (Le Stelle di Mario Schifano è del ‘67!), i primi PFM, Banco e Trip sono ancora nella memoria di tutti, ma continua anche oggi, dalla collaborazione con il transavanguardismo distaccato di Francesco Clemente alle idee di prestigiosi studi grafici nostrani, degni certamente del glorioso Hipgnosis di Storm Thorgerson..Da anni, sulla rivista Raro con la rubrica Cover Art, Nicola M. Spagnoli, il curatore del MINI, scrive di arte e di storia dell’arte attraverso le copertine dei dischi e nel MINI non manca un settore specifico e il consueto appuntamento annuale con la musica, nelle tradizionali Giornate Europee della Musica con composizioni ed opere, grafiche e pittoriche, originali e particolari che ormai costituiscono un unicum al mondo, il Rock Art Museum. Si è quindi partiti dallo slogan “Innamorati dell’Arte” promosso dal Ministero per i Beni Culturali per il giorno di S.Valentino, per allestire una esposizione dei capolavori più attuali dell’arte, appunto quella delle copertine dei dischi, naturalmente, nei limiti del contenitore che è Il Museo più piccolo del mondo.

Il 14 febbraio dalle ore 17 alle 20

Mini Museo
via Bux, 1 - San Marco in Lamis (FG)
Ingresso libero

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