Mettere in scena L'importanza di chiamarsi Ernesto nel centenario della morte di Wilde e' qualcosa di piu' significativo della semplice celebrazione di un grande scrittore: perche' questa commedia e' la fondazione ottocentesca del fenomeno drammaturgico centrale del '900, quel Teatro dell'Assurdo...
Teatro Stabile di Calabria
Geppy Gleijeses, Lucia Poli, Debora Caprioglio
regia di Mario Missiroli
nel centenario della morte di Oscar Wilde
da mercoledì 20 marzo a sabato 23 marzo, ore 21.00
domenica 24 marzo, ore 16.30
Ultimo appuntamento con la Stagione di Prosa 2001 - 2002 del teatro
Toniolo di Mestre, organizzata dal Comune di Venezia, Beni e AttivitÃ
Culturali, Cultura e Spettacolo in collaborazione con il Circuito
Teatrale Regionale Arteven, The importance of Being Earnest debuttò al
James's Theatre di Londra il 14 febbraio 1895. Malgrado lo strepitoso
successo riportato alla prima - il pubblico si alzò tutto in piedi e
non cessava di acclamare - fu smontata dopo appena 66 repliche, come
conseguenza dello scandalo in cui Wilde si era andato a cacciare
querelando per diffamazione Lord Queensberry, che lo aveva pubblicamente
tacciato di sodomia. Infatti né The importance né alcun altro
lavoro teatrale di Wilde sarebbe più tornato sulle scene in vita
dell'autore, con la sola eccezione di Salomè, allestita a Parigi da A.
Lugnè-Poe nel 1896, mentre l'esteta era in carcere. Ultimo lavoro
teatrale di Wilde e diversissimo dai precedenti, The importance ha
provocato molte congetture sul corso che il teatro inglese avrebbe
potuto prendere senza l'intervento della magistratura. In The importance
la conversazione prende il posto dell'azione: W. H. Auden la definirÃ
"l'unica opera verbale pura in lingua inglese" La sola realtà nel
mondo di The importance è costituita dalle parole. Lady Bracknell
farà cambiare, se necessario, la moda, onde rendere più fashionable
la casa dove potrebbe andare ad abitare sua figlia. E diversamente dalla
Giulietta di Shakespeare, le due eroine di Wilde si dichiarano
incrollabilmente decise ad amare soltanto qualcuno che risponda al nome
di Ernest, che ispira loro fiducia per motivi esclusivamente fonici.
I personaggi sono tutti magnificamente caratterizzati: l'illegittimo; la
vecchia Lady dispotica; le ereditiere; e soprattutto, naturalmente, la
donna con un passato, qui perversamente incarnata a sorpresa
dall'irreprensibile Miss Prism.
Mettere in scena L'importanza di chiamarsi Ernesto nel centenario della
morte di Wilde è qualcosa di più significativo della semplice
celebrazione di un grande scrittore: perché questa commedia è la
fondazione ottocentesca del fenomeno drammaturgico centrale del '900,
quel Teatro dell'Assurdo che si impersona in Jonesco cinquant'anni dopo
e che, insieme all'epica pedagogica di Brecht e alla stralunata
clowneria di Beckett, costituisce il secolo finale del secondo millennio
in teatro. E' la poetica di una disperazione epocale, il requiem della
piece bien faite parodiato da un dandy "dotato". Intorno ai salotti
più salottieri e al giardino inglese più stereotipato abbiamo
costruito la più ferrea e implacabile struttura industriale del 900
nascente e sullo sfondo del melenso giardino fioriscono le ciminiere
della tragica letteratura industriale inglese, in versione puerile,
senza fare dell'arcigno moralismo. Perché tutto si tiene.
Masolino D'Amico e Mario Missiroli
BIGLIETTI
Platea interi £ 40.000 (euro 20.66), ridotti £ 30.000 (euro 15.49)
Galleria interi £ 27.000 (euro 13.94), ridotti £ 22.000 (euro 11.36)
ORARIO BIGLIETTERIA
Dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.30 Chiuso il lunedì
Tutte le informazioni sulla Stagione di Prosa del teatro Toniolo si
trovano nel sito web.
Teatro Toniolo tel. 041 971666 dalle 10.00 alle 12.30 a delle 17.00
alle 19.30 escluso il lunedì
Settore Teatro e Spettacolo tel. 041 2749068 - 9062 dalle 9.00 alle
13.00 escluso sabato e domenica
Teatro Toniolo, Mestre (VE)