Fortino1. Inaugurano a Catania i primi spazi della Fondazione Brodbeck arte contemporanea con un progetto che prevede, durante 4 anni, la realizzazione di mostre personali di artisti internazionali. Ciascun artista selezionato avra' come base il particolare spazio della Fondazione. Beutler analizza forme, funzioni e materiali che costituiscono lo spazio espositivo per poi realizzare delle particolari architetture.
progetto espositivo a cura di Helmut Friedel, Giovanni Iovane, Salvatore Lacagnina
Il 22 febbraio 2009 si inaugurano a Catania i primi spazi espositivi della Fondazione
Brodbeck-arte contemporanea.
La Fondazione è situata all’interno di un vasto complesso industriale degli inizi del 900:
una ex fabbrica di liquirizia composta da diverse palazzine e padiglioni, per una superficie
totale di circa 6000 mq.
Progetto e intenzione della Fondazione sono quello di recuperare una vasta architettura
industriale, peraltro posta nel centro storico di Catania, e trasformarla in uno “spazio
d’arte”. Un’area, quasi un territorio, in cui poter declinare e sperimentare differenti modi e
forme dell’arte contemporanea (mostre, spazi espositivi, collezioni, produzione e ricerca)
in relazione anche con la storia e il contesto sociale della città.
Dopo più di un anno di lavori, una palazzina e un padiglione sono stati restaurati e
riconvertiti in uffici e spazi d’arte.
Questa prima significativa tappa, all’interno dell’intero processo, è segnata anche dalla
presentazione di un progetto espositivo, intitolato Fortino 1, curato da Helmut Friedel,
Giovanni Iovane e Salvatore Lacagnina.
Il progetto espositivo prevede, durante un periodo di quattro anni, la realizzazione di
mostre personali di artisti internazionali. Ciascun artista selezionato realizzerà il suo
progetto avendo come base strategica proprio il particolare e specifico spazio espositivo
della Fondazione. Un confronto vissuto realmente con l’architettura del luogo, con le
peculiarità della città di Catania ma anche e soprattutto con la partecipazione, attraverso le
opere, alla trasformazione della ex fabbrica in uno spazio d’arte.
Michael Beutler è il primo artista ad esporre nel ciclo di mostre Fortino 1.
La scelta inaugurale del trentatreenne artista tedesco si può considerare anche come una
sorta di manifesto culturale e critico della Fondazione.
Difatti, nel giro di pochi anni, Beutler si è imposto all’attenzione critica internazionale in
quanto esprime uno dei punti chiave, dal modernismo a oggi, della ricerca e della pratica
artistica: i rapporti tra arte e architettura, con particolare riguardo alla riconversione degli
spazi industriali e alla specificità degli spazi espositivi.
Per Beutler lo spazio espositivo dato è sempre il punto di partenza per l’elaborazione del
suo progetto artistico. L’artista analizza forme, funzioni e materiali che costituiscono lo
spazio espositivo per poi realizzare delle particolari architetture che coinvolgono lo
spettatore sino a farlo diventare attore di un processo di riconversione.
In questo processo di trasformazione reale di un luogo, talora l’artista impiega anche delle
“macchine” (da lui stesso costruite manualmente) con la duplice funzione di opera d’arte e
di art makers, elevando in tal modo la scultura non solo a oggetto ma a strumento di
realizzazione dell’opera d’arte.
Gli obsoleti spazi industriali della ex fabbrica e il cantiere di ristrutturazione della
Fondazione Brodbeck di Catania rappresentano, così, per Beutler un’occasione speciale
per partecipare “architettonicamente” alla trasformazione di questa nuova struttura con
differenti funzioni e con una nuova immagine per il quartiere e per l’intera città.
Beutler intercetta questo particolare momento di transizione con degli interventi, che
l’artista stesso definisce “addizioni”, che non cancellano la memoria dell’architettura e dei
materiali della vecchia fabbrica ma che ne fanno risaltare, o meglio rivivere, la storia e,
nello stesso tempo, la trasformazione d’uso in spazio d’arte.
Michael Beutler ha recentemente esposto a Portikus, Frankfurt, al Museo Folkwang di
Essen, al Witte de With di Rotterdam e alla Bonniers Konsthall di Stoccolma. Ha
partecipato a numerose Biennali d’Arte, tra le quali ricordiamo Berlino e Mosca (2005) e
Gwanju (2006).
Fondazione Brodbeck
via Gramignani 93, Catania
visite dal martedì al sabato ore 10-18 su appuntamento
Ingresso gratuito