Galleria San Lorenzo
Milano
Via Giannone, 10
02 87390479
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Paolo Ceribelli
dal 20/2/2009 al 14/3/2009
dal lunedi al sabato dalle ore 15 alle 19 mattine su appuntamento

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Galleria San Lorenzo




 
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20/2/2009

Paolo Ceribelli

Galleria San Lorenzo, Milano

Take me home. Dopo diverse sperimentazioni su supporto bidimensionale - prevalentemente collages in cui esprimeva le sue visioni della societa' globale - dal 2006 l'artista lavora con i soldatini di plastica.


comunicato stampa

a cura di Cristina Trivellin

(…) I suoi lavori vanno direttamente al centro del nostro osservare, tra l’ipnotico e il violento, il bello e l’ironico, il giocoso e il maledettamente serio; si connettono al nostro pensare, alle idee sulla società, il consumismo, la guerra, al disagio che quotidianamente soffochiamo. Allo stesso tempo si infilano nel nostro percepire, stanando dinamiche nuove, adatte al sentire contemporaneo, con intuito, intelligenza e crescente consapevolezza. Non può sfuggire la maturità e la coerenza di questo artista, la forza e la chiarezza nell’uso del mezzo, ma anche la percorrenza di volute ambiguità, espresse contraddizioni che lasciano aperta ogni lettura.(…)

(…) Dopo diverse sperimentazioni su supporto bidimensionale - prevalentemente collages in cui esprimeva le sue visioni della società globale - dal 2006 inizia a lavorare con i soldatini in plastica. Il tema viene sviluppato e porta alla produzione che osserviamo in questa mostra.

Il gioco dei soldatini, passatempo preferito dai bimbi delle più svariate provenienze sociali, culturali e generazionali, è molto lontano dall’essere innocuo, così come la maggior parte dei giochi di squadra che ancora oggi sono parte della vita dei piccoli e dei grandi. Inutile negare che molti di essi sono caratterizzati da variabili dosi di brutalità. Paolo Ceribelli decuplica e sottolinea queste valenze immergendo le sculturine antropomorfe in bagni monocromatici e facendole assurgere a inconsapevoli protagoniste delle sue opere, massificandole, uniformandole, disponendole sulla tela fino a formare mappe e territori, bandiere e schieramenti, bersagli e campi da gioco.

(…) Con le più recenti Spirali si delinea chiaramente il percorso che parte dalla realtà fisica fino ad arrivare all’astrazione catartica nel regno della Forma, dove la denuncia e l’attualità cedono il posto, quasi in dissolvenza, all’arte e all’artisticità, alla ricerca di quest’ultime come centri generatori di altre possibilità ed energie.
Tutta questa ricca e articolata produzione prende avvio da un’opera emblematica: Take me home, portami a casa. Titolo e incipit della mostra, ma anche ideale conclusione. Un carrello del supermercato pieno zeppo di soldatini bianchi che, ammassati come la spesa del sabato, chiedono di tornare alla vita (…)
Ma nel lato B è pure l’opera a parlare, con la sua didascalia-fumetto inserita nel carrello, a chiedere di essere presa, colta, adottata da qualcuno che la voglia possedere, acquistare, si, come si acquista e si desidera tutto, arte compresa (…)
Cristina Trivellin, gennaio 2009

Catalogo: Zeta Scorpii
Testimonianza: Giorgio Gherarducci

Galleria San Lorenzo
via Giannone, 10 - Milano
Orari: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19 mattine su appuntamento
ingresso libero

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