Galleria Palmieri
Busto Arsizio (VA)
via Mameli 24
0331 639334 FAX 02 70043158
WEB
De' pensieri suoi... annotazioni riflesse
dal 20/2/2009 al 20/3/2009
mar-sab 15.30-19.30, domenica su appuntamento

Segnalato da

Antonio D'Amico




 
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20/2/2009

De' pensieri suoi... annotazioni riflesse

Galleria Palmieri, Busto Arsizio (VA)

La mostra, che analizza il rapporto tra immagine e parola, presenta le opere di Giovanni Sesia, Ferdinando Greco e Mirko Baricchi, che avvertono l'esigenza di miscelare materia cromatica e visiva con l'elemento calligrafico.


comunicato stampa

a cura di Antonio D’Amico

La mostra analizza il misterioso e intrigante rapporto tra immagine e parola che nel cosmo delle arti figurative si sviluppa sotto varie forme e sfaccettature, in special modo nell’ambito della pittura contemporanea. Infatti, la Galleria d’arte Palmieri a Busto Arsizio presenta le opere di tre artisti del nostro tempo, Giovanni Sesia, Ferdinando Greco e Mirko Baricchi, i quali sentono l’esigenza creativa di miscelare materia cromatica e visiva in perfetta simbiosi con l’elemento calligrafico.

Accade così che l’una è funzionale all’altra in una magica danza silenziosa e ritmica dove la pittura diviene poesia o meglio specchio e antro speculativo dove annotare pensieri e sentimenti vaghi e definiti, diari e appunti disparati, imperativi e desideri che altrimenti rimarrebbero inespressi e taciuti. È così per gli appunti sparsi fra i disegni di Leonardo ed è così dal punto di vista letterario per lo Zibaldone di Leopardi, il cui assemblaggio dell’opera è fonte d’ispirazione dal punto di vista critico per il concepimento di questa mostra già dal titolo de’ pensieri suoi… annotazioni riflesse. Infatti, se gli appunti leopardiani affrontano vari argomenti e sono i de’ pensieri suoi sparsi e riuniti, per la mostra si è voluto mettere insieme un percorso di circa sei opere per ogni artista in qualità di annotazioni riflesse sul supporto pittorico. È questa un’osmosi affascinante che si può rileggere grazie al colpo d’occhio d’insieme nella sala della galleria Palmieri, dove seppur diversi, i tre, ponendo la loro attenzione alla vita con il proprio vissuto e la loro singolare storia, offrono uno spaccato che invita i visitatori a riflettere, assolvendo uno degli scopi primordiali dell’arte.

Giovanni Sesia, Ferdinando Greco e Mirko Baricchi con la loro lente d’ingrandimento creativa affrontano la scrittura, come scrive Antonio D’Amico, «da tre angolazioni differenti e le loro opere offrono la possibilità di entrare nei meandri di tre personalità ben distinte e di forte spessore creativo con letture visive che raggiungono sempre un’osmosi intrigante ma spiegano e sviscerano tre percorsi del vivere umano». La memoria è luogo privilegiato per Giovanni Sesia, da sondare e indagare, far rinascere e perpetuare attraverso tradizioni, sguardi, gesti enfatici ma per sempre solitari e immutabili, dove ormai tutto è compiuto. In Ferdinando Greco è l’anima la protagonista assoluta, voce e assolo di un coro immerso nel suo io più recondito, specchio parlante di una vita intrisa di emozioni, sensazioni, azioni e contaminazioni viscerali che ora senza alcuna maschera vivono lì, presenti dinanzi ai suoi occhi e allo sguardo di tutti. Laddove l’io adulto cede il passo all’io bambino emergono dialoghi immediati, con l’aulica forma del fiabesco o la perentoria esclamazione dell’indizio pienamente percepito nei dipinti di Mirko Baricchi con lo stupore innocente del fanciullo e la capacità di affermazione senza falsi pudori.

Tre visioni, tre momenti dell’esistenza, tre vagli d’insieme e perfettamente legati alla vita, tre contesti analizzati dal curatore della mostra nel testo in catalogo che non vogliono essere risolutivi di un genere pittorico sviluppatosi nell’arte contemporanea e che trova arditi esempi nel nostro Novecento storico e vari altri artisti che si occupano di pittura e scrittura. Da Palmieri, però, si vuol creare l’occasione espositiva per discutere e vedere pittura e scrittura nell’unico e indissolubile piglio artistico realizzato da tre punte di diamante della nostra arte contemporanea.

Cenni biografici degli artisti

Giovanni Sesia
Nato a Magenta nel 1955 dove vive e lavora. Dopo aver frequentato l’Accademia di Brera a Milano si dedica alla pittura sviluppando una ricerca tonale sul contrasto tra luci e ombre lavorando tra astratto gestuale e suggestioni figurative. Da qui si avvicina alla fotografia quale mezzo tecnico da affiancare all’espressività pittorica. La svolta è alla fine degli anni ’90 quando viene in possesso di un vecchio archivio fotografico di un ospedale psichiatrico in abbandono e la fotografia diviene da ora in vanti un pretesto su cui si innesca tutto il suo istinto e la sua ricerca artistica. Ha tenuto numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero.

Ferdinando Greco
È nato a Rovello Porro nel 1939, ha studiato a Milano, dove ha insegnato al Liceo Artistico Statale. Negli anni ‘70 concepisce l’opera d’arte come un oggetto in bilico tra valore e cosa, ne è testimonianza la mostra della Permanente di Milano. Successivamente passa ai Cataloghi reperti, tombini, santi e ritratti intesi come materiali archeologici di una Pompei d’oggi. Negli anni ’80 e ’90 si dedica ai Paesaggi portati via e ai Mutanti ponendo al centro il profondo dell’Essere, elemento accentuato negli ultimi anni con dosi di drammatico con momenti di lirismo struggente. Ha al suo attivo numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero.

Mirko Baricchi
È nato a La Spezia il 12 aprile 1970. Si diploma nel 1992 all’istituto d’Arte Palazzo Spinelli di Firenze. Intraprende nel 1993 un viaggio che lo porta a diretto contatto con le arti visive centro americane. Si stabilisce a Città del Messico, lavorando come illustratore in una nota rivista. Nel 1994 ritorna in Italia. Dal 1992 ha al suo attivo numerose mostre collettive e personali in Italia e all’estero, esponendo opere il cui percorso è molto coerente e dallo stile evidentemente

Immagine: Giovanni Sesia, Senza titolo.

Inaugurazione, 21 febbraio 2009

Galleria d’Arte Palmieri
Via Mameli, 24 Busto Arsizio
mar-sab 15.30-19.30, domenica su appuntamento

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