Diverse sedi
Reggio Emilia

BIH
dal 20/2/2009 al 4/4/2009
0522 456635
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Segnalato da

Fotografia Europea




 
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20/2/2009

BIH

Diverse sedi, Reggio Emilia

Arte, visioni, messaggi da Sarajevo. Un ponte con la Bosnia Erzegovina e i Balcani con un progetto che trae spunto dalla frase di Alex Langer, "l'Europa muore o rinasce a Sarajevo", per riflettere e confrontarsi attraverso i linguaggi dell'arte sul tempo presente. Artisti di fama internazionale saranno protagonisti all'interno di diversi spazi della citta' per dare vita a una serie di iniziative che coinvolgono personalita' del campo dell'arte, narratori e uomini di cultura italiani e bosniaci.


comunicato stampa

Dal 21 febbraio al 5 aprile Reggio Emilia stabilirà un ponte con la Bosnia Erzegovina e i Balcani grazie al progetto “BiH – Arte, visioni, messaggi da Sarajevo”, che trae spunto dalla frase di Alex Langer, “l’Europa muore o rinasce a Sarajevo”, per riflettere e confrontarsi attraverso i linguaggi dell’arte sul tempo presente. Artisti di fama internazionale saranno protagonisti all’interno di diversi spazi della città per dare vita a una serie di iniziative che coinvolgono personalità del campo dell’arte, narratori e uomini di cultura italiani e bosniaci come Anur, Svetlana Broz, Maurizio Chierici, Fabrizio Cicconi, Piero Del Giudice, Jovan Divjak, Enver Hadžiomerspahić, Pietro Mussini, Nebojša Šerić Shoba, Francesco Strazzari, Abdulah Sidran, Massimo Zamboni.

I luoghi: Spazio Gerra, Sinagoga, Coop Reggio Est, Portico della Galleria Parmiggiani, Rebox, lightbox nei quartieri di Reggio Emilia, Gabella

Spazio Gerra
È curata da Amila Ramović la selezione di lavori dei due artisti sarajevesi Anur e Nebojša Šerić-Shoba rappresentativa del loro percorso creativo dagli anni della guerra ad oggi. Made in Bosnia, la prima tappa del lavoro di Anur sulla Human Condition, riflette il lato oscuro dell’essere umano e costituisce una reazione ironica alla guerra e ai fenomeni di manipolazione dei valori da parte dei centri di potere. Fake Art, invece, è una ricerca nel mondo delle banche di immagini digitali. L’artista produce attraverso il ritocco e la manipolazione nuove immagini e nuovo senso, quasi a voler opporre alla velocità del consumo visivo un’altrettanto rapido rovesciamento di senso che permette di vedere oltre lo stereotipo. Nel dittico Sarajevo-Monte Carlo Nebojša Šerić-Shoba mette in gioco la propria esperienza personale ponendo a confronto immagini affini e contesti opposti, mentre in Battlefields il complesso di fotografie dei campi di battaglia della storia allude ai processi di trasformazione storica e sociale. Di Nebojša Šerić-Shoba sono anche Serious Kids e i lavori di videoarte, che, come del resto tutte le sue opere, invitano a concentrarsi sul presente e non sul passato, come modo per elaborare differenti prospettive di pensiero e approccio alla vita.

Sinagoga
Manifesto Sarajevo è il titolo dell’opera del fondatore di Ars Aevi, Enver Hadžiomerspahić, che tramite il sottile rapporto tra parole e diagrammi vuole far riflettere su come i nostri valori, le cose in cui crediamo abbiano un influsso diretto su quanto accade intorno a noi. Dai diversi viaggi in Bosnia del fotografo Fabrizio Cicconi e del musicista e artista Massimo Zamboni nascono dialoghi tra immagini e parole. L’installazione sonora di Pietro Mussini, Countdown, accompagna i visitatori all’interno di un percorso sul tema dell’identità e dell’appartenenza.

Coop Reggio Est
Il progetto Artvertising di Anur è la seconda tappa nella sua ricerca sulla condizione umana. Il poster, strumento privilegiato della comunicazione pubblicitaria e del consumo, diventa veicolo di una critica sociale che tende a colpire e provocare l’osservatore. Le opere sono in esposizione anche sotto il portico della Galleria Parmeggiani. Il progetto inaugura sabato 21 febbraio alle ore 11.00 presso la Coop Reggio Est in via Sani 6

Rebox
I lightbox disseminati nei quartieri della città ospitano Identify, un progetto che utilizza fotografie degli oggetti trovati sulle vittime del genocidio di Srebrenica. Il progetto, opera dell’agenzia di comunicazione Ideologia (Ajna & Anur) di Sarajevo, è stato ideato in occasione del decimo anniversario dell’eccidio affinchè non si perda memoria di ciò che è accaduto. Contemporaneamente viene messo in evidenza il paradossale fenomeno sociale e psicologico di identificazione di massa che le grandi marche europee e mondiali di abbigliamento incoraggiano.

Workshop
Domenica 22 febbraio, ore 10.00-13.00 e 16.00 - 23.00
Spazio Gerra
Fake art workshop con Anur
Elaborazioni in diretta di immagini prese dalla rete.

Image: Fake Art, Anur, Dream Team © all rights reserved

Inaugurazione sabato 21 febbraio ore 18.00 allo Spazio Gerra con A Body Language Performance/Compagnia LTD

Ufficio stampa
Comune di Reggio Emilia - Assessorato alla Cultura
Patrizia Paterlini cell. 348-8080539
tel. 0522-456532 fax 0522-433266
patrizia.paterlini@municipio.re.it

Spazio Gerra
piazza XXV aprile 2 - Reggio Emilia
tel. 0522 456635 - 455716
spaziogerra@municipio.re.it
da martedi a venerdi ore 18.00 - 23.00
Sabato e domenica ore 10.00 - 13.00 e 16.00 - 23.00
chiuso il lunedi

Sinagoga
via dell'Aquila 3/a - Reggio Emilia
tel. 0522 456477 (Musei Civici)
sabato e domenica ore 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00
Gli altri giorni su appuntamento

L'ingresso alla mostra e' gratuito

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