Galleria Andre'
Roma
via Giulia, 175
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WEB
Ivo Pannaggi
dal 26/2/2009 al 3/4/2009

Segnalato da

Galleria Andre'




 
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26/2/2009

Ivo Pannaggi

Galleria Andre', Roma

In questa antologica viene documentato il percorso creativo dell'artista, dagli anni venti agli anni sessanta: piu' esattamente, dalle decorazioni murali della Saletta Bar della Casa d'arte Bragaglia (prima meta' del 1922) ad alcuni Passatempi del 1966.


comunicato stampa

IVO PANNAGGI (nato a Macerata nel 1901, ivi morto nel 1981) fu tra gli artisti più innovativi e multiformi del secondo Futurismo. Studiò architettura; a Roma collaborò attivamente fin dal 1922 col Teatro Sperimentale degli Indipendenti di A. G. Bragaglia; agli inizi degli anni ’30 frequentò il Bauhaus, fondato da Walter Gropius a Weimar; poi visse a lungo ad Oslo, esercitando la professione di architetto; tornò infine a Macerata, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Dopo la grande mostra antologica del 1995 a Macerata, curata da E. Crispolti, questa organizzata dal figlio dell’artista, Marco, presso la Galleria André di Roma è forse la mostra più significativa degli ultimi anni, giacché presenta accanto a molte opere già note, altre inedite. Viene così documentato il percorso creativo di Ivo Pannaggi, dagli anni venti agli anni sessanta: più esattamente, dalle decorazioni murali della Saletta Bar della Casa d’arte Bragaglia (prima metà del 1922) ad alcuni Passatempi del 1966.

L’ attività di Pannaggi vi è rappresentata nelle sue esperienze fondamentali:
il teatro, con alcuni bozzetti di costumi per il Ballo meccanico futurista (1922), due bozzetti per la “Lanterna magica” (1924) ed alcuni bozzetti di costumi per L’angoscia delle macchine di Ruggero Vasari (1926);
l’arte meccanica, con il Manifesto dell’arte meccanica futurista (1922), il Vecchio treno, tarda ripresa di un’opera del ’22, e gli stessi bozzetti teatrali;
le invenzioni architettoniche, con varie opere raggruppate sotto il nome di Astrazioni prospettiche, che rimandano direttamente a quello che Pannaggi stesso rivendica come il “primo arredamento avanguardista in Italia”, realizzato nella casa Zampini di Esanatoglia (1925-26) e rappresentano un precoce documento di astrattismo geometrico;
le illustrazioni e caricature , con numerosi disegni, tra i quali notevole è il corpus degli originali per l’illustrazione di Scatole d’ amore in conserva di F. T. Marinetti (1927;
infine la vivace ripresa maceratese degli anni ’60, che non comprende solo repliche di opere giovanili, ma anche alcune composizioni “sperimentali”, significative come testimonianza della sua posizione verso le correnti artistiche di moda in quegli anni.
Nel catalogo si ristampa anche qualche stralcio dei suoi scritti, che danno un sommario ritratto del Pannaggi “intellettuale” , con le sue polemiche dirette e le sue provocazioni.

Galleria Andre’
Via Giulia, 175 00186 – Roma
Ingresso libero

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