Civica Galleria di Arte Contemporanea
Lissone (MB)
V.le Padania 6
039 2145174 FAX 039 7397227
WEB
Cesare Peverelli
dal 23/3/2002 al 5/5/2002

Segnalato da

Patrizia de Micheli



approfondimenti

Cesare Peverelli



 
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23/3/2002

Cesare Peverelli

Civica Galleria di Arte Contemporanea, Lissone (MB)

L'esposizione costituisce un omaggio all'artista, scomparso nel 2000 a Parigi, dove ha trascorso gran parte della sua vita, e, al contempo, consente di percorrere un insolito territorio che, attraverso interpretazione del reale, del surreale e della gestualità informale, determina espressività fantastica e libertà visionaria.


comunicato stampa

L'esposizione costituisce un omaggio all'artista, scomparso nel 2000 a Parigi, dove ha trascorso gran parte della sua vita, e, al contempo, consente di percorrere un insolito territorio che, attraverso interpretazione del reale, del surreale e della gestualità informale, determina espressività fantastica e libertà visionaria.

Si inaugura domenica 24 marzo alle ore 11 presso la Civica Galleria dArte Contemporanea di Lissone, la mostra dedicata a Cesare Peverelli, promossa dalla Città di Lissone con il patrocinio della Regione Lombardia e della Provincia di Milano, e realizzata in collaborazione con la Galleria Civica di Modena.

L'esposizione costituisce un omaggio all'artista, scomparso nel 2000 a Parigi, dove ha trascorso gran parte della sua vita, e, al contempo, consente di percorrere un insolito territorio che, attraverso interpretazione del reale, del surreale e della gestualità informale, determina espressività fantastica e libertà visionaria.

La mostra, composta da circa trenta che seguono il percorso dellartista dal 1950 al 1987, rappresenta un importante punto di approfondimento sugli aspetti della cultura pittorica italiana del dopoguerra.

Peverelli è nato a Milano nel 1922 ed è stato protagonista del neocubismo e della prima stagione dell'informale italiano, in particolare in declinazione spazialista che ha avuto nel capoluogo lombardo e nella figura di Fontana i suoi centri nevralgici.

Nel 1957 Peverelli si è trasferito in Francia dove ha continuato la sua ricerca, ampliando il raggio degli interessi soprattutto in direzione del surrealismo, stringendo legami importanti con personaggi come Max Ernst, André Masson, Sebastian Matta, e contando tra i suoi estimatori letterati come Michel Butor, Jean Laude, Edouard Glissant, Georges Limbour, Italo Calvino, che gli hanno dedicato pagine straordinarie.

È nel 1960, quando la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale con il ciclo La Demeure, rappresenta la consacrazione internazionale dell'artista.

I decenni successivi si caratterizzano per una sempre più accentuata visionarietà e per un confronto sempre più serrato con la cultura pittoricadel passato.

Pittore di iconografie, dalla cultura complessa e analitica, Peverelli è da tutti considerato un pittore filosofo, in cerca della grazia del vedere quanto dellintensità emotiva e intellettuale.

Note Biografiche

Nato a Milano nel 1922, Peverelli si iscrive ai corsi di Brera con lincoraggiamento di Aldo Carpi e frequenta lAccademia sotto la guida di Achille Funi.

Dalla frequentazione dellambiente di Corrente e dallamicizia con Ennio Morlotti e gli intellettuali del Gruppo, Peverelli alimenta interessi letterari e amplia gli spazi culturali. Esordisce allinizio degli anni 40. Con Giuseppe Ajmone fonda la rivista Numero, stringe amicizia con Cesare Pavese e pubblica per Einaudi. Fonda la rivista Pittura e allinizio degli anni 50 costituisce uno storico sodalizio milanese con Gianni Dova e Roberto Crippa. Firma il manifesto spazialista di Lucio Fontana e compie ricerche che percorrono informale e surrealismo.

Nel 1957 si trasferisce a Parigi, pur mantenendo legami e rapporti con lItalia, tanto da essere invitato alla Biennale di Venezia nel 60.

Soggiorna regolarmente in Provenza, a Seillans, dove stringe amicizia con Max Ernst.

Nel 1972 il Comune di Milano gli dedica una Mostra Antologica a Palazzo Reale. Il Musée dArt Moderne de la Ville de Paris gli ordina una grande mostra nel 1976 e ancora nel 1979.

Realizza cicli pittorici e lavora in simbiosi con poeti e letterati esponendo nei circuiti internazionali. Si dedica alla ceramica ed espone nel 1993 al Museo della Ceramica di Antibes.

Nel 1996 la Società per le Belle Arti ed Esposizioni Permanente gli dedica una antologica a cura di Flaminio Gualdoni.
Peverelli scompare a Parigi nel 2000.

L'esposizione è accompagnata da catalogo edito da Silvana editore.
Orari: martedì, giovedì, sabato, domenica 10-12.30 / 15-19
Inaugurazione domenica 24/3/2002 ore 11,00
mercoledì, venerdì 15-19 lunedì chiuso
Ingresso libero

Ufficio Stampa Patrizia de Micheli
Associazione A.M.I.C.I.
Via Dante, 14 - 20121 Milano

Civica Galleria dArte Contemporanea di Lissone
in collaborazione con comune di Modena
Lissone,
V.le Padania 6

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