L'esposizione costituisce un omaggio all'artista, scomparso nel 2000 a Parigi, dove ha trascorso gran parte della sua vita, e, al contempo, consente di percorrere un insolito territorio che, attraverso interpretazione del reale, del surreale e della gestualità informale, determina espressività fantastica e libertà visionaria.
L'esposizione costituisce un omaggio all'artista, scomparso nel 2000
a Parigi, dove ha trascorso gran parte della sua vita, e, al contempo,
consente di percorrere un insolito territorio che, attraverso
interpretazione del reale, del surreale e della gestualità informale,
determina espressività fantastica e libertà visionaria.
Si inaugura domenica 24 marzo alle ore 11 presso la Civica Galleria
dArte Contemporanea di Lissone, la mostra dedicata a Cesare
Peverelli, promossa dalla Città di Lissone con il patrocinio della
Regione Lombardia e della Provincia di Milano, e realizzata in
collaborazione con la Galleria Civica di Modena.
L'esposizione costituisce un omaggio all'artista, scomparso nel 2000
a Parigi, dove ha trascorso gran parte della sua vita, e, al contempo,
consente di percorrere un insolito territorio che, attraverso
interpretazione del reale, del surreale e della gestualità informale,
determina espressività fantastica e libertà visionaria.
La mostra, composta da circa trenta che seguono il percorso
dellartista dal 1950 al 1987, rappresenta un importante punto di
approfondimento sugli aspetti della cultura pittorica italiana del
dopoguerra.
Peverelli è nato a Milano nel 1922 ed è stato protagonista del
neocubismo e della prima stagione dell'informale italiano, in
particolare in declinazione spazialista che ha avuto nel capoluogo
lombardo e nella figura di Fontana i suoi centri nevralgici.
Nel 1957 Peverelli si è trasferito in Francia dove ha continuato la
sua ricerca, ampliando il raggio degli interessi soprattutto in
direzione del surrealismo, stringendo legami importanti con personaggi
come Max Ernst, André Masson, Sebastian Matta, e contando tra i suoi
estimatori letterati come Michel Butor, Jean Laude, Edouard Glissant,
Georges Limbour, Italo Calvino, che gli hanno dedicato pagine
straordinarie.
È nel 1960, quando la Biennale di Venezia gli dedica una sala
personale con il ciclo La Demeure, rappresenta la consacrazione
internazionale dell'artista.
I decenni successivi si caratterizzano per una sempre più accentuata
visionarietà e per un confronto sempre più serrato con la cultura
pittoricadel passato.
Pittore di iconografie, dalla cultura complessa e analitica, Peverelli
è da tutti considerato un pittore filosofo, in cerca della
grazia del vedere quanto dellintensità emotiva e intellettuale.
Note Biografiche
Nato a Milano nel 1922, Peverelli si iscrive ai corsi di Brera con
lincoraggiamento di Aldo Carpi e frequenta lAccademia sotto la
guida di Achille Funi.
Dalla frequentazione dellambiente di Corrente e dallamicizia con
Ennio Morlotti e gli intellettuali del Gruppo, Peverelli alimenta
interessi letterari e amplia gli spazi culturali. Esordisce allinizio
degli anni 40. Con Giuseppe Ajmone fonda la rivista Numero,
stringe amicizia con Cesare Pavese e pubblica per Einaudi. Fonda la
rivista Pittura e allinizio degli anni 50 costituisce uno
storico sodalizio milanese con Gianni Dova e Roberto Crippa. Firma il
manifesto spazialista di Lucio Fontana e compie ricerche che percorrono
informale e surrealismo.
Nel 1957 si trasferisce a Parigi, pur mantenendo legami e rapporti con
lItalia, tanto da essere invitato alla Biennale di Venezia nel 60.
Soggiorna regolarmente in Provenza, a Seillans, dove stringe amicizia
con Max Ernst.
Nel 1972 il Comune di Milano gli dedica una Mostra Antologica a Palazzo
Reale. Il Musée dArt Moderne de la Ville de Paris gli ordina una
grande mostra nel 1976 e ancora nel 1979.
Realizza cicli pittorici e lavora in simbiosi con poeti e letterati
esponendo nei circuiti internazionali. Si dedica alla ceramica ed espone
nel 1993 al Museo della Ceramica di Antibes.
Nel 1996 la Società per le Belle Arti ed Esposizioni Permanente gli
dedica una antologica a cura di Flaminio Gualdoni.
Peverelli scompare a Parigi nel 2000.
L'esposizione è accompagnata da catalogo edito da Silvana editore.
Orari: martedì, giovedì, sabato, domenica 10-12.30 / 15-19
Inaugurazione domenica 24/3/2002 ore 11,00
mercoledì, venerdì 15-19 lunedì chiuso
Ingresso libero
Ufficio Stampa Patrizia de Micheli
Associazione A.M.I.C.I.
Via Dante, 14 - 20121 Milano
Civica Galleria dArte Contemporanea di Lissone
in collaborazione con comune di Modena
Lissone,
V.le Padania 6