Evoluzione del linguaggio contemporaneo. La Famiglia Artistica, promotrice del premio, e' attiva dal 1934 e i suoi caratteri corrispondono perfettamente a una stagione irripetibile della cultura italiana: quella postunitaria, che vede affiancarsi alle gracili istituzioni pubbliche, associazioni private che si assumono responsabilita' e iniziative.
Evoluzione del linguaggio contemporaneo
E' nel 1946, quando ancora sono laceranti le ferite della guerra e fumanti le rovine, che un manipolo di coraggiosi lungimiranti, i responsabili della Famiglia Artistica Lissonese, danno avvio alla prima edizione del Premio Lissone.
La Famiglia Artistica è attiva dal 1934, e i suoi caratteri corrispondono perfettamente a una stagione irripetibile della cultura italiana: quella, postunitaria, che vede affiancarsi alle ancor gracili istituzioni pubbliche associazioni private che si assumono responsabilità , iniziative, scommesse verrebbe da dire, rivolte al nuovo, ispirate a una non retorica idea di progresso civile.
Attorno al Premio gravitano, negli anni, figure illustri. Gino Meloni anzitutto, orgoglio artistico della città , Giovanni Fumagalli, pittore e operatore culturale, Guido Le Noci, uno dei più geniali galleristi dell'Europa del dopoguerra, e poi Raffele De Grada, Mauro Reggiani, Atanasio Soldati, Dino Formaggio, Renato Birolli, Giulio Carlo Argan, Christian Zervos, Will Grohmann, Franz Roh, Werner Hofmann…
E i premiati non sono da meno, sia che appartengano alla scena nazionale (nel 1950 il premio viene assegnato al giovanissimo Gianfranco Ferroni, ad esempio, e nel 1957 a Emilio Scanavino), sia che si affaccino all'internazionale, come sarà per Theodor Werner, Gerard Schneider, Antoni Tà pies, Karel Appel, François Dufrêne, Edo Murtic, José Guinovart, Peter Klasen, per non citarne che alcuni.
Da quella attività , un ventennio fervido e pionieristico, è nata la Raccolta Storica che qui si presenta: frutto di acquisizioni, e di talune donazioni, che intendevano lasciar traccia concreta di eventi – ogni edizione del premio era, di per sé, un grande avvenimento culturale – e che ora ci ricordano una stagione forse irripetibile, della quale questa Pinacoteca vuol essere degna erede.
Dopo l’ultima edizione del Premio Lissone, avvenuta nel 1967, la nostra Città alimentò il desiderio di ritornare ad un linguaggio artistico contemporaneo caratterizzato da una volontà espressiva alquanto spontanea e, per questo a volte di non facile comprensione, tanto da suscitare spesso divergenze e dibattiti complessi.
Il Premio aveva conferito alla Città una certa rinomanza ed un prestigio artistico internazionale, facendo così di Lissone un punto cardinale per l’arte contemporanea e meta sperata di numerosi artisti.
Oggi Lissone è consapevole del tempo trascorso, delle mutate condizioni, della trasformazione della comunicazione che implica mezzi, tempi e raggi operativi differenti: il Premio storico, pertanto, non rappresenta più “un modello da emulare ma, un valore di identificazione e di continuità morale“.
Sul filo del traguardo del 2000, la Città ha inaugurato la Civica Galleria d’Arte Contemporanea, sede stabile della Pinacoteca e luogo di promozione culturale, votata al territorio ma aperta a interrelazioni sempre più ampie e proiettate ad un dialogo europeo.
La Civica Galleria, a decorrere dal 5 novembre 2004, rientra nella lista dei Musei in base ai requisiti posseduti e agli obiettivi di qualità riconosciuti dalla Regione Lombardia e pertanto può definirsi, come recita lo Statuto dell’International Council of Museum (art. 2.1) come “un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che fa ricerca sulle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le raccoglie, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, educativi e ricreativi.â€
La continuità programmatica del Museo, tesa ad una lettura dell’arte contemporanea, prevede la riproposizione del “Premio Lissone†aperto a giovani artisti emergenti, segnalati da giovani critici emergenti, le cui opere presentano divergenti linguaggi espressivi di assoluta originalità , in grado di superare ogni vincolo di tendenza e ogni possibile rapporto con le regole economiche dell’arte.
Entrano così a far parte del patrimonio inestimabile del Museo, non solo le importanti acquisizioni dei precedenti Premi Lissonesi, ma anche le nuove opere derivate dalla premiazioni dell’attuale “Premio†e le opere nate dalla disponibilità e collaborazione degli Artisti che animano il palcoscenico contemporaneo e garantiscono una lettura ricca ed approfondita del linguaggio artistico che va dalla seconda metà del XX secolo sino ai giorni nostri.
Tramite questa raccolta Lissone diventa portatrice di un rinnovato interesse, capace di tramandare il passato e pronto a testimoniare il futuro.
In continuità con la programmazione museale delineata abbiamo voluto confermare, anche per l’estate 2005, un momento espositivo per la storica raccolta e per le nuove acquisizioni.
Inaugurazione: domenica 3 luglio ore 10.00
Immagine: Mauro Reggiani, Composizione, 1952, Olio su tela, cm 65x80
Museo d’Arte Contemporanea
viale Padania 6 - Lissone
Orario: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: 15,00-19,00
sabato/domenica: 10.00-12,00 e 15,00–19,00, lunedì: chiuso
dal 1/8 al 29/8: chiuso
Ingresso libero