Nero su Bianco. Esposte alcune tele di medie e grandi dimensioni, in cui l'artista porta avanti una sua personale ricerca: saper raccontare, attraverso la fusione di colori e di segni, la vita contemporanea.
In occasione della mostra l'artista presenta i suoi ultimi lavori. Sono tele di medie e grandi dimensioni, realizzate con tecnica mista, in cui Tamburro porta avanti una sua personale ricerca: saper raccontare, attraverso la fusione di colori e di segni, la vita contemporanea.
Già dal titolo, Nero su Bianco, si evince come l'artista voglia dare alle sue ultime opere un'impronta chiara e riconoscibile, non soltanto attraverso l'uso del bianco e del nero e della prospettiva dal taglio fotografico, ma anche da una graduale sintesi pittorica che evidenzia l'evoluzione di questi suoi ultimi quadri, dove oltre alla consueta raffigurazione della città, della massa e del singolo individuo, emergono temi ancora più inquietanti e meditativi, metafora di un'umanità ormai sviscerata dalla sua esistenza.
Pur apparendo raramente l'essere umano, i paesaggi metropolitani di Tamburo si ''animano'' di occhi vigili e semafori lampeggianti ripetuti all'infinito, organi vitali che occupano lo spazio dei cartelloni pubblicitari come fossero tavole anatomiche, puzzle, giochi, giostre e costruzioni meccaniche che diventano ancora una volta il teatro quotidiano dell'uomo, simboli di una società alienata.
I ''colori'' che predilige l'artista, come spiega lo stesso titolo della mostra, sono il nero e il bianco, in un equilibrio disturbato da chiazze violente di rosso che appaiono all'improvviso: a volte sono feroci colature, altre volte vengono usate per mettere in evidenza un particolare della scena descritta. Un'intrusione cromatica che induce lo spettatore a scavare in profondità, per cogliere la vera essenza del messaggio trasmesso da Marco Tamburro.
Marco Tamburro nasce a Perugia nel 1974. Nel 1994 si trasferisce a Milano, qui comincia ad esporre in alcune gallerie e spazi alternativi legati soprattutto all'ambiente della moda e del design. Alla fine degli anni Novanta si trasferisce a Roma dove attualmente vive e lavora. Dal 1998 Tamburro ha realizzato numerose esposizioni personali e collettive, nazionali ed internazionali, destando il plauso della critica e del pubblico.
Si sono occupati di lui letterati e critici d'arte quali Renato Civello, Vito Riviello, Gabriele Simongini, Enzo Santese, Maurizio Sciaccaluga, Barbara Martusciello, Ennio Calabria, Antonio Tamburo, Paola di Giammaria, Adriano Amendola ed altri che hanno definito l'opera dell'artista come personale ed efficace nel rappresentare con cinica puntualità, l'annullamento delle identità che sostanziano l'età contemporanea.
Inaugurazione Giovedì 5 marzo 2009, alle ore 19.00
Sesto Senso Art Gallery
via Dei Maroniti, 13/15 - Roma