La mostra, a cura di Giuseppe Appella, ripercorre, attraverso 50 sculture e 30 disegni datati 1962-2007, quasi cinquant'anni di attivita', soffermandosi sui momenti piu' significativi che trovano, nella Sala dedicatagli dal MUSMA nel 2006 e nei cancelli per gli ipogei, l'aspetto progettuale e monumentale.
Domenica 1 marzo 2009, alle ore 17.30, nelle "Sale della Caccia" destinate dal MUSMA alle mostre temporanee, si inaugura la mostra di Pasquale Santoro, l'artista lucano da anni trapiantato a Roma dove, dal 1956, sollecitato da Giulio Carlo Argan, si dedica alla scultura, alla pittura, all'incisione.
La mostra, a cura di Giuseppe Appella, ripercorre, attraverso 50 sculture e 30 disegni datati 1962-2007, quasi cinquant'anni di attività, soffermandosi sui momenti più significativi che trovano, nella Sala dedicatagli dal MUSMA nel 2006 e nei cancelli per gli ipogei, l'aspetto progettuale e monumentale.
Già alla fine degli anni Cinquanta, quando l'informale comincia a mostrare le prime crepe, e subito dopo, nella prima metà degli anni Sessanta, quando l'arte programmata e cinetica si pongono in contrapposizione con l'imperante pop art, Santoro aderisce al "Gruppo Uno" (Biggi, Carrino, Frascà, Uncini, Pace) che riporta sul tappeto i procedimenti tradizionali dell'arte "ma riconsiderati - come giustamente puntualizza Argan - da un nuovo punto di vista, come mezzi di indagine".
Il gusto e la libertà dell'indagine, della ricerca sperimentale (esercitata nella pittura, nella scultura, nella grafica, nella ceramica, nel design, nel gioiello, soprattutto dopo l'esperienza con Hayter), non prevedono una concettualizzazione severa, perciò Santoro abbandona il "Gruppo Uno" e continua da solo l'esperienza sui diversi linguaggi espressivi e sulle molteplici tecniche che questi linguaggi sostengono come primari elementi strutturali, fondamentali capacità artigianali e specificità di materie.
Nello Ponente, Maurizio Fagiolo Dell'Arco, Jacques Lassaigne, Carlo Bertelli, Giuseppe Ungaretti e Murilo Mendes sono tra i primi a sostenere questo lavoro che esplora lo spazio equilibrandone il segni, combinando, in maniera inusuale, pittura e incisione, scandendo le leggi della geometria nel ritmo musicale dei colori, accogliendo l'inatteso come elemento essenziale della poesia.
È proprio dei primi anni Sessanta l'interesse per la scultura di cui Nello Ponente avverte le novità nello "spazio generato dai rapporti mutevoli dei profilati industriali, impiegati come struttura fondamentale", Palma Bucarelli lo slancio dinamico, tanto da commissionargli per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, La foresta pietrificata, realizzata nel '67, Jacques. Lassaigne la capacità di dispiegare immagini inedite utilizzando fasci di ferro e acciaio inox proiettati in avanti.
La mostra ripercorre passo passo questa evoluzione, dal modellino della scultura per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna agli Achei (1971), dal modellino per San Quirico d'Orcia (1972) al Cristo in ferro e marmo per Matera (1979), al Monumento ai Caduti di Bari (2001), alla Via Dulcis (2003).
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Pasquale Santoro è nato il 30 settembre 1933 a Ferrandina, in provincia di Matera.
Trasferitosi a Roma con la famiglia, frequenta il Liceo Classico e si iscrive alla Facoltà di Medicina che abbandona per dedicarsi all'arte.
Nel 1956 inizia l'apprendistato presso la "Scuola del Nudo" di Antonio Corpora, nello studio di via Margutta, conosce Achille Perilli e frequenta Giuseppe Capogrossi. Attraverso Argan, incontra Lionello Venturi e Nello Ponente.
Nel 1958, vinta una borsa di studio, è a Parigi dove frequenta l'Atelier 17 di Stanley William Hayter e incontra Jean Paulhan e gli intellettuali che facevano capo alla "Nouvelle Revue Français". Del 1959 è la sua prima mostra personale alla Galleria Appia Antica. Seguiranno, nel 1962 la partecipazione alla Biennale di Venezia (dove sarà presente anche 1966 e nel 1976), nel 1963 la presentazione del "Gruppo Uno" alla Galleria Quadrante di Firenze, la partecipazione alla IV Biennale di San Marino e alla VII Biennale di San Paolo del Brasile, nel 1964 la IV International Biennal Exhibition of Prints di Tokyo, nel 1966 la III Exposition Internazionale de la Sculpture Contemporaine al Museo Rodin di Parigi, nel 1971 la personale alla Galleria Qui Arte Contemporanea di Roma, subito riproposta a Parigi al Musée d'Art Modern de la Ville, nel 1973 la personale di gioielli a Montreal. Nel 1978 viene chiamato da Carlo Bertelli a tenere un corso di grafica presso la Calcografia Nazionale dove rimarrà fino al 1983. Espone, in seguito, a Mosca, Leningrado, Amsterdam, Roma, Pisa.
Immagine: Pasquale Santoro, Rondine, 2004, ferro
La mostra, che durerà fino al 26 aprile 2009, sarà introdotta dal Presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, e commentata dal Curatore del Musma Giuseppe Appella. Sarà presente l'artista.
Inaugurazione Domenica 1 marzo 2009, alle ore 17.30
Museo della Scultura Contemporanea Matera MUSMA
aperto dal martedi' alla domenica dalle 10 alle 14. Giornata di chiusura il lunedi'.
Biglietto d'ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero Euro 5,00; ridotto Euro 3,50