Autodromo di Monza 1922 - 2009. L'esposizione chiude la rassegna di tre eventi promossi dal Museo e dedicati a tre discipline sportive che fanno della velocita' un elemento essenziale: motociclismo, ciclismo e automobilismo.
a cura di Erika La Rosa e Paolo Montagna
L’autodromo di Monza è ormai un mito. Appartiene al patrimonio collettivo e raccontare la storia di più di ottant’anni di gare vuol dire raccontare un pezzo di storia italiana. STARTLight Autodromo di Monza 1922 - 2009 è la mostra che il Museo Flaminio Bertoni di Varese ha organizzato in collaborazione con l’Automobile Club di Milano e l’Autodromo di Monza per ripercorrere attraverso il racconto fotografico il circuito più famoso del Mondo.
Per la prima volta escono dagli archivi dell’Automobile Club di Milano alcune delle fotografie più belle allestite in un percorso espositivo che fa respirare l’ebbrezza della gara, il tifo del pubblico e l’emozione dei campioni.
L’esposizione chiude la rassegna di tre eventi promossi dal Museo e dedicati a tre discipline sportive che fanno della velocità un elemento essenziale: motociclismo, ciclismo e automobilismo. Dopo la mostra Importante Accelerare Il mito delle moto MV Agusta di Cascina Costa dai piloti locali ai campioni del mondo e Una ruota che sale e scende dallo sgabello STARTLights ospita le macchine in un confronto interessante tra le vetture disegnate da Bertoni e quelle destinate a correre ad altissime velocità.
Fu al termine della Prima Guerra Mondiale che in Italia si manifestò la necessità di costruire un autodromo per le sempre più frequenti competizioni motoristiche che, iniziate agli albori dell’automobile (la prima gara fu la Parigi-Rouen del 1894) si erano rapidamente diffuse in Europa e in America. L’Automobile Club di Milano, fondato nel 1903, si fece interprete di queste istanze e nel gennaio del 1922, diede inizio agli studi per la costruzione di un autodromo.
All’inizio, vi furono due progetti di massima: uno ne prevedeva la costruzione nella “brughiera” di Gallarate, dove sorge oggi l’aeroporto della Malpensa, l’altro su un’area libera che si trovava a Milano nel rione, allora periferico, della Cagnola, vicino a corso Sempione. Ma queste località furono scartate quando si presentò la possibilità di costruire l’autodromo nel Parco di Monza, non lontano da Milano e con esso abbastanza ben collegato. Per la realizzazione, e la gestione, dell’autodromo fu costituita, presso l’Automobile Club di Milano, la Società Incremento Automobilistico e Sport (S.I.A.S.), che esiste tuttora e continua a gestire l’autodromo.
Il progetto fu firmato dall’architetto Alfredo Rosselli e i lavori iniziarono il 15 maggio e furono ultimati in poco più di 3 mesi! Considerando che il lavoro allora veniva fatto quasi esclusivamente a mano, anche se furono impiegati 3.500 operai l’impresa fu eccezionale.
L’apertura ufficiale dell’autodromo avvenne il 3 settembre 1922.
La mostra comincia proprio con le fotografie delle prime gare e mostra con il cambiare degli anni le trasformazioni anche strutturali del circuito oltre che alle innovazioni tecnologiche che hanno trasformato le auto da corsa. Accanto alle foto storiche sarà allestita una sezione con una selezione delle più significative immagini del concorso fotografico che da 24 anni è organizzato dall’Associazione sportiva Amici dell’Autodromo e del Parco aperto a tutti gli appassionati che negli anni si sono contraddistinti per l’impegno e la smisurata passione a caccia di immagini e prospettive da riporre nell’archivio della propria memoria.
Inaugurazione sabato 21 marzo ore 18.00
Museo Flaminio Bertoni
via Valverde 2 - Varese
orari: giovedì, sabato e domenica 14.30-18.30 altri giorni su prenotazione