Diverse sedi
Bologna e Forli'

Human Rights Nights
dal 26/3/2009 al 4/4/2009
051 2194808
WEB
Segnalato da

Andrea Ravagnan



 
calendario eventi  :: 




26/3/2009

Human Rights Nights

Diverse sedi, Bologna e Forli'

Un festival di cinema, arte e musica dedicato ai diritti umani. Attraverso l'espressione artistica di registi, artisti e musicisti la manifestazione si pone come obiettivo la presentazione di diverse realta' della societa' contemporanea. Il festival apre con due importanti eventi: il convegno "Citta' plurali. Giovani migranti e contesti urbani" e l'incontro con Wislawa Szymborska , Premio Nobel per la letteratura 1996.


comunicato stampa

In-differenza
Human Rights Nights è un festival di cinema, arte e musica dedicato ai diritti umani. Attraverso l’espressione artistica di registi, artisti e musicisti il festival si pone come obiettivo la presentazione di diverse realtà della società contemporanea. La videocamera, il sound e la creatività sono gli strumenti attraverso i quali gli artisti dei diritti umani comunicano la loro visione sul mondo attuale ed esprimono la loro preoccupazione e rabbia sullo stato presente dell’umanità. Allo stesso tempo, l’arte e il cinema così come la musica permettono di sognare, di immaginare un mondo diverso, più bello, dove non ci siano abusi dei diritti umani, ma dove il diritto di ‘essere umano’ sia rispettato e protetto. Human Rights Nights, alla sua 9° edizione, ha scelto quest’anno in-differenza come tema centrale. Perchè nella nostra società contemporanea la diversità è ormai la normalità, e oggi sempre più la si vive nella vita di tutti i giorni: la realtà del presente è quella di una società plurale dove la diversità è un dato di fatto e di massa e non è più una realtà minoritaria. Però, la differenza - ossia la propria specificità culturale, religiosa, di orientamenti e di sensibilità - deve essere tutelata come una ricchezza per il confronto ed è un diritto umano da proteggere. Peraltro, una persona ha anche il diritto alla in-differenza: sia che uno sia Africano, Arabo, Asiatico, Europeo, Americano, che uno sia brutto o bello, o qualsiasi sia il proprio orientamento sessuale, la propria spiritualità o la propria espressione linguistica, o comunque la propria apparenza qualsiasi essa sia, una persona dovrebbe avere il diritto di camminare per la strada senza necessariamente essere sempre ‘guardato’, o sentirsi di dovere impersonare una performance della propria ‘diversità’. Infine, in-differenza perchè c’è un’estrema e pericolosa palese indifferenza e raffreddamento di sensibilità verso quelle che sono inaccettabili violenze - da guerre a discriminazioni razziste, da umiliazioni ad avidità estreme... ormai c’è una generale assuefazione e insensibilità rispetto agli orrori della società contemporanea.

Il festival apre con due importanti incontri: il convegno Città plurali. Giovani migranti e contesti urbani. Esperienze di ricerca curato dalla Cattedra di Antropologia del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e dai Dipartimenti Istituzione e Società, Uomo e Territorio dell’Università di Perugia, e l’incontro con Wislawa Szymborska , Premio Nobel per la letteratura 1996, organizzato dal Collegio Superiore dell’Università di Bologna. La città è spazio plurale, necessariamente migrante, fluido, meticcio, ma anche oggetto di progettualità e di politiche, di innovazione culturale e di forme di resistenza sociale. Il convegno Città plurali, riportando i risultati di una ricerca finanziata dal MUR, presenta le dinamiche di giovani e ‘seconde generazioni’ che abitano ed attraversano la città re-inventandone pratiche e rappresentazioni. La ricerca è coordinata da Matilde Callari Galli. Al convegno sarà presente anche Ralph Grillo, emerito professore in Antropologia di Sussex University, massimo esperto sul tema del pluralismo nei contesti urbani. In Aula Magna di Santa Lucia, Wislawa Szymborska leggerà alcune sue poesie e verrrà proiettata in anteprima mondiale un’intervista di Katarzyna Kolenda-Zaleska (TVN) a Woddy Allen, che parla della poetessa. La Szymborska, autrice di culto, sa affrontare temi proibiti quali l’amore, la morte e la vita in genere, trasformandoli in versi di colloquiale naturalezza e (ingannevole) semplicità. All’incontro, curato da Andrea Ceccherelli, professore di Letteratura Polacca dell’Università di Bologna, interverranno Jaroslaw Mikolajewski, poeta e direttore dell’Istituto Polacco di Roma e Michal Rusinek, docente dell’Università Jagellonica di Cracovia.

Human Rights Nights Film Festival inaugura con Tulpan di Sergei Dvortsevoy, film presentato a Cannes 2008 e pluripremiato a diversi festival internazionali, che racconta di una storia tragicomica nella steppa dell’Asia centrale. Film di chiusura è Africa Unite di Stephanie Black, regista dei primi anni di Human Rights Nights (nel 2003 era in programma con Life and Debt). Il film, girato in Addis Abeba in occasione del 60° compleanno di Bob Marley, è un’ispirazione per le giovani generazioni africane ad unirsi per il futuro del loro continente. Tra le anteprime e fiction presentate al festival: Below Sea Level di Gianfranco Rosi, Leone di Venezia 2008 per Orizzonti, sulla vita dei senza casa di Los Angeles che si sono addentrati nel deserto della California, a 40 mt sotto il livello del mare, per una speranza di tranquillità in una vita ai margini; Russia 88 di Pavel Bardin, già contestato docu-fiction sull’ascesa dei gruppi nazi-skin nella Russia contemporanea; Resolution 819 di Giacomo Battiato, premiato alla Festa di Roma 2008, un viaggio alla ricerca della verità e della giustizia a Srebrenica, luogo associato ai tragici eventi del genocidio serbo e alle immagini delle fosse comuni. The Hurt Locker di Kathrin Bigelow, premiato con Human Rights Film Network Award a Venezia 2008, è un intenso ritratto della vita di tutti i giorni tra la vita e la morte dei soldati che disinnescano le bombe in Iraq; Mar Nero di Federico Biondi, presentato in occasione di una serata rumena al festival, racconta l’amicizia tra l’anziana signora borghese Gemma e la sua badante rumena Angela, tra due generazioni e culture; Valzer con Bashir di Ari Folman, è l’esperienza raccontata da un ex-soldato israeliano degli orrori di una guerra assurda, nel contesto del massacro di Chabra e Shatila; Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee, è infine la storia di quattro soldati della Divisione Buffalo dell’esercito americano che combattono insieme ai partigiani durante la 2° Guerra Mondiale negli Appennini della Toscana.

La competizione Doc presenta10 documentari inediti da tutto il mondo ancora troppo poco diffusi nei canali della distribuzione del cinema, sebbene con un forte e importante messaggio per comprendere la contemporaneità dei diritti umani. Tra i titoli programmati al festival: Inside Buffalo di Fred Kudjo Kuwornu, regista Afro-bolognese, attore nel film di Spike Lee, che approfondisce la relazione tra i Buffalo Soldier e i partigiani italiani; I Bring What I Love di Chai Vasarhelyi racconta il viaggio di Youssou N’Dour tra Islam e la spiritualità baye fall in Senegal sino alla città sacra di Touba, durante la promozione delle musiche di Egypt; War on Democracy è un reportage del pluripremiato giornalista film-maker John Pilger sull’influenza degli Stati Uniti sulla politica e le scelte economiche del Medio Oriente e dell’America Latina; Democracy in Dakar di Ben Harson e Magee MacIlvaine insieme a Sling Shot Hip Hop di Jackie Reem Saloum, presentano le scene Hip Hop senegalese e arabo-israeliana come strumenti per resistere in situazioni di povertà e guerra e per esprimere una visione di pace e democrazia; Humillados y Offendidos di César Brie, Pablo Brie e Horacio Alvarez riporta gli attacchi razzisti verso i campesinos boliviani, sostenitori di Evo Morales da parte degli oppositori al governo.

La competizione Short presenta una variegata collezione di 12 cortometraggi, anche qui da tutto il mondo, con temi che variano dalla tratta umana - come Viko di Larjsa Kondracki sulla rete del traffico sessuale in Est Europa, Una Vida Mejor di Luis Fernandez Reneo sulla tragica avventura di tre bambini messicani nel deserto al confine tra Messico e Stati Uniti per passare il confine, o Mofetas di Inès Enciso, su due giovani clandestini che cercano di passare le frontiere attaccati sotto gli autocarri - alle morti bianche, come Portuale di Gregor Ferretti, un musical sulla morte di un ragazzo nel primo giorno del suo lavoro al porto di Ravenna; ai bambini soldato, come Alfred di Leonardo Guerra Seràgnoli; o bambini semplicemente poveri, come in Hungry God di Sukhada Gliokhale-Bhonde, che non mangiano, anche se i loro Dei ricevono tanto cibo come offerte divine, o non hanno le scarpe per andare a scuole, come i bambini Rom nella Repubblica Ceca in About the Shoes di Rozàlie Kohoutyovà...

In collaborazione con Gender Bender Festival, presentiamo due documentari, Jihad for Love di Parvez Sharma (in competizione) sulla relazione tra Islam e omosessualità e The Times of Harvey Milk, da cui è stato tratto il film Milk recentemente uscito con Sean Penn protagonista, sulla vita e la carriera politica del primo consigliere dichiaratamente gay, eletto a San Francisco e assassinato assieme al sindaco George Moscone nel 1978.
Il film sperimentale Life in the City di Abdoulaye Gaye, riconosciuto nel 2008 dal Premio Officina Cinema Sud Est istituito per incentivare la produzione di film di registi stranieri residenti in Italia, è uno sguardo sulla vita di tutti i giorni di uno straniero a Bologna senza documenti. Officina Cinema Sud-Est continua nel 2009 la promozione del cinema migrante attraverso il Premio Gianandrea Mutti, grazie ai contributi di Associazione Amici di Giana e BIM Distribuzione, che da quest’anno hanno abbracciato la visione del Premio, in memoria a Gianandrea Mutti che si è sempre prodigato per promuovere il cinema del Sud e dell’Est del mondo.

Come ogni anno, continua la collaborazione di Human Rights Nights con le organizzazioni non governative, come Amnesty International, che presenta i film Taxi on the Dark Side di Alex Gibney sulle torture a Abu Graib e Guantanamo, e Anna, 7 Years on the Frontline di Masha Novikova sulla giornalista russa Anna Politkovskaya uccisa davanti al suo appartamento nel 2006 a Mosca. Medici Senza Frontiere Italia presenta un inquietante reportage sulle condizioni igienico e sanitarie dei lavoratori stagionali, spesso immigrati clandestini, nelle campagne del Sud Italia, Una Stagione all’Inferno; UNICEF presenta il lavoro degli educatori di strada nella Repubblica Democratica del Congo, per recuperare i bambini di strada.
Tra le presentazioni fuori concorso, il film La Forza del Ricordo di Davide Masi e Graziano Cernoia, sul viaggio ad Auschwitz di studenti ed insegnanti per non dimenticare gli orrori dell’olocausto. Al viaggio partecipano ogni anno anche gli scrittori Carlo Luccarelli e Paolo Nori che saranno presenti alla proiezione, per raccontare la loro esperienza insieme ai registi e ai ragazzi delle scuole. Della serie Illegal and Wanted di Roberto Silvestri, i film sulla prostituzione Working Girls di Lizzie Borden e The Good Woman of Bangkok di Dennis O’Rourke offrono un contatto diretto con la quotidianità di un mestiere forzato e senza diritti. Mentre Lavoravo a Strada di Alessandra Marolla porta la questione più vicino a noi, attraverso un reportage sulla vita di prostitute da tutto il mondo, sui marciapiedi della nostra città, Bologna. Appena girato, il cortometraggio di Vito Palmieri, Se dobbiamo andare, andiamoci è uno sguardo sulle dinamiche nella classe 3°A della Scuola Media Mameli di San Giovanni in Persiceto, nella provincia di Bologna.
La diversità, di fatto normalità delle nostre scuole, è simbolicamente rappresentata dai ragazzi della partita di calcio Human Rights Nights against Racism Football Match , dove le squadre di quattro scuole, Fioravanti, Keynes, Rubbiani e la Comunità Pubblica dei Minori di Bologna si contenderanno la coppa Human Rights Nights against Racism 2009. Nel contesto dell’evento sportivo, a cui collaborano USACLI e Fair Trade offrendo porte, palloni e bandierine, parteciperanno anche le squadre di calcio informali del Parco 11 Settembre e dei Giardini Margherita, che forse più di tante altre esperienze rappresentano la realtà spontanea di un’integrazione vera nella città.

HRNs cafè è la location per eccellenza, al Cinema Lumière, dove si mescolano tutti questi frammenti: tra una birra e un caffè, un piatto di cous-cous o una prelibatezza rumena, una partita di briscola o una performance hip hop, la città di Bologna vive la sua nuova bolognesità, una umanità piena di potenzialità, che solo appena sono conosciute. Tay Ethnic Group ci aiuta quest’anno a nutrire non solo gli spiriti ma anche le energie dei nostri ospiti, insieme al Centro Sociale Anziani G. Costa, che offrono gli spazi delle loro cucine ai cuochi del mondo. Ma non solo, aprono le danze nella giornata finale della domenica, tra Filuzzi e R’n B in un metissage di suoni e di incontri. E insegnano la briscola ai nuovi bolognesi, che ancora non la conoscono, mentre raccontano zirudelle, cantano canzoni in bolognesi e ci nutrono con le crescentine. A Tay Ethnic Group e il Centro G. Costa siamo gratissimi per la loro disponibilità... e il loro cibo! Gli spazi del cafè, arredati grazie alla generosità di Freak Andò, offrono divani comodissimi per ‘polleggiarsi’, incontrare gli artisti e i registi del festival, e anche ascoltare le poesie e gli incontri che spontaneamente verranno ospitati negli ambiti delle serate. Un open mic attende le vostre grida o sussurri sui diritti umani, sia che queste siano poesie di Aimè Cesaire, o semplicemente informazioni sulle attività che come singoli o associazioni svolgete nella città.

E’ sempre nello spirito di una nuova Bologna, che si svolge l’appuntamento La spiritualità a Bologna, dove le comunità religiose e spirituali della città si incontrano per conoscersi e farsi conoscere: buddisti, cattolici, musulmani, baye fall, hindu e baha’i si confrontano sul tema, e insieme riflettono la pluralità di fedi e filosofie che arricchiscono la nostra società. A Bologna, si discute di Nuove Povertà alla Facoltà di Agraria con Andrea Segrè, Mariagrazia Contini e Don Nicoli, , all’ìAuditorium del DMS si immaginail Post-Futurismo con Franco Berardi Bifo. A Forlì, insieme a Romagna Acque e con i vari Dipartimenti e Facoltà del Polo Scientifico Didattico, si affrontano i temi dell’acqua, l’oro blu del futuro, della Russia contemporanea, e ancora, della povertà. Al Locomotiv Club, infine, un monologo di Simonetta Venturini, Gertrude, sulla presa di coscienza di una donna in punto di morte, ingannata anche da chi pensava la amasse...

Potrei continuare a descrivere i tanti altri eventi che sono presenti nel festival, o potrei cercare di immaginarmi le mille altre cose che nasceranno durante questi 10 giorni, ma forse la cosa più importante da scrivere qui ora è un immenso ringraziamento al magico staff di Human Rights Nights, e a tutti gli angeli e spiriti che ci aiutano ogni anno, quest’anno ancora di più, a fare i miracoli per far sì che il festival (r)esista... la crisi colpisce tutti... ma noi non vogliamo pensarci, facciamo finta di niente... e continuiamo a sognare!

Giulia Grassilli
Direttore Artistico Human Rights Nights

Human Rights Nights Arte inaugura con il vernissage dell’opera di Antonello Paladino, N’Diata. in Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio. Un nido gigante, su un letto di sassi da fiume, simbolicamente posizionato nel centro della città, suggerisce una rinascita, e la necessità di prendere tempo per ‘covare’ ciò che è prezioso. Questa è solo una delle tante opere che saranno presentate all’interno della mostra di arte contemporanea Humano , curata da Martina Agostini, che aprirà in due location, negli eleganti spazi de I Portici Hotel e nel Quarto Spazio del DMS alla Manifattura delle Arti. Alexandros Yiorkadjis, Dim Sampaio, Francesco Geronazzo, Juliana Gomez, Luigi Russo, Irene Maria Di Palma, Daniela Spagna Musso, Natasha Wilms e il già citato Antonello Paladino: 9 artisti di diversi background culturali ed esperienze di vita, che però sono accomunati dalla loro ricerca di un significato profondo attraverso opere non astratte ma fortemente organiche. Il cuore, il nido, i cervelli, il seme, un abbraccio, un corpo, un coniglio, un bimbo, una generazione di donne... volti multipli e voci sovrapposte... tutte le opere presentate esprimono un ritorno alla figura, alla materia, che porta a sentire una grande emozionalità verso un oggetto. La mostra di arte contemporanea Humano è in armonia con lo spirito del festival Human Rights Nights 2009 perchè esprime un senso di umanità e di profondità che ricerchiamo ed a cui aspiriamo. Attraverso la loro arte, gli artisti che hanno contribuito a questa bellissima e spontanea mostra, riflettono le aspirazioni sulla vita e la spiritualità che sembrano si siano perse ma che invece traspaiono dalle forme, le luci e le materie delle opere.
Nella sezione Arte, le immagini di Lorenzo Burlando della mostra fotografica (soprav)Vivere rispecchiano lo spirito di Human Rights Nights all’interno del festival stesso. Gli scatti visualmente riflettono i momenti più belli dell’edizione scorsa, tra le performance musicali dall’Africa e India al Vicolo Bolognetti, ai momenti di socialità nel Cortile della Cineteca durante il festival cinematografico. Imagi/Nation, la multi-galleria fotografica sparsa in diversi punti della città di Bologna, è un’idea di Laura Frasca e Giovanna Fiorentini che mettono a disposizione le loro immagini sul mondo per un evento benefit. Infine, l’opera della scultrice Nadia Burci, Senza fretta ma senza riposo (movimenti), è un invito alla pace, attraverso volti e figure che sembrano del passato ma che nella loro pluralità riflettono la globalità del presente.


Human Rights Nights Music, curata da Laye Gaye attraverso AfricanBamba, riflette la ricchezza creativa musicale della nostra società contemporanea – dalle percussioni mandeng di Les Amis d’Afrique, alle musiche Rumene e dai Balcani di Rumeno Fantastic, dal jazz di Teo Ciavarella e dei solisti dell’Alma Jazz Orchestra, al sound afrobeat blues di Flavour Beat, sino ai vocals reggae di Light Soljah. I concerti avranno luogo nei suggestivi spazi del Cortile del Cinema Lumière intercalandosi a cinema e altri eventi culturali e poetici di HRNs Cafè. Siamo particolarmente onorati della collaborazione dei più bravi Djs della città, Pier Tosi, Mongardino Posse, Hawanna Dj, Dj Black, e per il nostro party finale al Cassero, Dj Trix e Lugi, featuring Big Gora, giovane rapper emergente senegalese di Bologna. I B-Boys di Bologna saranno presenti con le loro performance hip hop sia al Cortile che al Cassero per la serata finale. Al Locomotiv, la serata Sogno, Utopia e Ritmo vuole esprimere il diritto alla felicità, insieme al gruppo manouche Minor Swing Quintet e a Lucio Morelli & Musicians, una serata curata da Mago. Come per la scorsa edizione, appuntamento a pranzo alla Linea durante il fine settimana e a La Scuderia gli altri giorni, in piazza Re Enzo e piazza Verdi, per assaggi del sound delle serate a Human Rights Nights. La musica non è solo un’espressione della forte pluralità creativa presente nella città ma facilita un’atmosfera che permette una interazione di tutti i frammenti della città, che si ritrovano per il festival nelle diverse locations del festival.

Luoghi del festival
Bologna
Cinema Lumière Via Azzo Gardino, 65
Auditorium / Quarto Spazio DMS Via Azzo Gardino 65/a
Palazzo d'Accursio Piazza Maggiore, 6
I Portici Hotel Bologna Via Indipendenza 69
HRNs Cafè Cortile Cinema Lumière
Locomotiv Club via Sebastiano Serlio 25/2
Cassero Via Don Minzoni 18
Caffè La Linea Piazza Re Enzo, 1
Scuderie Piazza Verdi
Mamolo Cafè Via San Mamolo 23
Libreria Lilliput Via Santo Stefano 91/a

Università di Bologna
Aula Magna di Santa Lucia Via Castiglione 36
Aula Magna Facoltà di Scienze della Formazione Via Filippo Re 6
Aula Magna Dipartimento di Chimica “G. Ciamician” via Selmi 2

Forlì
Aula Magna Corso Repubblica, 88
Aula Mazzini 1 Polo Scientifico-didattico Corso della Repubblica, 88
Aula Magna Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori via Oberdan 2
Cinema Saffi viale dell'Appennino 478
Cinema San Luigi via Nanni 12
Sala Polivalente Valverde via Valverde 15

Ingresso per programma:
Intero: 5 €
Ridotto: 3,50 €

Day Pass:
Intero: 8 €
FICC Membership Card (Obbligatoria): 2 €
Entrata gratuita a tutti gli altri appuntamenti del festival.

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