Personenaturacitta' e' una rassegna curata dal critico Roberto Mutti, che nell'arco di tempo che va da febbraio a maggio di quest'anno vuole presentare una serie di fotografi particolarmente significativi dal punto di vista dell'originalita' delle loro proposte.
PersonenaturacittÃ
Stefania Beretta- Luigi Erba
A cura di Roberto Mutti
La fotografia - soprattutto in questi ultimi anni - sembra aver conquistato sempre
maggiori consensi, mostrando il suo straordinario potere comunicativo a un pubblico
sempre più vasto.
Per questo motivo il Credito Valtellinese e il Comune di Sondrio hanno deciso di
inaugurare la stagione espositiva del 2002 con un'iniziativa fotografica di ampio
respiro. 'Riprese - personenaturacittà ' è, infatti, una rassegna curata dal critico
Roberto Mutti, che nell'arco di tempo che va da febbraio a maggio di quest'anno
vuole presentare una serie di fotografi particolarmente significativi dal punto di vista
dell'originalità delle loro proposte.
L'idea di fondo è quella di scegliere coppie di
autori che, da punti di vista differenti, hanno
affrontato tematiche simili e di presentarli in un
ideale parallelismo nelle sale della galleria del
Credito Valtellinese a Palazzo Sertoli e in quelle
del Museo di Storia e Arte di Palazzo Sassi de
Lavizzari. Il gioco di rimandi è esplicito ma
sottile e, di volta in volta, può evidenziare
analogie e differenze, le linee costanti come quelle divergenti.
La rassegna che ha aperto il 14 febbraio con Sergio Caminata a palazzo Sertoli e con i
fratelli Enzo e Raffaello Bassotto esposti a palazzo Sassi, prosegue il 7 marzo con un
nuovo appuntamento. Questa volta cambia il tema dell'indagine: non più ritratti di
persone, ma la natura. Filippo Maggia (a palazzo Sertoli) si presenta con una ricerca
sul cielo dominato dalla presenza della luna e una sul bosco stampata con viraggi
ottenuti da essenze naturali, e Tancredi Mangano (a palazzo Sassi) propone tre studi
che accostano fotogrammi astratti, intense visioni quasi ipnotiche del mare e un
lavoro concettuale sull'identificazione del corpo con la natura.
Il tema degli spazi urbani e quello del doppio
caratterizzano il terzo e ultimo appuntamento del 4
aprile. Stefania Beretta (a palazzo Sassi) espone un
ciclo di fotografie di città del mondo ognuna letta con
stile differente, intrecciandolo con le immagini di interni
di stanze da lei abitate, in un affascinante intrico dove il
dentro e il fuori assumono caratteri quasi metaforici. Luigi
Erba (a palazzo Sertoli) propone, invece, la sua
interpretazione del rapporto spaziale-temporale
giocando sapientemente con le sequenze, infrangendo
le regole che stabiliscono nette divisioni tra
fotogrammi, sovrapponendo immagini con la stessa logica con cui la dimensione
onirica si confonde con quella reale. La mostra chiude il 27 aprile.
Un catalogo edito dalle Edizioni Fondazione Credito Valtellinese, distribuito in galleria la
sera dell'inaugurazione, raccoglierà i lavori dei sei artisti presentati.
NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI
Stefania Beretta, fotografa indipendente dal 1979, è nata a Vacallo (Svizzera) nel
1957. Specializzata in fotografia di architettura e di oggetti d'arte, conduce in
parallelo una sua ricerca personale che le è valsa nel 1955 il Primo premio per la
fotografia della Società ticinese di belle arti. Nel 1994 soggiorna sei mesi alla Citè
internazionale des arts di Parigi grazie alla borsa di studio conferitale dalla SPSAS
(Società pittori, scultori e architetti svizzeri): nasce da quell'esperienza la
pubblicazione nel 1997 di Paris noir per le edizioni della rivista Pagine d'arte,
Lugano-Milano. Nel 1998 è invitata dal centro culturale Europos Parkas di Vilnius
(Lituania) per svolgervi un lavoro personale. Nello stesso anno riceve una borsa di
studio federale dalla Fondazione Gleyre (Svizzera). Dal 1980 effettua frequenti viaggi
in Europa, Asia e America. Città d'Europa, edito da CGA&P di Lugano nel 1998,
testimonia questo suo modo di essere. Nel 2000 la casa editrice Trans photographic
press di Parigi le pubblica il libro Rooms. Dal 1985 espone regolarmente in Svizzera e
Europa. Sue fotografie si trovano in numerose collezioni pubbliche (ad esempio la
Bibliothèque nazionale di Parigi e la Fondazione svizzera per la fotografia) e private.
Vive e lavora a Giubiasco (Svizzera).
Luigi Erba è nato a Lecco nel 1949. Il suo approccio alla fotografia risale agli anni
Settanta, quando si occupa del paesaggio alpino, che interpreta in chiave interiore e
fantastica. Negli anni Ottanta riconsidera l'esperienza concettuale attraverso una
lettura più lirica e individuale dei segni del territorio ('Concetti temporali', 'Sequenze
temporali'). Parallelamente avvia una riflessione sull'espressività del mezzo fotografico,
approfondendo le relazioni tra progetto e casualità , metodo ed emozione, reale ed
immaginario ('Interfotogrammi'). Ribalta il concetto di immagine unica, e lavora in
ripresa su spazio e tempo, utilizzando le due porzioni successive di pellicola.
Operazione che dagli inizi degli anni Novanta, applica alla ricerca sul territorio ('Un
luogo sull'altro'). Realizza così una fotografia in progress, sovrapponendo sullo stesso
rullino immagini di più luoghi. Ottiene un lavoro che fonde reale e immaginario,
casualità e progettualità , che impagina a polittico. Sue fotografie si trovano nella
collezione dell'Accademia Carrara di Bergamo, al Museo Ken Damy di Brescia, al Museo
d'Arte Moderna di Modena - collezione Fontana-, presso la collezione Camera Work di
Parma, alla Fondazione italiana per la fotografia di Torino, e alla Biblioteca nazionale di
Parigi,. Luigi Erba si occupa anche di storia della fotografia. Cura da quasi un decennio
la rubrica Flashback su Immagini Foto Pratica e ha pubblicato saggi sulla fotografia
milanese e sull'iconografia della cartolina.
Sergio Caminata
Nato a Milano nel 1955, dopo gli studi di fotografia all'Istituto Rizzoli, e un'iniziale
iscrizione alla facoltà di Architettura di Milano, Caminata decide di dedicarsi
esclusivamente alla fotografia. Assistente nel 1976 e poi, nel 1980, fotografo nel
campo della moda, collabora con alcune tra le più prestigiose riviste nazionali e
internazionali, Grazia, Amica, Anna, Gioia, Donna, Harper's Bazar, Elle, Cosmopolitan,
Madame Figarò, MarieClaire, Fur Sie, Freundin. A metà degli anni Ottanta in
collaborazione con il centro 'Il Diaframma' di Milano, presenta la fotogalleria Stilisti in
primo piano. Nei primi anni Novanta inizia una serie di viaggi in Africa. Motta pubblica il
volume Himba e molte delle fotografie scattate nel Continente nero vengono utilizzate
dalla Feltrinelli per copertine di romanzi.
Enzo e Raffaello Bassotto
Nati a Verona, rispettivamente nel 1938 e nel 1946, i fratelli Enzo e Raffaello Bassotto
iniziano la loro attività comune alla fine degli anni Settanta. Dal 1980, dopo aver
costituito l'Archivio Fotografico del Comune di Verona, pur continuando la
collaborazione con vari periodici e quotidiani italiani e stranieri, si dedicano
prevalentemente alla realizzazione di libri fotografici e di mostre personali in spazi
pubblici e privati in Italia e all'estero. Nel loro lavoro alternano l'indagine di carattere
socio-letterario alla rilettura del paesaggio, soprattutto urbano. In questo ambito
collaborano al programma di documentazione del territorio Archivio dello Spazio,
organizzato dal progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano. Nel
1995 sono invitati alla Biennale di Venezia nell'ambito della mostra L'io e il suo doppio,
al Padiglione Italia. Da alcuni anni collaborano con il Centro Internazionale di fotografia
Scavi Scaligeri di Verona, curando mostre e contribuendo alla costituzione del Centro
di documentazione fotografica. Molte loro fotografie sono conservate presso collezioni
museali pubbliche e private in Italia e all'estero.
Filippo Maggia
(Biella, 1960) è dal 1993 curatore per la fotografia presso la Galleria Civica di Modena,
e dal 1999 ricopre il medesimo incarico per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
per l'Arte di Torino. Dal 1996 è curatore della Collezione Malerba, e dal 1998 dirige la
collana 'Fotografia come Linguaggio' per la casa editrice Baldini&Castoldi. Insegna
Storia della fotografia contemporanea e Progettazione presso l'Istituto Europeo di
Design di Torino, ed è stato invitato come guest curator per la fotografia al centro
per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 2000 e 2001. Dal gennaio 2001 fa
parte del Comitato Scientifico della Galleria nazionale d'Arte Moderna di Bologna e dal
maggio del medesimo anno conduce 'Talking Pictures', un programma dedicato alla
fotografia contemporanea per la RAI, Radiotre-Suite.
Tancredi Mangano
Nato a Lisieux (Francia) nel 1969, vive e lavora a Milano.
Dal 1988 al 1992 frequenta il corso di tecniche pittoriche presso la Scuola Superiore
d'Arte del castello Sforzesco di Milano, specializzandosi in incisione.
Dal 1990 al 1992 frequenta il corso di fotografia professionale presso l'Istituto
Riccardo Bauer (ex Umanitaria) di Milano. Nel 1992 è assistente di Antonia Mulas.
Nel 1993 collabora insieme a Francesco Radino, Gianpietro Agostini e Mario Mulas al
progetto editoriale 'Milano illuminata' dell'AEM. L'anno dopo partecipa, con il gruppo
'Scema la luce', al progetto dei Beni Architettonici e Ambientali della provincia di
Milano. Collabora con l'Archivio della comunicazione e dell'immagine per l'Etnologia e la
Storia Sociale della regione Lombardia.
Nel 1995 partecipa con Gianpietro Agostini, Filippo Maggia e Natale Zoppis al progetto
editoriale 'Impiantistica rivelata' commissionato dall'AICARR (Associazione italiana
condizionamento dell'aria, riscaldamento, refrigerazione) esponendo alla galleria EOS
Arte contemporanea di Milano. Tra le sue mostre più importanti le personali Contact
alla galleria Cons Arc di Chiasso nel 1996, Epithélial alla galleria Dryphoto di Prato nel
1998, In superficie sempre alla galleria Dryphoto nel 2000. Importanti le collettive:
Percorsi alla galleria Otto contemporanea di Bologna, Corto circuito, progetto CEE -
selezione italiana curata da Filippo Maggia tra Oulu-Finlandia, Madrid e Modena, e Da
Guarene all'Etna tra Taormina, Modena, Milano e Venezia
Orario:
lunedì-venerdì, ore 10 - 12.30, 15 - 19
sabato, ore 10 - 12
Chiusi domenica e festivi, ingresso libero
Catalogo:
Edizioni Fondazione Credito Valtellinese
Per informazioni al pubblico:
Galleria Credito Valtellinese, tel. 02/48008015,
0342/522738
Ufficio Stampa:
Elisabetta Mossinelli, tel. 02/48008015, fax
02/4814269
Sedi:
Sondrio, Galleria Credito Valtellinese, Palazzo Sertoli
Sondrio, Museo di Storia e Arte - Palazzo Sassi de'
Lavizzari