Galleria Credito Valtellinese - Palazzo Sertoli
Sondrio
piazza Quadrivio, 8
0342 522738
WEB
Riprese
dal 4/4/2002 al 27/4/2002
WEB
Segnalato da

Galleria Credito Valtellinese




 
calendario eventi  :: 




4/4/2002

Riprese

Galleria Credito Valtellinese - Palazzo Sertoli, Sondrio

Personenaturacitta' e' una rassegna curata dal critico Roberto Mutti, che nell'arco di tempo che va da febbraio a maggio di quest'anno vuole presentare una serie di fotografi particolarmente significativi dal punto di vista dell'originalita' delle loro proposte.


comunicato stampa

Personenaturacittà
Stefania Beretta- Luigi Erba

A cura di Roberto Mutti

La fotografia - soprattutto in questi ultimi anni - sembra aver conquistato sempre maggiori consensi, mostrando il suo straordinario potere comunicativo a un pubblico sempre più vasto.

Per questo motivo il Credito Valtellinese e il Comune di Sondrio hanno deciso di inaugurare la stagione espositiva del 2002 con un'iniziativa fotografica di ampio respiro. 'Riprese - personenaturacittà' è, infatti, una rassegna curata dal critico Roberto Mutti, che nell'arco di tempo che va da febbraio a maggio di quest'anno vuole presentare una serie di fotografi particolarmente significativi dal punto di vista dell'originalità delle loro proposte.

L'idea di fondo è quella di scegliere coppie di autori che, da punti di vista differenti, hanno affrontato tematiche simili e di presentarli in un ideale parallelismo nelle sale della galleria del Credito Valtellinese a Palazzo Sertoli e in quelle del Museo di Storia e Arte di Palazzo Sassi de Lavizzari. Il gioco di rimandi è esplicito ma sottile e, di volta in volta, può evidenziare analogie e differenze, le linee costanti come quelle divergenti.

La rassegna che ha aperto il 14 febbraio con Sergio Caminata a palazzo Sertoli e con i fratelli Enzo e Raffaello Bassotto esposti a palazzo Sassi, prosegue il 7 marzo con un nuovo appuntamento. Questa volta cambia il tema dell'indagine: non più ritratti di persone, ma la natura. Filippo Maggia (a palazzo Sertoli) si presenta con una ricerca sul cielo dominato dalla presenza della luna e una sul bosco stampata con viraggi ottenuti da essenze naturali, e Tancredi Mangano (a palazzo Sassi) propone tre studi che accostano fotogrammi astratti, intense visioni quasi ipnotiche del mare e un lavoro concettuale sull'identificazione del corpo con la natura.

Il tema degli spazi urbani e quello del doppio caratterizzano il terzo e ultimo appuntamento del 4 aprile. Stefania Beretta (a palazzo Sassi) espone un ciclo di fotografie di città del mondo ognuna letta con stile differente, intrecciandolo con le immagini di interni di stanze da lei abitate, in un affascinante intrico dove il dentro e il fuori assumono caratteri quasi metaforici. Luigi Erba (a palazzo Sertoli) propone, invece, la sua interpretazione del rapporto spaziale-temporale giocando sapientemente con le sequenze, infrangendo le regole che stabiliscono nette divisioni tra fotogrammi, sovrapponendo immagini con la stessa logica con cui la dimensione onirica si confonde con quella reale. La mostra chiude il 27 aprile.

Un catalogo edito dalle Edizioni Fondazione Credito Valtellinese, distribuito in galleria la sera dell'inaugurazione, raccoglierà i lavori dei sei artisti presentati.

NOTE BIOGRAFICHE DEGLI AUTORI
Stefania Beretta, fotografa indipendente dal 1979, è nata a Vacallo (Svizzera) nel 1957. Specializzata in fotografia di architettura e di oggetti d'arte, conduce in parallelo una sua ricerca personale che le è valsa nel 1955 il Primo premio per la fotografia della Società ticinese di belle arti. Nel 1994 soggiorna sei mesi alla Citè internazionale des arts di Parigi grazie alla borsa di studio conferitale dalla SPSAS (Società pittori, scultori e architetti svizzeri): nasce da quell'esperienza la pubblicazione nel 1997 di Paris noir per le edizioni della rivista Pagine d'arte, Lugano-Milano. Nel 1998 è invitata dal centro culturale Europos Parkas di Vilnius (Lituania) per svolgervi un lavoro personale. Nello stesso anno riceve una borsa di studio federale dalla Fondazione Gleyre (Svizzera). Dal 1980 effettua frequenti viaggi in Europa, Asia e America. Città d'Europa, edito da CGA&P di Lugano nel 1998, testimonia questo suo modo di essere. Nel 2000 la casa editrice Trans photographic press di Parigi le pubblica il libro Rooms. Dal 1985 espone regolarmente in Svizzera e Europa. Sue fotografie si trovano in numerose collezioni pubbliche (ad esempio la Bibliothèque nazionale di Parigi e la Fondazione svizzera per la fotografia) e private. Vive e lavora a Giubiasco (Svizzera).

Luigi Erba è nato a Lecco nel 1949. Il suo approccio alla fotografia risale agli anni Settanta, quando si occupa del paesaggio alpino, che interpreta in chiave interiore e fantastica. Negli anni Ottanta riconsidera l'esperienza concettuale attraverso una lettura più lirica e individuale dei segni del territorio ('Concetti temporali', 'Sequenze temporali'). Parallelamente avvia una riflessione sull'espressività del mezzo fotografico, approfondendo le relazioni tra progetto e casualità, metodo ed emozione, reale ed immaginario ('Interfotogrammi'). Ribalta il concetto di immagine unica, e lavora in ripresa su spazio e tempo, utilizzando le due porzioni successive di pellicola. Operazione che dagli inizi degli anni Novanta, applica alla ricerca sul territorio ('Un luogo sull'altro'). Realizza così una fotografia in progress, sovrapponendo sullo stesso rullino immagini di più luoghi. Ottiene un lavoro che fonde reale e immaginario, casualità e progettualità, che impagina a polittico. Sue fotografie si trovano nella collezione dell'Accademia Carrara di Bergamo, al Museo Ken Damy di Brescia, al Museo d'Arte Moderna di Modena - collezione Fontana-, presso la collezione Camera Work di Parma, alla Fondazione italiana per la fotografia di Torino, e alla Biblioteca nazionale di Parigi,. Luigi Erba si occupa anche di storia della fotografia. Cura da quasi un decennio la rubrica Flashback su Immagini Foto Pratica e ha pubblicato saggi sulla fotografia milanese e sull'iconografia della cartolina.

Sergio Caminata
Nato a Milano nel 1955, dopo gli studi di fotografia all'Istituto Rizzoli, e un'iniziale iscrizione alla facoltà di Architettura di Milano, Caminata decide di dedicarsi esclusivamente alla fotografia. Assistente nel 1976 e poi, nel 1980, fotografo nel campo della moda, collabora con alcune tra le più prestigiose riviste nazionali e internazionali, Grazia, Amica, Anna, Gioia, Donna, Harper's Bazar, Elle, Cosmopolitan, Madame Figarò, MarieClaire, Fur Sie, Freundin. A metà degli anni Ottanta in collaborazione con il centro 'Il Diaframma' di Milano, presenta la fotogalleria Stilisti in primo piano. Nei primi anni Novanta inizia una serie di viaggi in Africa. Motta pubblica il volume Himba e molte delle fotografie scattate nel Continente nero vengono utilizzate dalla Feltrinelli per copertine di romanzi.

Enzo e Raffaello Bassotto
Nati a Verona, rispettivamente nel 1938 e nel 1946, i fratelli Enzo e Raffaello Bassotto iniziano la loro attività comune alla fine degli anni Settanta. Dal 1980, dopo aver costituito l'Archivio Fotografico del Comune di Verona, pur continuando la collaborazione con vari periodici e quotidiani italiani e stranieri, si dedicano prevalentemente alla realizzazione di libri fotografici e di mostre personali in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero. Nel loro lavoro alternano l'indagine di carattere socio-letterario alla rilettura del paesaggio, soprattutto urbano. In questo ambito collaborano al programma di documentazione del territorio Archivio dello Spazio, organizzato dal progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano. Nel 1995 sono invitati alla Biennale di Venezia nell'ambito della mostra L'io e il suo doppio, al Padiglione Italia. Da alcuni anni collaborano con il Centro Internazionale di fotografia Scavi Scaligeri di Verona, curando mostre e contribuendo alla costituzione del Centro di documentazione fotografica. Molte loro fotografie sono conservate presso collezioni museali pubbliche e private in Italia e all'estero.

Filippo Maggia
(Biella, 1960) è dal 1993 curatore per la fotografia presso la Galleria Civica di Modena, e dal 1999 ricopre il medesimo incarico per la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l'Arte di Torino. Dal 1996 è curatore della Collezione Malerba, e dal 1998 dirige la collana 'Fotografia come Linguaggio' per la casa editrice Baldini&Castoldi. Insegna Storia della fotografia contemporanea e Progettazione presso l'Istituto Europeo di Design di Torino, ed è stato invitato come guest curator per la fotografia al centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 2000 e 2001. Dal gennaio 2001 fa parte del Comitato Scientifico della Galleria nazionale d'Arte Moderna di Bologna e dal maggio del medesimo anno conduce 'Talking Pictures', un programma dedicato alla fotografia contemporanea per la RAI, Radiotre-Suite.

Tancredi Mangano
Nato a Lisieux (Francia) nel 1969, vive e lavora a Milano. Dal 1988 al 1992 frequenta il corso di tecniche pittoriche presso la Scuola Superiore d'Arte del castello Sforzesco di Milano, specializzandosi in incisione. Dal 1990 al 1992 frequenta il corso di fotografia professionale presso l'Istituto Riccardo Bauer (ex Umanitaria) di Milano. Nel 1992 è assistente di Antonia Mulas. Nel 1993 collabora insieme a Francesco Radino, Gianpietro Agostini e Mario Mulas al progetto editoriale 'Milano illuminata' dell'AEM. L'anno dopo partecipa, con il gruppo 'Scema la luce', al progetto dei Beni Architettonici e Ambientali della provincia di Milano. Collabora con l'Archivio della comunicazione e dell'immagine per l'Etnologia e la Storia Sociale della regione Lombardia.
Nel 1995 partecipa con Gianpietro Agostini, Filippo Maggia e Natale Zoppis al progetto editoriale 'Impiantistica rivelata' commissionato dall'AICARR (Associazione italiana condizionamento dell'aria, riscaldamento, refrigerazione) esponendo alla galleria EOS Arte contemporanea di Milano. Tra le sue mostre più importanti le personali Contact alla galleria Cons Arc di Chiasso nel 1996, Epithélial alla galleria Dryphoto di Prato nel 1998, In superficie sempre alla galleria Dryphoto nel 2000. Importanti le collettive: Percorsi alla galleria Otto contemporanea di Bologna, Corto circuito, progetto CEE - selezione italiana curata da Filippo Maggia tra Oulu-Finlandia, Madrid e Modena, e Da Guarene all'Etna tra Taormina, Modena, Milano e Venezia

Orario:
lunedì-venerdì, ore 10 - 12.30, 15 - 19
sabato, ore 10 - 12
Chiusi domenica e festivi, ingresso libero

Catalogo:
Edizioni Fondazione Credito Valtellinese

Per informazioni al pubblico:
Galleria Credito Valtellinese, tel. 02/48008015, 0342/522738

Ufficio Stampa:
Elisabetta Mossinelli, tel. 02/48008015, fax 02/4814269

Sedi:
Sondrio, Galleria Credito Valtellinese, Palazzo Sertoli Sondrio, Museo di Storia e Arte - Palazzo Sassi de' Lavizzari

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