Ufficio Stampa Giunta regionale
In mostra 86 scatti tutti dedicati ai principali incroci che intersecano la Via Emilia: sia da Nord che da Sud. Nella visione dell'autore infatti l'Emilia-Romagna e' un luogo di contaminazioni. Un territorio di incontri, confronti, scambi, relazioni e conoscenze. Un luogo simbolico della modernita'. Le fotografie di Migliori offrono la visione di una strada che e' un luogo in continua trasformazione, un luogo di relazioni, di incroci, di contaminazioni e attraversamenti, un luogo vivo che porta a far incontrare le persone.
Una strada che apre le porte dell’Oriente? E’ la “via Emilia”, strada antica e monumentale che copre 252 km tra Rimini e Piacenza. La costruirono gli antichi i romani per collegare il Mare Adriatico - dove ora si affacciano nuovi paesi membri dell’Unione europea o in procinto di diventarlo – con il cuore dell’Italia dove industria e cultura sanno vivere fianco a fianco. Da duemila anni l’antica strada attraversa in longitudine l’intero territorio della regione Emilia – Romagna tanto da averne disegnato il profilo geografico.
Questa strada italiana verra’ ora onorata a Copenaghen con la mostra del fotografo Nino Migliori a partire dal 2 Aprile al 28 maggio 2009 nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura. La via Emilia rappresenta ancora oggi il corpo vivo e pulsante della vita economica e sociale della regione, immortalata più volte nel corso degli anni in film e documentari e negli scritti di viaggiatori e scrittori quali Wolfang Goethe, Charles Dickens e Lord Byron.
Voluta dal console Marco Emilio Lepido nel 187 a. C. , da duemila anni la Via Emilia attraversa in longitudine l’intero territorio della regione Emilia – Romagna tanto da averne disegnato il profilo geografico. Costruita con una precisa connotazione politico militare ha assunto, nel corso del tempo, una funzione d’uso civile e soprattutto commerciale, diventando un pezzo di storia a cielo aperto sulla quale si affacciano otto delle dieci città capoluogo.
Nasce dall’Arco di Augusto a Rimini e arriva a Piacenza collegandosi con l’antico asse che da Genova portava ad Aquileia e si snoda in Toscana tramite la Flaminia minor.
Le fotografie di Migliori offrono la visione di “una strada che è un luogo in continua trasformazione e come tale – afferma l’autore - imprevedibile, cioè irrazionale, che sfugge per sua natura a qualsiasi approccio meramente interpretativo”. Ma anche “un luogo di relazioni, cioè di incroci, di contaminazioni e attraversamenti, un luogo vivo che porta a far incontrare le persone”. Persone ora sempre piu’ variegate come variegato sta diventando il volto dell’Europa. Ecco, dunque, il senso di questi scatti ottenuti con due macchine fotografiche contrapposte: una orientata in avanti e sulla quale il fotografo seleziona l’immagine ritratta. La seconda di spalle, non governata dall’autore, per registrare gli effetti del pulsare di vita propria di una strada come la via Emilia.
Ottantasei scatti (fronte/retro, razionale/ irrazionale) tutti dedicati ai principali incroci che la intersecano: sia da Nord che da Sud.
Nella visione dell’autore infatti l’Emilia–Romagna è un luogo di “contaminazioni”. Un territorio di incontri, confronti, scambi, relazioni e conoscenze. Un luogo simbolico della modernità. Da qui il titolo: “CROSSROADS – la via Emilia, Passaggi & Topografie”.
Le strade costituiscono un importante veicolo di diffusione della civiltà: strade terrestri, marittime, aeree o tecnologiche sono tutte luoghi di trasmissione di cultura e di conoscenza. E questa strada che ha visto marciare gli eserciti romani alla conquista dell’Oriente diventa oggi il punto di fusione tra culture diverse.
L’iniziativa è della Regione Emilia-Romagna che nel 2006 ha curato in patria una esposizione di 86 scorci della Via Emilia di Nino Migliori, tenuta presso l’Istituzione Galleria d’Arte Moderna. Dopo il successo della mostra, la Regione ha portato la Via Emilia all’attenzione del palcoscenico internazionale toccando Bruxelles (2007 Parc du Cinquantenaire- Museo dell’Automobile), Madrid( 2008 Photoespana), e infine Copenaghen (2009 Istituto Italiano di Cultura).
Per informazioni rivolgersi a: Agenzia Informazioni e Ufficio Stampa Giunta regionale
viale Aldo Moro, 52 40127 Bologna- tel. 051 6395640
mail: stampaseg@regione.emilia-romagna.it
Inaugurazione 2 Aprile 2009 alle ore 19
Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen
via GjǾrlingsvej, 11 2900 Hellerup
Orario di apertura:
lunedì - martedì 9-17
mercoledì - giovedì 9-16
venerdì 9 -15