Palazzo Lanfranchi
Matera
piazza Pascoli
0835 256262 FAX 0835 256262

Nino Tricarico
dal 1/4/2009 al 29/4/2009
9-13 - 15.30-19, chiuso lunedi'
0835 256262 FAX 0835 256262

Segnalato da

Michele Saponaro



approfondimenti

Nino Tricarico



 
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1/4/2009

Nino Tricarico

Palazzo Lanfranchi, Matera

Infinito bianco. Esposte circa 40 opere, riferite agli ultimi anni della produzione dell'artista. "Qui il linguaggio sembra aspirare a una sorta di assolutizzazione, attraverso la riduzione all'essenza della scrittura segnica di superficie, che tende a perdere la sua connotazione nervosa e sensibile per darsi maggiormente come struttura spaziale."


comunicato stampa

Nell’ambito delle iniziative culturali promosse dal Comune di Matera, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantopologici della Basilicata e l’egida della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, Giovedì 2 aprile 2009, alle ore 18.00, nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi, sarà inaugurata la mostra di Nino Tricarico Infinito bianco. Interverranno: Emilio Nicola Buccico (Sindaco della Città di Matera), Alfredo Giacomazzi (Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata), Salvatore Abita (Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnodemoantropologici della Basilicata), Mariadelaide Cuozzo (Docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi della Basilicata). Sarà presente l’Artista.

Sono state esposte circa quaranta opere, riferite agli ultimi anni della produzione artistica di Nino Tricarico.
Scrive la Cuozzo nel suo saggio critico pubblicato in catalogo: «L’arricchimento formale raggiunge un vertice con il ciclo Infinito Bianco, che segna una tappa ulteriore nel processo astrattivo di Tricarico. Qui il linguaggio sembra aspirare a una sorta di assolutizzazione, attraverso la riduzione all’essenza della scrittura segnica di superficie, che tende a perdere la sua connotazione nervosa e sensibile per darsi maggiormente come struttura spaziale. La capacità dell’artista di suggerire più piani attraverso il colore e il segno in un linguaggio a - prospettico, si raffina al punto da raggiungere il virtuosismo. Tale linguaggio “multiplanare” è fatto di campiture cromatiche avvolgenti, di aperture luminose di varia conformazione, di segni incisi sul fondo di preparazione o tracciati in superficie, di impronte e concrezioni sovrapposte al corpo del colore. Le aperture, rese con varie gradazioni di bianchi - dal bianco opaco della preparazione di fondo che viene lasciata affiorare, al bianco di zinco e al bianco sintetico, il più luminoso - si presentano come “finestre” verticali (un’evoluzione degli elementi verticali presenti in Solitudine), come fiocchi o punti “stellari”, oppure sottoforma di fasci e tagli netti di luce, dritti come spade, che interrompono subitaneamente e con forza l’orditura complessa della superficie, nella quale convivono livelli di profondità - dati da velature trasparenti sovrapposte - e livelli segnici affioranti. Veicolo di questa sontuosa polifonia formale è una tecnica ormai affinatissima, frutto di continue sperimentazioni tese a individuare di volta in volta gli strumenti più idonei al raggiungimento dell’intento espressivo".

"La personale di Nino Tricarico nel quadro dell’attività culturale ed artistica promossa dall’Amministrazione Comunale di Matera - scrive il Sindaco Emilio Nicola Buccico - è il riconoscimento doveroso ad un artista della nostra terra, gemmato dalla generosa commistione delle materne zolle aviglianesi e delle orazione radici paterne. Nino Tricarico, nel fascino discreto che si respira tra le architetture sobrie di Palazzo Lanfranchi, propone questa straordinaria metafora della staccionata sulla quale cala la mano sapiente di chi - padroneggiando spatola e pennello - segmenta ed illumina i nostri orizzonti. Le staccionate segnano il confine ideale di un ricercato e profondo luogo dell’anima: atmosfere e respiri ci avvolgono nei blu, nei rossi e nei gialli attraversati da fulmini di luce che si aprono, oltre la siepe (la miracolosa staccionata!) verso l’infinito. E non cercate parentele e legami: Nino Tricarico è egli stesso l’anima nuda che dialoga con l’infinito e l’eternità spiata tra i bagliori di colori e di prospettive che ci aiutano a penetrare profondità e misteri. E in una terra adusa al lamento, ancora soffusa di levismo, di padri scuri e mamme grasse, le staccionate non sono né un confine né un traguardo, ma segni ideali per andare oltre, scavare, capire, interpretare. E l’anima si trasferisce così nei colori e nelle asimmetriche geometrie di Nino Tricarico".

La mostra rimarrà aperta fino al 30 aprile 2009, ricadendo, in questo modo, nella XI Settima della Cultura del MiBAC, caratterizzata quest’anno da una serie di qualificatissime iniziative culturali che vedranno coinvolti diversi Enti e Istituzioni presenti sul territorio.
E’ possibile visitate la mostra tutti i giorni, compreso i festivi, con i seguenti orari di apertura: ore 9.00 – 13.00 / 15.30 – 19.00.
Ingresso libero. Chiuso il Lunedì.

Ufficio Stampa Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
Tel +39.0835.256248 / Fax +39. 0835.256246
E-mail: ufficiostampa.artimatera@beniculturali.it

Inaugurazione Giovedì 2 aprile 2009, ore 18

Palazzo Lanfranchi
piazza Pascoli - Matera
Orari di apertura: 9.00 – 13.00 / 15.30 – 19.00 Chiuso lunedì
Ingresso libero

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