Giuseppe Chiari ha dato un contributo incisivo agli sviluppi della musica e delle arti visive della seconda meta' del XX sec. Per l'occasione Gino Di Maggio fornisce anticipazioni dalla monografia sull'artista di imminente pubblicazione. Il progetto espositivo di Aurelio Andrighetto comprende invece diversi lavori dell'artista, mentre Gino Gianuizzi presenta i documenti della serata-omaggio per Giuseppe Chiari realizzata a Bologna nel 1997.
Giuseppe Chiari ha dato un contributo incisivo ed essenziale agli sviluppi
della musica di ricerca e delle arti visive della seconda metà del XX
secolo. Chiari, muovendo da un complesso background musicale ha inteso
riportare il perimetro della musica colta a contatto con il flusso della
vita e della quotidianità nei suoi molteplici aspetti, talvolta
contradditori, operando trasversalmente ai media d’esperssione artistica
(performance, scrittura, concerti, danza libera, video). Egli proclama che
«l’arte è facile» e che «tutta la musica è uguale», interrogando l’intero
sistema musicale e il concetto stesso di creazione artistica. Per Chiari
l’immaginazione è completamente libera e svincolata dalle norme della
struttura, sia essa musicale che sociale.
Nella sede di ARRIVI Gino Di
Maggio fornisce anticipazioni dal suo libro monografico sull’artista di
imminente pubblicazione. Il progetto espositivo di Aurelio Andrighetto (con
collaborazione e courtesy di G. Denti) comprende invece *Quit Classic Music*,
una delle frasi esortative inviate via fax da Chiari, nel corso della
performance *Riproduzione Istantanea, *alcuni cruciverba, dedicati alla
gallerista genovese Rosa Leonardi (presentati assieme ad un «autoritratto»
della stessa), e immagini dallo studio di Turi Simeti (cfr. immagine
allegata, foto E. Cattaneo).
Gino Gianuizzi presenta materiale documentativo
della «serata-omaggio per Giuseppe Chiari» realizzata a Bologna dalla
galleria neon il 13 febbraio 1997, in collaborazione con «il manifesto
ultrasuoni» e con il Conservatorio di Musica G.B.Martini, e con il
contribuito di: Tommaso Tozzi, Gisella Frontero, Albert Mayr, Francesca
Storai, Rosa Leonardi, Enrico Pedrini, Giancarlo Cardini, Daniele Lombardi,
Davide Mosconi, Carlo Nati; la serata sarà quindi documentata dalla pagina
de «il manifesto ultrasuoni», da alcuni esemplari di un piccolo opuscolo
fotocopiato che raccoglie alcuni testi e da altro materiale audiovisivo. In
mostra nella sede di ARRIVI sono inoltre alcune tra le più significative
opere dell’artista.
Inaugurazione Sabato 18 Aprile, ore 18
AR.RI.VI. - Archivio Ricerca Visiva associazione culturale
via Botticelli 8/a - 20133 Milano
dal mercoledì al sabato dalle 15,30 alle 19,30
ingresso libero