Punto di approdo di un lavoro che l'attore-regista ha condotto su Shakespeare nel corso di sette anni, lo spettacolo riassume le linee di una ricerca ampia e approfondita, sviluppata attraverso laboratori, incontri, video e spettacoli dedicati a parti o aspetti dell'opera, che sembra costituire per Morganti una sorta di 'ossessione'.
Claudio Morganti
di William Shakespeare
traduzione, elaborazione e regia Claudio Morganti
costumi Ursula Patzak
luci Simone Fini
con Claudio Morganti, Stefano Jotti, Corrado Mura, Silvia Guidi, Francesco
Rossetti, Boris Vecchio, Angela Malfitano, Marco Cavicchioli, Giuseppe
Battiston, Roberto Rustioni, Novella Livi, Francesco Pennacchia, Elena
Bucci, Gaetano Colella, Sergio Licatolosi, Annig Raimondi, Marco Sgrosso
produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Teatro di Roma, La
Biennale di Venezia, Esecutivi per lo spettacolo
Dopo il successo riscosso, arriva a Milano, al CRT Teatro dell'Arte, dal 9
al 14 aprile, il Riccardo III di Claudio Morganti.
Punto di approdo di un lavoro che l'attore-regista ha condotto su
Shakespeare nel corso di sette anni, lo spettacolo riassume le linee di una
ricerca ampia e approfondita, sviluppata attraverso laboratori, incontri,
video e spettacoli dedicati a parti o aspetti dell'opera, che sembra
costituire per Morganti una sorta di 'ossessione'. Un percorso che ha
toccato le tappe intermedie della lettura del Giulio Cesare, degli studi sui
personaggi di Otello, Prospero e Lear presentati nello spettacolo Tempeste,
e di vari stadi di analisi del Riccardo III, dal primo studio sul testo,
agli approfondimenti sulla scena del consiglio e sulle figure femminili
presenti nel Riccardo.
Con questa sua personalissima elaborazione, Claudio Morganti si è immerso
nel personaggio di Riccardo attraversandolo, analizzandolo e leggendone
istinti e reazioni. Il risultato di questa immersione in un mondo di delitti
e crudeltà è un Riccardo III autoironico, che compie il male quasi con
leggerezza, consapevole della futilità dell'ambizione e del potere.
Un'interpretazione che dona umanità e concretezza a questa celeberrima
figura, che, oltre che nelle parole di Shakespeare, riesce finalmente a
vivere anche sulla scena.
Si ha la sensazione di vedere per la prima volta con addosso facce reali,
convertiti in figure umane, caratteristiche concrete, quei personaggi che
spesso - in questi drammi storici - sembrano solo nomi, resi quasi informi e
tutti uguali da una recitazione accademica, tradizionale.
La Nazione
E' bravo anche nel mostrare come tutto e tutti, in questo dramma, siano
della stessa pasta di Riccardo, che li sovrasta per intelligenza e dunque
pur rappresentando la Negatività proprio per questo non è un personaggio
negativo. In un certo senso, egli è anche un eroe.
Luca Doninelli, Avvenire
Morganti, col suo confabulare piano, il suo frequente concedersi all'ilaritÃ
come strumento di morte, e quindi di gioco, è in questo senso un attore
consumato
Enrico Groppali, Il Giornale
Morganti nelle vesti di Riccardo dà una delle sue prove migliori e più
intense di attore: dota il monarca sanguinario di tali e tanti tic e
particolarità , da sembrare con lui nato e cresciuto. Il Morganti regista
invece mette su una compagnia composita di attori dalla provenienza assai
diverse, da Barberio Corsetti a Leo. E ognuno degli interpreti lavora a
costruire un tassello significativo di quella corte di smidollati
opportunisti pronti a tradire in cambio di promesse che sanno già non
verranno mai mantenute.
Gianfranco Capitta, il manifesto
L'ascesa, poi la sua rovinosa, cruenta caduta, compongono il disegno di una
farsa tragicalo spettacolo è raccomandabile.
Aggeo Savioli, l'UnitÃ
Dentro ormai alla parte con un'introspezione che solo anni di convivenza
possono assicurargli, rendendo elementari le tecniche di questo trattato e
scoperchiandone le più riposte allusioni, Morganti, Riccardo segreto e
scoperto, esprime la leggendaria mostruosità fisica del personaggio con la
sola forza della suggestione, per lasciarsi andare a un ghigno che assomma
al divertimento un sottofondo maligno e il gusto della teatralità .
Franco Quadri, La Repubblica
BIGLIETTI
intero 15 euro (29.044 lire)
ridotto giovani* 10 euro (19.363 lire)
ridotto anziani 7,5 euro (14.522 lire)
prevendita TicketOne 02392261
ticketOne gruppi 023922662
Teatro dell'Arte
prenotazioni allo 02.89011644
ORARI
inizio spettacoli ore 20.30 (salvo altra indicazione)
festivi ore 16.00
Info:
CRT Centro di Ricerca per il Teatro
Settore Comunicazione
Tel. 02881298
CRT Teatro dell'Arte,
viale Alemagna 6- 20121 Milano