Fabbrica del Vapore
Milano
via Procaccini, 4
02 88464102 FAX 02 88464117
WEB
Due mostre
dal 21/4/2009 al 5/5/2009
mart-sab 15.30-19.30, dal 22 al 27 aprile lun-dom 11-19

Segnalato da

Flavio Pedazzini




 
calendario eventi  :: 




21/4/2009

Due mostre

Fabbrica del Vapore, Milano

L'Associazione Culturale Laboratori Fabbrica del Vapore, in occasione del Salone del Mobile, prosegue la sua indagine sul mondo della sostenibilita' con "Posti di vista '09". Il pubblico puo' assistere ad oltre 18 eventi tra esposizioni, performance, workshop, incontri e concerti. Inoltre, "Translating Lost_The Process", una mostra collettiva per riflettere sul tema della perdita, personale e sociale.


comunicato stampa

POSTI DI VISTA 09

L’Associazione Culturale FDVLAB – Laboratori Fabbrica del Vapore, in occasione del 48° Salone Internazionale del Mobile prosegue la propria indagine sul mondo della sostenibilità con Posti di Vista 09, dal 22 al 27 aprile.

Il pubblico potrà assistere ad oltre 18 eventi tra esposizioni, performance, workshop, incontri e concerti. Il filo rosso che lega l’intero programma è la ricerca di un percorso creativo che indaghi, sulla scia delle precedenti edizioni, il nesso tra design e tematiche sociali, economiche, politiche ed ecologiche che oggi più che mai qualunque operatore culturale può e deve prendere in considerazione.

Nei progetti presentati, infatti, i designer e gli artisti presenti sono stati invitati a prendere in considerazione concetti quali l’autoproduzione, il riuso di prodotti e materiali dismessi, la rivalutazione del contesto locale, la progettazione di un design sostenibile, consapevole non solo dei propri costi e scarti, ma anche del potenziale che ricopre nella formazione di comportamenti sociali eticamente responsabili.

Nel 2009 inoltre FDVLAB sviluppa ulteriormente le collaborazioni con cui ogni anno si confronta invitando ad esporre, oltre a tutti i laboratori della Fabbrica del Vapore, anche tre soggetti esterni affini per interessi e obiettivi: Best Up, che con il suo circuito dell’abitare sostenibile farà parte di Posti di Vista 09 per il terzo anno consecutivo; SAIC - The School of The Art Institute of Chicago, con cui l’Associazione ha cominciato a lavorare nel 2008; ed infine Dismettiamola!, un gruppo di giovani designer indipendenti under 30 che hanno lavorato sul tema del “gettare i rifiuti” in maniera consapevole.

FDVLAB sostiene il progetto promosso da Mascherenere e Sunugal per il la ricostruzione del Centre Socio Culturel de Formation en Coupe et Couture di Dakar.

Posti di Vista 09 è realizzato con il contributo e il patrocinio del Comune di Milano - Settore Tempo Libero.

Conferenza Stampa:
Giovedì 16 Aprile 2009 H 12.00 | DOCVA Via Procaccini, 4 - Milano

Open House dal 22 al 27 Aprile 2009 | Ingresso dalle H 11.00 alle H 19.00
24 e 25 Aprile: incontri e concerti a cura di Mascherenere

Inaugurazione:
22 Aprile 2009
H 20.00 | Cocktail con Campari
H 21.00 | CyclØ - installazione performativa a cura di Ariella Vidach – AiEP
H 22.00 | Performance musicale con Stefano Fariselli e Mamadou Lamine Maiga

Ufficio Stampa e Coordinamento:
FDVLAB
Lia Manzella | Monica Favara
segreteria@fdvlab.org
Tel. +39 39 29 96 58 85 | 02 36 51 78 90
Fax. +39 02 342290

Accademia del Gioco dimenticato Associazione dedicata ai bambini/adolescenti
“Ri-Art 2009 a Km 0”
L'Accademia del Gioco Dimenticato per la serata di inaugurazione di Posti di Vista 09 realizzerà una performance creativa con tema il candelabro a zero consumo energetico. La luce verrà fornita da candele e saranno costruiti 10 candelabri con lattine, bottiglie di vetro, filo di ferro a tema: romantic con fiori, dark con chiodi e anelli, pet con immagini di animali e fashion con stoffe. Ogni candelabro (rigorosamente con candele di cera rossa) verrà spostato su un fondo di tela bianca e darà vita a 10 disegni dedicati a Reporter Senza Frontiere: 5 persone del pubblico potranno partecipare alla performance ''adottando'' un candelabro.

Aiace Arti Visive
“Terry Flaxton, In Other People’s Skin (Nei panni degli altri)”
La video istallazione In Other People’s Skin si ispira a L’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. L’atto di mangiare insieme, di condividere il cibo è un’esperienza umana universale che va al di là delle barriere culturali e religiose e la tavola è il posto dove gli uomini comunicano, e dove è più facile mettersi nei panni degli altri.

''Mario Canali''
Scribble test: Lo Scribble è un’installazione interattiva in grado di individuare il profilo caratteriale del visitatore mediante la lettura del suo scarabocchio.Ritmi: Ritmi è un'installazione interattiva che permette a quattro persone di giocare con il battito del proprio cuore. Korazone: Quando il dito di appoggia sul sensore, la lampada reagisce emettendo pulsazioni luminose e sonore in accordo con il ritmo del cuore.

Ariella Vidach - AiEP (DiDstudio) Danza Interattiva
“CyclØ”L’associazione Ariella Vidach – AiEP presenta CyclØ, un’installazione performativa i cui gli interpreti scandiscono il tempo percorrendo uno spazio circolare bianco: una sorta di ‘spirale limbica’ in cui l'azione tende allo zero. Le azioni semplici, necessarie, costruiscono un impianto architettonico immaginario che, una volta visualizzato, scompare. CyclØ è un progetto ideato per essere rappresentato nel perimetro del piazzale della Fabbrica del Vapore, un evento all’interno dell’evento stesso, che possa essere fruito dal pubblico intervenuto per il Fuori Salone senza vincoli architettonici o logistici, senza interporre nessun ostacolo strutturale tra il fruitore e l’artista. Coreografia e concetto: Claudio Prati e Ariella Vidach; Interpreti: compagnia Ariella Vidach - AiEPLa performance è prevista alle ore 21.00 del 22 aprile 2009

Careof DOCVA Viafarini Arti Visive e Centro di Documentazione sull’Arte Contemporanea
“Paolo Ulian 1990 - 2009”
Careof e Viafarini hanno il piacere di presentare, la prima mostra monografica dedicata a Paolo Ulian, a cura di Beppe Finessi. Paolo Ulian è uno dei più significativi designer dei nostri giorni. Erede dei maestri della grande stagione del design italiano (come Bruno Munari, Achille Castiglioni, Angelo Mangiarotti, Vico Magistretti, Enzo Mari), è a sua volta già riferimento, per coerenza estro e capacità, della nuova generazione di progettisti. Un’opera ventennale, quella di Ulian, ricca di collaborazioni significative (da Driade a Progetti, da Bieffeplast a Zani&Zani, da Fontana Arte a Seccose, da Coop a BBB emmebonacina) e protagonista nei luoghi della ricerca e della sperimentazione (da Opos al SaloneSatellite, da Droog Design alla Galleria Luisa Delle Piane). Paolo Ulian: un’opera limpida, evidentemente originale, sempre riconoscibile, spesso spiazzante per risultati lontani da qualsiasi episodio precedente o coevo. Uno dei pochi autori italiani della sua generazione, il cui talento brilla, serenamente e fieramente, vicino a quello di Morrison, Grcic, Bouroullec, Newson, Campana, che tutti riconosciamo e amiamo.

Nell’ottica di promuovere e approfondire la riflessione sul design italiano, Careof e Viafarini presentano inoltre, in occasione del Salone del Mobile, i risultati del workshop tenutosi dal 4 all’8 febbraio con il gruppo di artisti Alterazioni Video sul progetto Incompiuto Siciliano.

Il Fischio Produzione, promozione e divulgazione di documentari
“Ecointrovabili - Mostra di idee per oggetti introvabili”
Nata dalla collaborazione tra l’architetto Paolo Golinelli e la società ILFISCHIO, la mostra non propone oggetti e disegni, ma e’ visibile solo attraverso la luce del proiettore. ECOCOMPATIBILI è la presentazione in video di una decina di progetti di design per oggetti eco-compatibili ed introvabili attraverso i quali viene tracciato un quadro tra l’ironico e il realistico sul tema del design sostenibile.Mostra di idee per oggetti introvabili; progetto: Arch. Paolo Golinelli; realizzazione video: ILFISCHIO; allestimento: Arch. Paolo Golinelli

Laboratorio DAGAD Centro di documentazione e di studi sull’architettura e il disegno industriale
“UMUL, Use more Use less”
In occasione del Fuori Salone 09 Laboratorio DAGAD, con il supporto di ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), presenta il secondo appuntamento del progetto UMUL, un workshop permanente sul riuso nel design inaugurato con il Salone del Mobile 08. L’obiettivo che questo lavoro si propone è superare la connotazione di bassa qualità che il riuso ha assunto, a causa di un approccio spesso artigianale. Con il patrocinio di aziende leader del settore, giovani designer e architetti sono stati invitati a lavorare su progetti di riuso innovativi, caratterizzati dalla qualità normalmente espressa nella produzione “a catalogo” delle aziende. I progetti partono dal riutilizzo integrale o parziale di oggetti e componenti presenti sul mercato, pronti per essere avviati alla dismissione. DAGAD presenta i prototipi dei progetti che sono stati elaborati durante questo anno di lavoro. In contemporanea una mostra illustrerà lo stato dell’arte a livello internazionale sul riuso nel design.

MacchinazioniTeatrali Arti Performative
“PLANCTON (forme di produzione non seriale per animali di passaggio)”
L’innovazione finalizzata all’estensione del consumo e la sovrapproduzione che ne ha accompagnato il percorso mostrano oggi tutti i loro limiti. L’unico modo per uscirne è modificare radicalmente i presupposti che guidano la ricerca e i criteri di costruzione del mercato. Nello specifico: dobbiamo guidare l’innovazione su criteri etici, sociali ed economici sostenibili globalmente. Quello che ci serve, in sostanza, è nuovo Plancton!MacchinazioniTeatrali sviluppa queste riflessioni proponendo una nuova elaborazione del concetto di home-made mutuato dall’esperienza teatrale che la caratterizza e dalla necessità di estendere il ciclo vitale delle materie espulse dalle fasi produttive. Plancton assomma materiali obsoleti, processi di alta efficienza della fonte luminosa e ricerca stilistica. Plancton è il nome che descrive i nuovi oggetti illuminanti realizzati in materiale plastico addizionato a led: uno strato materico in cuigermogliano le fonti luminose.

Mascherenere Arti Visive
“Salone Internazionale del Mobile: Mascherenere e Sunugal a sostegno del Centre Socio Culturel de Formation en Coupe et Couture di Dakar”

Mascherenere in collaborazione con Sunugal ha deciso di promuovere un progetto alternativo di sartoria, educazione e sviluppo a sostegno del Centre Socio Culturel de Formation en Coupe et Couture di Dakar. Nei giorni 24-25 Aprile 2009 presso il teatro Ciak della FdV sarà approntato un evento artistico-culturale che prevede momenti di musica, divertimento, dibattiti, approfondimenti sull’argomento e la raccolta fondi destinata alla ristrutturazione del centro di formazione che versa in condizioni estreme. Saranno esibiti alcuni abiti confezionati dalle studentesse di Dakar e parteciperanno a sostegno dell’iniziativa: Sara Ba-Flauto, Babulaye Cissoko – Kora; il 24 aprile il Gruppo Sunugal e Stefano Farisiello – afro jazz –; il 25 Aprile: Babacissoko, Ballanar Ndiaye Rose. La pittrice giapponese Asako esporrà dal 22/04 al 2/05/2009 presso gli spazi di Mascherene quindici tele che esprimono le impressioni ed emozioni catturate durante i suoi numerosi viaggi in Oriente ed in Africa.

pol!femo Fotografia
Nell’ambito di Posti di Vista 09, l’iniziativa che i Laboratori della Fabbrica del Vapore organizzano in occasione del prossimo Salone del Mobile, Polifemo presenta una serie di immagini fotografiche frutto della sua collaborazione con aziende che operano nel campo del design del prodotto, del design degli interni e del design della moda. Lavori commerciali esposti per la prima volta in una mostra che testimoniano l’eterogeneità dei fotografi di Polifemo, provenienti da esperienze e specializzazioni decennali in generi diversi della fotografia professionale.

Process Creative Research
“Grow. grow.. grow...”
Un modulo pronto a ripetersi trova il suo punto d’incontro in uno dei tanti punti nello spazio, e adattandosi all’attacco assume un’individuale posizione, che è necessaria per la costruzione di una forma non uniforme, piena di grumi e buchi, e pianure.Cresce, cresce, cresce, la paura d’abbandono come in un grande rito di passaggio dove l’individuale e il collettivo si fondono in un’azione di tipo liturgico dal cui carattere intrinseco dà e riceve significato.Progetto realizzato in collaborazione con un piccolo numero di studenti dellla Nuova Accademia d’Arte di Milano.

SHOW BIZ Visual Communications
“Storia/Media”
SHOW BIZ presenta Storia/Media, installazione realizzata a partire da proiezioni di filmati d’epoca tratti dal proprio archivio.Il tema dell’allestimento è una riflessione estetica e mediologica sui cambiamenti avvenuti nel corso degli anni nella rappresentazione audiovisiva della cronaca: dai primi cinegiornali muti di inizio 900, all’utilizzo didascalico della cinematografia, all’uso strutturato che ne fa il fascismo per fini politici e propagandistici. Per passare poi alla cinematografia militante nel dopoguerra, ai telegiornali, alla CNN. Ogni passaggio “tecnologico” (la pellicola, il sonoro, il video, ecc) ha permesso lo sviluppo di nuove potenzialità espressive e linguistiche, che si sono trasformate subito in nuove tecniche di comunicazione e/o manipolazione. L’utilizzo “alternativo” ha spesso riproposto approcci simili a quelli utilizzati dagli apparati istituzionali, elaborando con difficoltà strategie audiovisive innovative.

BEST UP - Itinerario-Mappa sostenibile alla settimana del design, Caccia al tesoro dell’ecodesign e GiornaleProsegue la campagna + Life Cycle Design –CO2: a che punto sei? dedicata a designer, scuole, associazioni e imprese. Dal sito http://://www.bestup.it è possibile scaricare la MAPPA con l’Itinerario per seguire le iniziative di ecodesign e gli eventi sostenibili; il Giornale di BestUp e il Vademecum Sei sicuro di non essere sostenibile? (manuale di autovalutazione) distribuiti in tutta la città e negli Infopoint BestUp. Grande Caccia al tesoro sostenibile nei punti segnalati dalla Mappa, con premi distribuiti a chi completa la Caccia presso lo spazio in Fabbrica del Vapore. Qui ogni giorno: incontri, documentazione, esperti di Lca e di Bilancio etico d’impresa a disposizione del pubblico.

DISMETTIAMOLA! Industrial designDISMETTIAMOLA! presenta il lavoro progettuale di un gruppo di designer della nuova generazione sul tema più che mai attuale del “come si gettano i rifiuti”. Il nome dell’iniziativa racchiude in sè un doppio significato: “DISMETTIAMOLA!” come esortazione coercitiva a smettere di raccogliere/gettare i rifiuti in maniera scorretta, e al contempo come richiamo alla dismissione, processo necessario da seguire quotidianamente e in modo consapevole, per conseguire un corretto e più efficace smaltimento dei rifiuti stessi.I progetti in mostra saranno 16 risultato di una selezione operata da una importante giuria composta da Marco Ferreri, Beppe Finessi e Denis Santachiara. http://://www.dismettiamola.com

SAIC - The School of The Art Institute of Chicago“2000 Watt Living:_New Ways to Conserve and Generate Energy”In studio GFRY da SAIC, i progetti sviluppano il desidero per un atteggiamento piu` sostenibile, producono oggetti e sistemi per nuovi modi di vivere. L'iniziativa ''2000 Watt Living'' dimostra nouvi modi interessanti di spendere un sesto di energia attualmente usata per il tipico americano. Questi interventi vanno dallo stile di vita personale alla scala della citta`. Aspirando a questo obiettivo, gli studenti GFRY hanno progettato oggetti, elettrodomestici, applicazioni per l'iPhone, e sistemi urbani che riducono il consumo di energia o di generare la propria energia elettrica.Lo studio GFRY e` sostenuto in parte d'un sussidio dalla Fondazione Motorola.

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Translating Lost_The Process

a cura di Elisa Genna

La mostra, a cura di Elisa Genna, si pone come catalizzatrice di ciò che è perso, da cui partire per costruire nuovi modi di pensare e una nuova consapevolezza di sé. Nel suo farsi e nel suo mostrarsi è fortemente caratterizzata dalla modalità “in progress”: la docu¬mentazione ( e-mails, testi), presente in un angolo a lei esclusivamente dedicato, testimonia che artisti e curatrice hanno lavorato come in un vero e proprio workshop, dove le idee e gli sviluppi sono stati costantemente condivisi. La mostra funziona , nella sua prima parte, per accumulo: all’opening è presente una sola opera, a cui si aggiunge, di volta in volta, la seconda, la terza, la quarta. Gli spazi vuoti sono occupati da segni, tracce, indizi di quello che verrà.

E’ un gioco sulla presenza e l’assenza, sull’avere e sulla mancanza, sulla perdita: concetto, quest’ultimo, attorno a cui ruota tutto il progetto. Finalmente, il 7 maggio, la mostra si offre allo spettatore al completo: un percorso affascinante e non lineare tra opere che si richiamano l’un l’altra pur ricavando uno spazio assolutamente privato.

Ogni lavoro ci parla di una perdita, personale e sociale, diventa una critica, e al tempo stesso una provocazione, a fermarsi e guardare: non tanto le opere, ma la realtà, e quello che rischiamo di perdere e già abbiamo perso. Fogli sparsi, parole, libri, sottolineano l’impianto concettuale del progetto. I singoli lavori se ne svincolano in parte, per esplodere in forme, colori e suoni che mai potranno essere pienamente descritti e contenuti in una pagina. A chi guarda è offerto il concetto nel suo farsi e poi le opere e la loro presenza. Per chi ha la pazienza di aspettare, e non perdersi niente.

L’opera di Line Bruntse (Danimarca, 1966, vive e lavora a Millersville, Pennsylvania), si caratterizza per uno stile altamente poetico e riflessivo, che si trasmette attraverso installazioni dal forte impatto materico e dalle grandi dimensioni. L’artista invade lo spazio attorno a sé, trasformandolo secondo i dettami della sua immaginazione, sempre stimolata da un contesto e un’esperienza indagata a fondo. Per Translating Lost Bruntse ragiona sulla perdita di “contatto” e “realtà” nella comunicazione a livello umano, quella perdita che tende ad uniformarci in un impermeabile individualismo collettivo e in una globalità altamente comunicante quanto altamente separata e frazionata. La sua opera si propone di offrire allo spettatore un’occasione in cui i rapporti sociali possono essere recuperati attraverso il contatto e la vicinanza fisica, mediante un’ installazione che penetra lo spazio interagendo con le persone.

I lavori di Luigi Guerrieri (L’Aquila, 1983, vive e lavora tra Lille e Venezia) tendono a creare vere e proprie “situazioni” in cui lo spettatore è condotto e immerso. Guerrieri crea atmosfere e ambienti che non vogliono soltanto trasmettere emozioni o sensazioni, ma farle vivere del tutto. In occasione di Translating Lost l’artista si presenta con un’installazione sonora che ragiona sulla perdita della figura paterna; una perdita intesa a livello sia personale che socio-culturale. L’artista si concentra sulla parola “papà”, e attraverso la sovrabbondanza della ripetizione e un sottile quanto acuto gioco di parole, da luogo ad un dialogo schizofrenico e potenzialmente interminabile.

MaraM (Napoli, 1979, vive e lavora a Napoli) nasce e si fa conoscere come artista performativa. Formatasi come scultrice, MaraM sa forgiare su di sé e intorno a sé forme altamente significative, giocando spesso col paradosso e l’autoironia. Il suo “fare performance” travalica i limiti imposti al genere e lo stesso concentrarsi sul corpo, e assume una dimensione aperta a diverse forme di comunicazione e approcci al “fare arte”.

Per Translating Lost l’artista ragiona sul duplice significato del termine “perdita”, in particolare quando ci si riferisce al tempo: in ciò che solitamente assume un’accezione negativa (perdere tempo), in una parentesi di apparente vuoto e disfunzione, si può trovare una chiave di comprensione per quello che sarà poi o che è già stato. Su una serie di disegni su carta trattata con inchiostri fotosensibili, vengono alla luce momenti di perdita in storie dal carattere iniziatico (tra le più conosciute favole/fiabe per bambini); ma ciascun quadro/ciascun passaggio è visibile solo dopo un certo lasso di tempo. Si genera un cortocircuito nel racconto e nella sua lettura/visione denso di significato, dove ciò che sembra perso/assente diventa elemento centrale dell’opera e indispensabile alla comprensione della stessa. Il momento ritratto su ogni foglio, ugualmente, è il racconto di una perdita che diventerà cruciale per lo svolgimento di tutta la narrazione.

Luca Valenti (Erice, 1974, vive e lavora a Milano) nasce come fotografo autodidatta, e si fa conoscere per le sue fotografie di forte impatto e per il manierismo e la sbalorditiva capacità con cui si avvale dello strumento digitale e degli strumenti tecnologici che permettono di agire sull’immagine e modificarla. Translating Lost è la sua prima mostra: l’artista propone una galleria di ritratti, personalissima e anticonvenzionale. Nelle sue fotografie si materializzano corpi mutilati e contorti, nuovi esseri viventi innalzati su piedistalli ornati di pizzo; a manifestare, attraverso la loro presenza, la desolante situazione degli esseri umani: privati del loro stesso corpo e della loro umanità, sempre più controllati e “gestiti” da un Sistema onnipresente.

La mostra prevede una riproposizione a Venezia dal 5 al 27 settembre 2009, in collaborazione con
Nuova Icona Associazione no profit per le arti.

8 maggio – 6 giugno 2009:Translating Lost_The Exhibition
Opening: giovedì 7 maggio 2009, 18.30

23 aprile - 6 maggio: Translating Lost_The Process
Opening: mercoledì 22 aprile 2009, 18.30

Inaugurazioni singoli artisti:
Mercoledì 22 aprile_18.30: Luca Valenti; Lunedì 27 aprile_17.00: Luigi Guerrieri;
Sabato 2 maggio_18.30: MaraM; Giovedì 7 maggio_18.30: Line Bruntse

http://www.showbiz.it/translatinglost
Info Show Biz: +39.02.8969.4559

Mostra prodotta da: Show Biz, Milano e Nuova Icona Associazione Culturale per le Arti, Venezia
Partner del progetto: Livello 16, Milano
Coordinamento: Valeria Schiavoni
Assistenza: Flavio Pedazzini, Michele Pili, Silvia Venturelli
Con la partecipazione di: Deborah Barkun, Cesare Pietroiusti
Allestimento: Alessia Salerno
Grafica: Massimiliano Di Rubba

Con il Patrocinio del Comune di Milano - Settore Tempo Libero

Fabbrica del Vapore
via Procaccini 4 - Milano
Orari: martedì – sabato, 15.30_19.30
23 - 27 aprile, lunedì - domenica 11.00_19.00

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