Galleria d'arte San Giusto
Trieste
via Conti, 1/2
040 2240591
WEB
Qing Yue
dal 21/4/2009 al 14/5/2009

Segnalato da

United Nations of the Arts Academy



approfondimenti

Qing Yue
Jasna Merku'



 
calendario eventi  :: 




21/4/2009

Qing Yue

Galleria d'arte San Giusto, Trieste

Doppia felicita'. La mostra presenta una serie di elaborati dell'artista che opera con la linoleografia, la versione moderna dell'antica tecnica della xilografia cinese. A cura di Jasna Merku'.


comunicato stampa

a cura di Jasna Merku'

Si intitola "DOPPIA FELICITA' " la nuova mostra personale ospitata dalla Galleria d'arte "San Giusto" di Trieste (via Conti 1/2) dedicata alla pittrice italo-cinese Qing Yue, organizzata dall'Accademia United Nations of the Arts “UNA” in collaborazione con l’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ITIS di Trieste.
L'artista sarà presentata da Jasna Merku', critica d'arte e pittrice, con la partecipazione di Laila Wadia, scrittrice e Andro Merku', showman. Joe Niemela, sassofonista, suonerà nel corso della serata.
All'inaugurazione sarà presentata un'originale performance-sfilata con la partecipazione di una dozzina di ragazzi vestiti in abiti dipinti dall'artista intorno ad un'installazione eseguita secondo i principi del Feng Shui. All'inaugurazione, in programma il 22 aprile alle ore 18:30 parteciperanno i vertici dell'ITIS, dell'Accademia, artisti e alcuni rappresentanti delle autorità locali.

La mostra
Doppia Felicità - Double Happiness, titolo della nuova personale di Qing Yue (Luna Chiara) presenta una serie di elaborati dell'artista che opera con la tecnica della linoleografia, la versione moderna dell'antico concetto della xilografia cinese (incisione su legno) disegnando soggetti e simboli della cultura cinese e incidendo le matrici per comporre opere originali e armoniose. I materiali adoperati sono vari: seta, specchi, legno, stoffe cangianti, plastica, pelle, ecc. I lavori più recenti, rappresentati da dittici, abbinano la fotografia alla pittura. Un'installazione-letto eseguito secondo i principi del Feng Shui sarà in mostra ed una serie di fotografie scattate in Cina dall'artista completeranno il panorama dell'esposizione.

La critica
Doppia Felicità- Shuang Xi è un ideogramma cinese che è sempre presente come talismano fortunato e gioioso per le coppie innamorate e durante le celebrazioni di matrimoni. Qing Yue coglie l'occasione per trasmettere questo augurio soprattutto ai giovani, invitandoli a volgere l'attenzione a quello che più conta nella vita: l'amore, la ricerca dei valori veri, la genuinità dell'amicizia, il rispetto e la stima nella coppia...forse un'impresa non semplice in un mondo schiavo della superficialità e dell'apparenza, ma possibile. La performance di un gruppo nutrito di giovani dipinti dalla pittrice sottolinearà in modo originale il suo messaggio.
Ugo Carà, amico e noto pittore muggesano, scrisse di lei: "Insolita la nostra città; magiche le donne che la vivono, emancipate, colte, belle, a volte, irraggiungibili. L'artista italo-cinese, Qing Yue, è sicuramente una di queste donne, ed ha al suo attivo esperienze di vita interessanti in luoghi lontani. Artista ed operatrice artistica, ci riporta ad un'arte contemporanea di chiara derivazione etnica e racconta, con incisività, le sue lontane origini. Una storia complessa, un romanzo che si svolge attraverso Venezia, Shanghai, Hong Kong, India, Stati Uniti, Gran Bretagna, e Trieste. Queste sono le radici della pittura di Qing Yue. Il suo operare è intimamente legato ad esse, alla profonda influenza dei suoi genitori, alle loro diverse culture, alle loro personalità contrastanti, ai loro sforzi per capirsi; due personalità straordinarie che hanno sfidato i propri mondi in nome dell'Amore.
Ora, osservando le opere di Qing Yue, si ha la sensazione di partecipare nell'avventura della sua storia familiare, nella sua rielaborazione di immagini cinesi arcaiche, ricordi ed esperienze in una costante ricerca dell'armonia universale. Un'altra sensazione è quella di avere di fronte una pittura spiccatamente contemporanea, occidentale, abilmente armonizzata e compenetrata negli elementi orientali. Le carpe, i pesci rossi, i cavalli, gli uccelli, i vasi, le ciottole di riso, le rane, i grilli e così via, sono tracce colorate che rappresentano l'influenza tao, l'intima necessità dell'equilibrio dell'energia Qi con la vita e la natura.
Un'esperienza visuale insolita, dove l'artista vi seduce con il suo fascino ed eleganza innate, ove leggende, miti, sogni, draghi, cavalli volanti, pittogrammi arcaici, anatre sinuose vengono ripetutamente presentate con la grazia e l'incantesimo del racconto, dove il tutto è impercettibile eppure ci circonda, ci avvince e ci coinvolge emotivamente. "

La biografia
Qing Yue (Luna Chiara) è nata a Macau ed ha vissuto a Hong Kong fino ai 13 anni, trasferendosi con la famiglia a Trieste dove ha completato gli studi. Ha vissuto per sette anni anche a Mumbai, India, dove ha iniziato gli studi pittorici. Curiosa, amante dei viaggi, Qing Yue ha svolto attività svariate negli anni: dalla fotografia a speaker nella prima radio privata cittadina, Radio Sound, da modella di spot pubblicitari in India, a traduttrice e operatrice culturale e responsabile per mostre di pittura e fotografia in una organizzazione delle Nazioni Unite dove lavora. Nel suo operare è entrata in contatto con personalità interessanti come John Nash, lo scienziato protagonista del film "A beautiful mind", Claudia Cardinale, Piero Angela, Laila Wadia, Paolo Crepet, Salvatore Samperi e tanti altri. Ha due figli che adora - Sabina e Giulio - ed una vita movimentata ereditata dai propri genitori, personaggi insoliti e incisivi; infatti negli anni trenta suo padre partì dall'Italia per la Cina dove ha vissuto per quasi tutta la vita e dove ha sposato una giovane e bella ragazza di una famiglia nota di Suzhou, nipote di un mandarino. Il loro rapporto ha attraversato difficoltà di tutti i tipi: dalla famiglia materna che non voleva saperne, alla guerra, alla prigionia, alla perdita di case e affetti, ma l'amore ha sempre sostenuto i due giovani. Le generazioni passano e il destino fa sempre il proprio gioco: il padre di Qing Yue parti' dall'Italia per stabilirsi in Cina per poi ritornare in pensione a Trieste; la figlia di Qing Yue, Sabina, cresciuta tra Mumbai e Trieste, è partita da Trieste qualche tempo fa per Shanghai dove vive e lavora. Il cerchio per il momento si è chiuso.
L'artista espone in Italia e all'estero dal 1999 e le sue opere sono presenti in collezioni private ed istituzionali. Fa parte del direttivo dell'Accademia United Nations of the Arts di Trieste e si occupa di contatti internazionali nel mondo artistico.

Inaugurazione 22 aprile 2009

Galleria d'arte San Giusto
via Conti, 1/2 - Trieste
Ingresso libero

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