Cinema Massimo
Torino
via Verdi, 18
011 8125606 FAX 011 8134160
WEB
Reflecting democracy
dal 23/4/2009 al 23/4/2009
18.30-20.30
WEB
Segnalato da

Associazione Musica Internet Arte Oltre



approfondimenti

Elena Aime
Alessandro Monti



 
calendario eventi  :: 




23/4/2009

Reflecting democracy

Cinema Massimo, Torino

La rassegna propone 3 film che riflettono su alcune delle problematiche presenti nell'India moderna, come la solitudine nella vecchiaia, l'alienazione dei giovani di fronte alle opportunita' lavorative nell'era dell'outsourcing, o le vecchie piaghe del Paese, come il divario tra ricchi e poveri.


comunicato stampa

L’India non è soltanto la democrazia più grande del mondo, ma è anche il primo produttore di film. Delle quasi mille pellicole prodotte ogni anno, una parte nasce con la finalità di permettere al pubblico di evadere dai problemi quotidiani, un’altra - sempre più cospicua grazie alle nuove tecnologie digitali - si concentra invece su quelle problematiche, cercando di rintracciarne le cause e indagandone gli effetti. E in un paese vasto ed eterogeneo quanto l’India, le ricadute della modernizzazione e le interpretazioni degli ideali democratici non sono sempre semplici da individuare e da valutare. Se quindi il film è per l’autore un utile strumento di indagine e di riflessione, per lo spettatore - nella fattispecie quello occidentale - diventa un ponte, un indispensabile strumento per avvicinarsi a realtà altrimenti difficili da interpretare.

Ben lontani dal glamour che contraddistingue la produzione commerciale di Bollywood, i documentari e le animazioni prodotti da questi giovani registi fotografano la realtà, con una cura stilistica e l’attenta ricerca di un linguaggio nuovo e personale. Artisti globalizzati, i registi indiani della nuova generazione, ottengono sempre più frequenti riconoscimenti presso i festival internazionali.
In questa rassegna, denominata “Reflecting Democracy”, si propongono tre film che riflettono su alcune delle problematiche presenti nell’India moderna.

Gli argomenti variano, partendo da problemi nuovi per l’India come la solitudine nella vecchiaia, l’alienazione dei giovani di fronte alle opportunità lavorative nell’era dell’outsourcing, per arrivare alle vecchie piaghe del paese ancora del tutto irrisolte, come il divario tra ricchi e poveri. Tutti i film sono in lingua originale sottotitolati in italiano.

ORE 18.30
Animazione
The printed rainbow di Geetanjali Rao, 2006, 15’, BN/colore, dvd
La vita solitaria di un’anziana signora in una grande metropoli è scandita dalla monotonia delle incombenze quotidiane. Il mondo esterno, osservato dalla finestra di casa, offre uno spettacolo non meno avvilente e privo di stimoli. Ma la protagonista ha una risorsa segreta capace di combattere il grigiore della realtà che la circonda, un mondo di fantasia nel quale si immerge in compagnia del suo gatto. The printed rainbow dona un ritratto toccante e poetico di un tema universale come la solitudine della vecchiaia nei tempi moderni, con il quale ha conquistato la critica di diversi festival internazionali, compreso il festival di Cannes nel 2006.

Documentario
6 Yards to democracy di Nishita Jain, 2006, 55’, colore, Digital beta

Durante una campagna elettorale a Lucknow nel nord dell’India hanno perso la vita una ventina di donne e un centinaio sono rimaste gravemente ferite. A provocare l’incidente sono stati alcuni politici che per conquistare l'elettorato locale hanno organizzato una distribuzione gratuita di sari, l'abito femminile tradizionale. Per comprendere come si arrivi a perdere la vita per sei metri di stoffa, la regista si addentra nella terribile realtà di queste donne per le quali un abito nuovo e pulito è l'unico modo per salvaguardare la propria dignità di fronte alla povertà e alle umiliazioni quotidiane. Il film è una forte critica alla più grande democrazia del mondo dove l'alto livello di corruzione nella gestione della politica si ripercuote gravemente su quella parte della popolazione che non ha gli strumenti per potersi ribellare.

ORE 20.30
Documentario
John & Jane di Ashim Ahluwalia, 2005, 83’, colore, dvd

Come vivono gli operatori di un call center americano a Mumbai?
John e Jane tenta di dare una risposta a questo interrogativo svelando i retroscena del fenomeno dell'ousourcing dal punto di vista di un gruppo di giovani. Tra turni notturni massacranti, corsi di lingua e cultura americana e la quotidianità nella metropoli indiana, la vita raccontata da questi ragazzi assume sfumature tragicomiche e paradossali, sospesa come appare tra il lavoro nello spazio asettico del call center e il mondo esterno. Per quanto le esperienze e l'atteggiamento di ciascuno dei protagonisti siano tra loro diversi, nel complesso il film lascia perplessi di fronte alla perdita del senso di realtà e di appartenenza culturale che sembra contraddistinguere questa generazione.

Elena Aime
Laureata in Hindi presso l'Università di Torino, si è specializzata nello studio del cinema indiano con una ricerca sul ruolo dei film commerciali nel processo di modernizzazione e occidentalizzazione dell'India. È autrice di "Storia del cinema indiano" pubblicato da Lindau (2007). Ha curato "Off Bollywood. Il Cinema Indiano Oggi", una rassegna organizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino nell'ambito della mostra organizzata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: "Sub-Contingente. Il subcontinente indiano nell'arte
contemporanea" (2006).

Alessandro Monti
È Direttore del Dipartimento di Orientalistica dell’Università degli Studi di Torino.

Contatti: Associazione Musica Internet Arte Oltre (MIAO)
Strada Cuorgnè 81
10156 Torino
Tel. 011.2222554
Web: http://www.elbarrio.it
Mail: elbarrio@elbarrio.it

24 aprile 2009 ore 18.30-20.30

Cinema Massimo – Sala 3
Via Verdi 18, Torino
Ingresso libero (fino ad esaurimento posti)

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