Carmelo Zotti
Romano Abate
Brigitte Brand
Wanda Casaril
Carlo Ciussi
Gea D'Este
Pope
Mauro Sambo
Sarah Seidmann
Davide Skerlj
Franco Jesurun
Ricordi per Carmelo Zotti, a due anni dalla scomparsa. La mostra presenta alcune opere inedite dell'artista a confronto con pittura, scultura e installazione, fotografia e video di artisti che furono suoi stretti amici: Romano Abate, Brigitte Brand, Wanda Casaril, Carlo Ciussi, Gea D'Este, Pope, Mauro Sambo, Sarah Seidmann e Davide Skerlj.
a cura di Franco Jesurun
A due anni dalla scomparsa dell’artista triestino Carmelo Zotti (1933-2007)
e dopo l’omaggio istituzionale resogli da Venezia, Fiume, Capodistria e
Pirano con cinque importanti mostre, il cui progetto era stato promosso da
Trieste Contemporanea, il comitato triestino intende rendere un tributo nei
propri spazi di via del Monte a questo straordinario pittore anche nella sua
città natale, sperando che questo possa essere finalmente apripista per una
futura iniziativa espositiva istituzionale anche a Trieste.
A cura di Franco Jesurun, la mostra ‘Bozzetto di una storia’, prendendo il
nome dal titolo di un’opera di Zotti degli inizi degli anni Sessanta,
presenta alcune opere inedite dell’artista a confronto con pittura, scultura
e installazione, fotografia e arte video di artisti che furono suoi stretti
amici: Romano Abate, Brigitte Brand, Wanda Casaril, Carlo Ciussi, Gea
D’Este, Pope, Mauro Sambo, Sarah Seidmann e Davide Skerlj.
Carmelo Zotti, nato a Trieste da madre cipriota e padre istriano, si è fatto
conoscere giovanissimo al grande pubblico internazionale con la sua prima
partecipazione a La Biennale di Venezia nel 1956, e dopo essere stato
assistente del maestro Bruno Saetti all’Accademia, ha tenuto la cattedra di
pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia per ben 17 anni,
formando generazioni di artisti. Il suo immaginario, nutrito di suggestioni
egizie e di atmosfere nordiche, si fa racconto e di lui Philippe Daverio,
nel catalogo ‘Zotti. Orizzonti onirici’ (Terra Ferma, 2008), dice: “Ma non
tanto nell’onirico fu il suo viaggio quanto nel lasciare sorgere spontanea
la fantasia della propria coscienza profonda, che era quella del sogno,
delle lontananze estetiche e delle vicinanze erotiche. Si forma così in lui
un intrigante cosmo, che riesce quando vuole ad essere inquietante, che
sfiora se lo desidera sensi di vita e di morte a tal punto da apparire come
una illustrazione per una ignota bibbia apocrifa.”
La mostra che rientra nelle iniziative dedicate nel 2009 al 35° anno di
attività dello Studio Tommaseo, verrà inaugurata venerdì 24 aprile alle ore
18.30 con la presentazione di Michele Beraldo della biografia ‘Zotti.
Simboli e metafore’ (Canova Edizioni 2007), a sua cura, in cui, attraverso
le dirette testimonianze dell’artista e dei suoi amici critici e artisti, si
potranno ripercorrere gli episodi più significativi del suo percorso
artistico e umano. Mentre venerdì 22 maggio, alle 18, verrà presentato il
volume ‘Carmelo Zotti. Catalogo generale. Volume primo 1952-1979’ (Skira
editore, 2008) con gli autori: Enrico Crispolti, Dino Marangon, Franca
Bizzotto e Michele Beraldo. Infine l’esposizione si concluderà venerdì 26
giugno con un denso finissage, sempre alle 18, che vorrà essere un momento
di festa, ma anche di ricordo e riflessione per Carmelo Zotti, insieme a
tutti gli artisti presenti in mostra.
Inaugurazione venerdì 24 aprile alle ore 18.30 e introduzione di Michele
Beraldo al volume, a sua cura, ‘Zotti. Simboli e metafore’ (Canova Edizioni
2007)
Studio Tommaseo
via del Monte 2/1 - Triest
dal lunedì al sabato 17-20
ingresso libero