Dipinti del XVII e XVIII. La mostra si compone di trenta dipinti sottoposti ad un regime giuridico diverso: alcuni sono di proprieta' privata, altri appartengono allo Stato. Il nucleo maggiore e' quello proveniente da Cirigliano e facente parte dell'arredo interno della Cappella dell'Addolorata.
a cura di Michele Saponaro
Nell’ambito dei grandi eventi promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali a chiusura della XI Settimana della Settimana della Cultura La cultura è di tutti: partecipa anche tu, Sabato 25 aprile 2009, alle ore 17.30, a Palazzo del Governo, a Matera, sarà inaugurata la mostra Le collezioni Nugent Formica e Doria. Dipinti del VII e XVIII Secolo, promossa dalla Prefettura di Matera e dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, con l’egida della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata, in collaborazione con la Provincia di Matera, il Comune di Matera, il Conservatorio di Musica “E. R. Duni”, l’APT – Basilicata.
La cerimonia si svolgerà in due distinti momenti: ore 17.30, presentazione alle Autorità, con interventi di S.E. il Prefetto Giovanni Francesco Monteleone, di Alfredo Giacomazzi, Direttore Regionale del Ministero Beni Attività Culturali, Michele Saponaro della Soprintendenza BSAE della Basilicata e curatore della mostra, di Apollonia Basile, Direttrice del laboratorio di restauro della Soprintendenza e redattrice del saggio storico-artistico pubblicato nella raffinata plaquette che accompagna la mostra.
Alle ore 18.30 la mostra sarà aperta al pubblico che potrà ammirare, oltre alle trenta opere esposte, anche le sale di rappresentanza della Prefettura di Matera. Durante l’orario di visita, allievi del Conservatorio di Musica “E. R. Duni” eseguiranno brani musicali, a cura del Direttore del Conservatori Saverio Vizziello. Inoltre, saranno svolte visite guidate da Domenica Di Rocco dei Servizi Educativi della Soprintendenza. Come scrive il Prefetto «l’iniziativa intende proseguire lo scopo di una maggiore valorizzazione del ricco patrimonio storico e artistico della Basilicata, offrendo, non solo agli appassionati d’arte, un momento di conoscenza e di approfondimento dei beni culturali preseti sul territorio e, nel contempo, consentire l’accesso a edifici istituzionali solitamente preclusi alla visita e alla fruizione».
«La mostra si compone - come scrive la Basile nel suo saggio storico artistico - di trenta dipinti sottoposti ad un regime giuridico diverso: alcuni sono di proprietà privata, altri appartengono allo Stato. Il nucleo maggiore è quello costituito dai diciotto dipinti provenienti da Cirigliano. Essi fanno parte dell’arredo interno della Cappella dell’Addolorata, annessa al Palazzo Baronale, che ancora oggi appartiene ai discendenti degli ultimi feudatari, la famiglia Formica che acquista il Feudo di Cirigliano con titolo di baronia nel 1694, dal principe di San Lorenzo, Luigi Carafa, come attestano inediti documenti conservati nell’archivio di famiglia, ad Arezzo. Del gruppo fanno parte due opere pregevoli di Giuseppe Simonelli: “San Michele Arcangelo che sconfigge gli Angeli ribelli” e la “ Visione della Vergine a San Filippo Neri”, eseguiti all’inizio del XVIII secolo. Allo stesso ambito culturale rimanda la “Madonna con Bambino tra San Giuseppe e Sant’Anna”, esempio di un linguaggio stilistico assai vicino a quello di Francesco De Mura, in una fase giovanile influenzata da Francesco Solimena.
Tra le opere selezionate vi sono anche tre dipinti di proprietà statale (ricordiamo ”Il Serpente di bronzo” e la “Madonna Immacolata che appare ad Adamo ed Eva” di Andrea Miglionico, 1662 – 1711), testimonianza di un più vasto arredo che un tempo decorava gli ambienti del castello di Melfi: numerosi sono i dipinti, alcuni di soggetto sacro, altri, con scene di caccia e natura morta, sculture, armi, mobilio, prodotti artistici espressivi del gusto di una classe dominante, quella dei Doria (principi di Melfi a partire dal 1531), che tra il XVI ed il XVII secolo trasforma l’antico castello federiciano, da fortezza militare in residenza nobiliare e ne conserva la proprietà fino al 1952, anno della donazione allo Stato Italiano. Il percorso di visita comprende anche i gli otto dipinti provenienti dalla collezione Nugent di Irsina, che ancora negli anni Settanta costituiva un ricco patrimonio di oggetti, quadri, libri, monete, porcellane, mobilio, opere di epoche diverse, in parte ereditate, in parte raccolte nel corso della sua vita, dalla contessa Nugent, nata il 28 gennaio del 1891, unica figlia del conte Laval, feudatario di Montepeloso (Irsina) e della baronessa Carolina Steininger.
Di grande interesse il gruppo dei cinque dipinti di “Nature Morte”, attribuite per le qualità stilistiche, per la tipologia dei motivi raffigurati, frutti, vasi di fiori, anfore, oggetti disposti, secondo una ordinata scansione spaziale in un interno dominato dai colori bruni, ad artisti napoletani della seconda metà del XVII secolo, ruotanti attorno a personalità ben note come G. Battista Ruoppolo e Giuseppe Recco, protagonisti di un genere artistico che insieme alla pittura di paesaggio, ebbe grande fortuna nell’ambito del collezionismo napoletano, nel corso del ‘600 e del ‘700. Opera di indubbia qualità, la tela “Strumenti musicali” attribuita da L. Galante a Bartolomeo Bettera, noto allievo del lombardo Evaristo Baschenis, del quale si conserva, ancora oggi, presso la Pinacoteca di Brera, un dipinto assai affine nei caratteri stilistici ed iconografici: al di sotto di una tenda un grande tavolo, sul quale sono disposti vari strumenti musicali, clavicembalo, viola, violino, pianola, libri e mappamondo".
Dopo la Settimana della Cultura la mostra sarà aperta in occasione delle grandi ricorrenze nazionali.
Responsabile ufficio Stampa: dr. Francesco D’Alessio, Capo di Gabinetto della Prefettura di Matera
0835/349448 – e mail: francesco.dalessio@interno.it
Inaugurazione Sabato 25 aprile 2009
Presentazione alle Autorità ore 17.30
Apertura al pubblico ore 18.30
Per l’occasione, durante la visita alla mostra gli studenti del Conservatorio Statale Duni di Matera terranno un concerto nel salone di rappresentanza di questo Palazzo del Governo.
Prefettura di Matera Palazzo del Governo
piazza Vittorio Veneto, 1 - Matera
Prenotazione obbligatoria