In mostra una serie di tele ispirate a visioni metropolitane o ad atmosfere urbane dove dittici in bianco e nero si alternano a tele con colori fortemente contrastati. L'esposizione comprende la produzione artistica piu' recente di Ceccarelli, artista eclettico e poliedrico.
Una serie di tele ispirate a visioni metropolitane o ad atmosfere urbane, sono presentate nell’esposizione che comprende la produzione artistica più recente di Nëri Ceccarelli, artista eclettico e poliedrico. Dittici in bianco e nero si alternano a tele con colori fortemente contrastati. Segni astratti e linee incise nel catrame - omaggio al Frank Stella dei Black Paintings - dialogano apertamente con scorci e paesaggi di una New York dai molti volti. Da qui la scelta del titolo della mostra: Asfalto che è il comune denominatore, il testimone di cambiamento e trasformazione, la strada reale su cui si sovrappongono milioni di tracce e la via ideale, che conduce al raggiungimento della tappa esistenziale successiva. La Non Permanent Gallery di Torino ospita gli ultimi ed entusiasmanti lavori di Nëri Ceccarelli, ispirati dalla New York cara all’artista, città in cui espone in permanenza e che lo ha visto anche in Fiera - Affordable Art Fair - nel corrente mese di maggio.
Scorci di una Manhattan, in cui la luce filtra limpida e azzurrata. Un’automobile abbandonata, particolari di un motore, persone che camminano, una bicicletta appoggiata alla ringhiera da cui si scorge l’entrata della subway, un ragazzo che spinge un carrello nel Bronx: immagini di vita, strade in cui si muovono storie, si alternano i mezzi, le lingue, le attività quotidiane, i drammi e i sogni. Strade.
Asfalto inteso nella polivalenza del suo significato. L’asfalto della metropoli e delle visioni urbane, cornice e superficie di quell’umanità civilizzata, della vita frenetica, della multicultura, dei colori, delle solitudini che sembrano silenziose anche nella New York che “non dorme mai”. L’asfalto come sinonimo di catrame, utilizzato dall’artista nella sua composizione su tela: denso, nero e graffiato a sottolineare ancor di più il carattere urbano della composizione, la sua appartenenza alla dimensione industriale, testimonianza concreta del metropolitano. L’asfalto, infine, come simbolo delle strade che ognuno di noi compie nel cammino verso la tappa successiva del suo crescere, cambiare, conoscere e trasformarsi.
Artista poliedrico, Nëri alterna segno figurativo e astratto in una composizione calibrata, che ora colpisce per i colori intensi e vibranti, ora per le linee incise nel catrame, omaggio a Stella e alla Minimal Art. In Bronx il realismo del dettaglio nel raffigurare il ragazzo col carrello della spesa per le strade del quartiere, si trasforma nel tratto veloce dei graffiti rossi e fuxia della Street Art. Le immagini di un cortile di periferia raffigurato da un cesto da basket rosso in primo piano e dalle scale antincendio di un palazzo grigio sullo sfondo, quest’ultimo dipinto con gusto espressionista, sono sovrastate da grandi campiture di catrame che ne sottolineano la dimensione metropolitana. Al contrario alcuni dittici, come Rooftop, 11.25 am, lasciano al bianco della tela un ruolo primario nella composizione artistica: la visione dei tetti di Manhattan, rimane sospesa in un incanto di luce azzurra e cristallina. Qui gli spazi lasciati al bianco della tela amplificano la visione dell’opera, le conferiscono respiro, regalano allo spettatore non solo l’idea della dimensione spaziale, ma anche di quella temporale.
Il rigore della struttura geometrica e la scelta di alcuni materiali utilizzati - acrilici, smalti, catrame,teloni usati di camion, particolari di lamiera arrugginita - evidenziano il colore industriale e l’ atmosfera urbana. Alla dimensione metropolitana appartengono anche opere che hanno per soggetti la moto Ducati, la Citroën o la macchina da scrivere Valentine dell’Olivetti. Sono icone del design, testimoni sempre attuali della cultura contemporanea,che divengono protagonisti e simboli di viaggi reali o immaginati .Il segno astratto si alterna alla figurazione, nel melting pot che caratterizza l’esperienza artistica e umana di Nëri: la continua contaminazione di stili e materiali, il senso del viaggio e della trasformazione, la ricerca e il cambiamento, la sua visione dell’arte come ”nastro continuo”, sono il ponte tra linguaggi e culture differenti.
L’arte di Nëri, ” la sua indiscussa capacità di fissare un frammento della realtà quotidiana “ - ha scritto Angelo Mistrangelo – mantiene la sua qualità prevalente e attraverso scorci e tagli originali ci offre una pittura d’atmosfera, in cui si integrano l’eleganza del segno astratto e la capacità evocativa del figurativo.
Veronica Perrone
Inaugurazione giovedì 14 maggio 2009 alle 18.30
Non Permanent Gallery
via Montemagno 37, Torino
Orario apertura: dal mart al sab 15.30-19.30 o su appuntamento
ingresso libero