Un attimo per sempre. I primi dipinti dell'artista sono ispirati ad ambienti ed atmosfere di fine Ottocento e primo Novecento, con una patina crepuscolare. La sua opera e' il racconto dell'umanita' passata e dell'umanita' perduta.
Davide De Agostini nasce a Torino nel 1952. E' figlio d'arte ed il padre Giovanni già a cinque anni gli insegna a disegnare.
Ancora adolescente frequenta lo studio di Carlo Loro. Frequenta il Liceo Artistico di Torino e poi scenografia all'Accademia Albertina di Belle Arti. Suoi maestri sono Sergio Saroni, Mauro Chessa, Beppe Devalle e Francesco Casorati. Inizia la sua attività espositiva a soli 15 anni, nel 1967, proseguendola fino ad oggi a ritmi costanti, mantenendo una grande riservatezza.
Le sue prime opere sono dipinti ispirati ad ambienti ed atmosfere di fine Ottocento e primo Novecento, con una patina crepuscolare che richiama Guido Gozzano ed i suoi amici poeti e scrittori. Il pittore attinge le proprie tematiche narrative all'arcano, portato e ricreato sulla tela con sapienza di tocco e con una tavolozza non ricca ma di notevolissimo effetto, sfruttata al meglio nelle tonalità cremisi del rosso, nel nero profondo, vellutato e gelido al tempo stesso, nell'ocra che sfuma, lenta e possente, da trasparenze sottili a cupi accenti d'ombra.
Ombre sono quelle che guardano dai dipinti di De Agostini: ombre di uomini, donne e bambini che vivono ed osservano il mondo da un'altra dimensione.L'opera di De Agostini è il racconto dell'umanità passata e dell'umanità perduta.
E' la presenza di testimoni silenziosi, pazienti, invisibili ma talora intuibi, passivi nella loro solitudine, attivi nel semplice esistere, che aspettano e chiamano per l'eternità.
Vernissage Mercoledì 20 maggio ore 18
Galleria Martorano
via Gioberti 35, Torino
Orari dal lunedì al venerdì 10.30-12.30 e 16-19.30 ; sabato 10-12.30
ingresso libero